Un viaggio nell’Europa del Silicio

L’evoluzione del ‘chip’, dal transistor a oggi. La strada ripercorsa da Marco Baldazzi nel suo libro “Silicon Europe” presentato all’Università di Catania

Mariano Campo

Un viaggio nell’Europa del Silicio, attraverso i luoghi, “le geografie, le storie, gli uomini e le donne”, che, grazie a capacità non comuni, intuito, creatività, passione e capacità di innovare, hanno messo in piedi, a partire dalla metà degli anni ’50, una ‘Valley’ sovranazionale, che va dalla Francia alle Alpi fino all’Etna, una ‘fucina’ da cui ogni giorno scaturiscono invenzioni piccoli o grandi che cambiano la vita di tutti.

E’ il ritratto polifonico che della “Silicon Europe” – il contraltare italo-francese della californiana Valley universalmente nota - ha fatto Marco Bardazzi, giornalista, saggista e comunicatore d’impresa, che partendo dall’ormai remota invenzione del transistor avvenuta nei laboratori Bell più di 70 anni fa, ha ripercorso minuziosamente la strada dell’evoluzione del ‘chip’ e di quei semiconduttori che sono componenti essenziali dei computer come degli smartphone, che fanno da hardware per tutti i software e permettono oggi anche all’uomo comune di esplorare frontiere una volta considerate solo fantascientifiche come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. 

Un ‘viaggio’, quello dell’autore, che ha fatto tappa a Catania, città che è patria di uno degli avamposti dell’azienda che assume il ruolo di protagonista, ma anche ‘case study’, di questa lunga narrazione, STMicroelectronics.

Il volume di Bardazzi è stato presentato martedì scorso nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania alla presenza del rettore Francesco Priolo che ha introdotto l’incontro.

A seguire Mario Calabresi, scrittore, giornalista ed ex direttore de La Stampa e Repubblica, ha intervistato l’autore del libro. 

Alla presentazione è intervenuto anche il presidente del Consiglio di Sorveglianza di STMicroelectronics Maurizio Tamagnini.

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