Cantieri Intermediali

Al via il 20 maggio, in cinque luoghi di Catania, la prima edizione del festival, una rassegna di eventi dedicata alle ibridazioni fra arti, media e letteratura

Alfio Russo

Un incontro tra ricercatrici e ricercatori, artisti e studenti, impegnati a dialogare e sperimentare dal vivo sulle ibridazioni fra cinema, teatro, letteratura e sulla cultura della visualità (dal fumetto alla Virtual reality) sempre più influente sul nostro modo di guardare anche il quotidiano.

Nasce da questa ‘idea’ il Festival Cantieri Intermediali che dal 20 al 25 maggio accenderà cinque luoghi più significativi di Catania che producono o si nutrono dell’interazione tra cultura e vissuto: dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, a Piazza Scammacca, passando dalla Legatoria Prampolini al Centro Universitario Teatrale d'ateneo fino a Zō Centro Culture Contemporanee (fra i partner dell’evento). In questi spazi si diramano una serie di eventi, che già in questa prima edizione del festival si preannunciano di grande interesse: workshop, proiezioni, performace e presentazioni tutti dedicati alle arti e alla sperimentazione mediale.

Su iniziativa della rivista Arabeschi (Rivista Internazionale di studi su letteratura e visualità) e delle sue direttrici Maria Rizzarelli e Stefania Rimini – docenti di Critica letteraria e letterature comparate e Cinema, fotografia e televisione del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania - il festival si propone come un continuum del lavoro di ricerca che da dieci anni si svolge tra le pagine online della rivista e che adesso si espande tra le vie città, mantenendo sempre un ‘look in progress’ incuriosito e aggiornato.

Una festa di saperi intermediali con giornate in cui si alterneranno diverse sezioni: Magazzini, dove i libri, strumenti e risultati della ricerca, diventano gli oggetti di cui si discute; InFabbrica, la sezione che accoglie conversazioni aperte, workshop e l’operosità di ricercatori e ricercatrici, artisti e professionisti; Dopolavoro, il luogo dove proiezioni, recital, performance (virtuali e non) sono insieme ricerca, sperimentazione e momento di evasione.

E stamattina, nei locali del Centro Universitario Teatrale, l’iniziativa è stata illustrata dalle direttrici Maria Rizzarelli e Stefania Rimini alla presenza dei partner.

«Da dieci anni, grazie all’avventura della rivista Arabeschi, proviamo ad attraversare i confini delle nostre discipline per trovare nuove traiettorie di ricerca – hanno spiegato le docenti Maria Rizzarelli e Stefania Rimini -. Cinema, fotografia, letteratura, teatro sono ‘sentieri selvaggi’, campi larghi che cerchiamo di declinare al plurale, secondo approcci ibridi. Adesso, dopo un tempo lungo di ascolto e studi, abbiamo deciso di contaminare teorie e pratiche artistiche, di aprire i cantieri, scommettendo su un’idea: un festival in progress». 

«La condizione che più di ogni altra ci sembra incarnare il bisogno di stare dentro e fuori i margini dei saperi è l’intermedialità, da intendersi come spazio dell’indisciplina e come zona di transiti, da e verso i linguaggi – hanno aggiunto -. In questa soglia permeabile e incerta le arti e l’accademia si incontrano, per ritrovare il senso e i segni di una reciprocità ancora possibile. L’edizione zero vuole essere una sorta di ‘verifica incerta’, utile a contare luoghi, esperienze, relazioni, formati».

cantieri intermediali

Un momento della presentazione del Festival al Centro Universitario Teatrale

Il programma

Nella prima giornata, il 20 maggio, si terrà un dialogo con Alberica Bazzoni, autrice del libro Scrivere la libertà. Corpo, identità e potere in Goliarda Sapienza, e Stefania Arcara, Massimo Schilirò, Maria Rizzarelli e la voce narrante di Giorgia Coco.

Il 23 maggio, per la seconda giornata dedicata alla sezione ‘InFabbrica’, il workshop intitolato Esercizi di memoria. Paesaggi, immaginari e pratiche archivistiche. Simona Busni coordina l’intervento di Milo Adami, e i suoi ‘Home Movies: rituali espansi’, e quello di Paolo Simoni ‘Memoryscape e gli sguardi del/al Sud.’ Dialogano, invece, con il regista Adriano Aprà, Stefania Rimini e Enrico Riccobene che anticipano la proiezione del film ‘Rosso Cenere’. 

Seguiranno nel pomeriggio ‘Magazzini’ con gli interventi delle registe Costanza Quadriglio e Giulia Cosentino, protagoniste del dialogo R-esistere: la memoria e le sue possibili letture’, e in serata Dopolavoro l‘Omaggio a Citto Maselli con l’intervento di Giulia Carluccio e Giulia Cosentino che anticipano il Coro Scatenato Helin Bolek e la proiezione de ‘Gli sbandati’ di Maselli. 

Il 24 maggio, per la terza giornata, per ‘InFabbrica’, il workshop Global Experience. Letteratura, cinema e altri media con gli interventi di Giulia Carluccio (Università di Torino) e Stefania Rimini (Università di Catania), Giuliana Benvenuti e Beniamino Della Gala (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna).

Nel pomeriggio, per ‘Magazzini’, la presentazione dei libri Cinema, letteratura, intermedialità a cura di Giulia Carluccio, Anna Masecchia, Stefania Rimini (dialogano con le curatrici Giovanna Santaera e Alessandro Di Costa dell’Università di Catania) e Cento anni di letteratura (1910-2010), a cura di Marco Antonio Bazzocchi (dialogano con il curatore Viviana Triscari e Corinne Pontillo dell’Università di Catania).

Al Centro Zo, in serata, la performance intermediale La sala di Malagigi a cura di Gaetano Lalomia, Giorgia Coco, Enrico Riccobene (Università di Catania) con la partecipazione straordinaria della Marionettistica F.lli Napoli. A seguire Esperienza d'archivio in virtual realityLa stanza, un progetto di Asterlizze e Ximu.

Nell’ultima giornata, il 25 maggio, il festival prevede una discussione intorno alle riviste di ricerca all’insegna del n. 20 della rivista Arabeschi, festeggiato con la presentazione dello speciale dedicato al centenario di Pier Paolo Pasolini, e una riflessione intorno alla comunicazione digitale come pratica di disseminazione. 

Parteciperanno Marco Antonio Bazzocchi, Giulia Carluccio, Marina Guglielmi, Stefano Ballerio, Marco Moriggi e Salvo Arcidiacono (Duetredue Edizioni). 

Nel pomeriggio seguiranno due presentazioni di libri: Immaginazioni intermediali. Le regie liriche di Fanny & Alexander di Laura Pernice (Kaplan, 2022), dialogano con l’autrice Simona Scattina e Chiara Lagani (Fanny & Alexander); Musei di carta. Esposizioni e collezioni d'arte nella letteratura contemporanea di Corinne Pontillo (Carocci, 2022), dialogano con l’autrice, Marco Antonio Bazzocchi e Marina Guglielmi. 

La sera, al Centro Universitario Teatrale, la chiusura del festival con il recital L’amica geniale a fumetti di Fanny & Alexander. A seguire l’incontro con Chiara Lagani e Mara Cerri in dialogo con Massimo Fusillo e Simona Scattina.