Al Dipartimento di Fisica e Astronomia la prima edizione del laboratorio di progettazione cooperativa del dottorato in Scienza dei Materiali e Nanotecnologie. Ad aggiudicarsi il contest il team composto da Federico Ursino, Soumia El Boumlasy e Laura Salomone
Soft skills, collaborazione, ricerca, contaminazione, brain storming. Sono solo alcune delle parole chiave che sempre più sono richieste a chi vuole entrare nel mondo del lavoro. E per dimostrare che i dottorandi in Scienza dei Materiali e Nanotecnologie non sono solo “topi da laboratorio”, si sono messi in gioco nel contest Accendi le idee!
Ad ideare l’iniziativa il gruppo gestione qualità dello stesso dottorato coordinato dal prof. Salvo Mirabella del Dipartimento di Fisica e Astronomia.
Obiettivo dell’iniziativa è sviluppare in modo divertente alcune competenze trasversali come creatività, cooperazione, progettazione, public speaking, l’uso dell’intelligenza artificiale. Protagonisti indiscussi nove team equamente costruiti in modo da avere componenti del 38° ciclo (3° anno di corso), del 39° (2° anno di corso) e del 40° ciclo (1° anno di corso) che si sono cimentati nella preparazione di una presentazione di 10 minuti dove esporre un progetto di ricerca originale, attuale e realizzabile.

In foto un momento del contest durante l’esposizione di una delle nove squadre
Ogni squadra aveva a disposizione un budget “virtuale” di centomila euro in cui considerare l’attività di un futuro dottorando e programmare gli altri costi in una timeline di tre anni, pensando anche alle possibili aziende da coinvolgere.
La commissione costituita da cinque docenti dello stesso collegio di dottorato - Nunzio Tuccitto, Maria Josè Lo Faro, Antonino Pollicino, Giuseppe Consiglio e Paolo Musumeci - hanno valutato i team considerando cinque criteri: Innovazione e originalità rispetto allo stato dell’arte; Qualità della definizione delle competenze necessarie; Completezza piano sperimentale e di divulgazione; Criterio di spesa; Grado di cooperazione della squadra.

In foto la commissione del contest. Da sinistra i docenti Antonino Pollicino, Paolo Musumeci, Maria Josè Lo Faro, Giuseppe Consiglio, Nunzio Tuccitto e Roberto Fiorenza (uno degli organizzatori)
La competizione ha visto trattare diversi temi di Scienza dei Materiali e Nanotecnologie, inclusi argomenti molto attuali quali economia circolare, sostenibilità ambientale, sensori per applicazioni ambientali e per la salute, architettura green, produzione di idrogeno come vettore energetico green.
Ad aggiudicarsi il premio finale la squadra costituita dagli studenti Federico Ursino (38° ciclo), Soumia El Boumlasy (39° ciclo) e Laura Salomone (40° ciclo) con il progetto dal titolo Tailored MOF-supported single atom catalysts for efficient electrochemical conversion of CO2 to ethanol. Un affascinante approccio per valorizzare la CO2 attraverso reazioni elettrocatalitiche e materiali innovativi per ottenere da un gas serra come la CO2 un prodotto ad alto valore aggiunto come l’etanolo.

In foto il team che si è aggiudicato il contest: da sinistra gli studenti Federico Ursino, Soumia El Boumlasy e Laura Salomone
«Il contest ha avuto un grande successo tra i quasi 30 studenti di dottorato che si sono impegnati e divertiti allo stesso tempo sentendosi parte di una vera e propria “scuola di formazione” – spiega il prof. Roberto Fiorenza -. L’obiettivo è migliorare il format del contest nei prossimi anni abbinandolo anche a una masterclass di formazione specifica sulla stesura di progetti di ricerca e di comunicazione della scienza».
I team
NANOSOIL: Nanomaterials for the Regeneration of Degraded Soils: Vittoria Anastasi (ciclo 38), Cristiano Lo Po' (ciclo 39), Laura Barone (ciclo 40)
High-Entropy Alloy Catalysts for HER via Machine Learning Approach: Antonio Brancato (ciclo 38), Claudia Barbagallo (ciclo 39), Angelo Di Mauro (ciclo 40), Sonia Zappalà (ciclo 40)
Exploring volcanic ashes as precursors for magnetic zeolites in industrial water treatment: Lucrezia Catanzaro (ciclo 38), Antonella Castro (ciclo 39), Ahmadi Mehdi (ciclo 39), Alessia Fischetti (ciclo 40)
AquaSphere - The Self-Sustaining Greenhouse: Roberta Farina (ciclo 38), Giusy Dativo (ciclo 39), Federico La Barbera (ciclo 40)
Cortify - A smart way to monitor stress: Rosaria Galvagno (ciclo 38), Luigi Fabiano (ciclo 39), Valentina La Torre (ciclo 40), Stijn Engelaar (ciclo 40)
Lab-on-a- Chip: Sensing devices for biomedical applications: Samuele Alfio Mancuso (ciclo 38), Vanessa Spanò (ciclo 39), Benedetto Piritore (ciclo 40)
CuPiD: Copper-based Pistacchio Design: Simone Milazzo (ciclo 38), Antouman Sallah (ciclo 39), Alessia Di Grazia (ciclo 40)
Tailored MOF-Supported Single-Atom Catalysts for Efficient Electrochemical Conversion of CO₂ to Ethanol: Federico Ursino (ciclo 38), Soumia El Boumlasy (ciclo 39), Laura Salomone (ciclo 40)
A Green Transition: From PET Waste to PLA Films for Sustainable Packaging: Marco Zignale (ciclo 38), Yasin Uswah(ciclo 39), Federica Scardaci (ciclo 40), Luca Calantropo (ciclo 40)

I dottorandi che hanno partecipato al contest