Fondamentale l’apporto di Unict per la formazione di risorse sempre più specializzate
Tra l’Ordine degli Ingegneri e l’Università di Catania cresce una sinergia sempre più proficua per favorire le specializzazioni dei futuri ingegneri. Con un mercato del lavoro alla ricerca di esperti con competenze tecniche ben specifiche – su tutte quelle in ambito civile, ambientale, industriale e informatico – appare indispensabile una formazione d’eccellenza.
Da questa esigenza – anche per far fronte alla carenza di risorse con skills specifiche - a Catania nasce l’Agorà del lavoro, lo spazio virtuale che, grazie alla partnership tra l’Ordine degli Ingegneri catanese e l’Università di Catania, avvicinerà il mondo accademico e professionale a quello lavorativo.
E nella sede dell’Ordine catanese si è svolto il primo seminario sul tema, introducendo ai partecipanti - ingegneri già iscritti, studenti e neolaureati - quali e quanti strumenti oggi sono importanti per avviare la carriera professionale e come è possibile utilizzarli per cambiare percorso con l’obiettivo di valorizzare al meglio il proprio know how.
«L’Agorà favorisce il matching tra le giovani risorse che si formano all’Università di Catania, i professionisti locali esperti e le imprese del nostro territorio – afferma il presidente dell’Ordine etneo Mauro Scaccianoce che ha aperto i lavori del seminario -. Vogliamo evitare la fuga da Catania degli ingegneri neolaureati, perché qui ci sono ottime opportunità. Anche chi, tra gli iscritti, intende avviare un avanzamento di carriera potrà cogliere l’occasione del portale web per condividere il proprio profilo e spendersi su nuovi progetti».
«Insieme siamo più forti – sottolinea Cristina Cascone dell’Ufficio Placement di Unict – con l’Agora contribuiremo ad anticipare i tempi di confronto con le aziende. Renderemo più visibili i giovani studenti, soprattutto nel momento di passaggio tra la laurea triennale e quella magistrale, quando purtroppo si registra, a mio avviso immotivatamente, una migrazione delle risorse dal sud al nord».
«C’è una spasmodica ricerca di competenze tecniche – aggiunge il presidente della Fondazione degli Ingegneri Filippo Di Mauro – l’Agora darà la possibilità di lavorare e crescere nel nostro territorio, abbiamo in previsione di ampliare l’offerta formativa agli ingegneri con corsi che vanno oltre l’aggiornamento tecnico, per sviluppare le skills di tipo relazionale, sempre più utili per trasferire ai clienti, in modo incisivo e chiaro, le conoscenze e le abilità in ogni specifico ambito».

Un momento dell'intervento dell'ing. Mauro Scaccianoce, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Catania
«L’Agora del lavoro è innovativa, i professionisti potranno farsi conoscere da vicino attraverso dei video-curricula – spiega il consigliere dell’Ordine Gianmaria Mondelli che ha moderato il seminario - via web favoriremo l’incrocio tra l’offerta e la domanda; le aziende e gli studi professionali alla ricerca mirata di figure tecniche da integrare nel team potranno attingere in modo tempestivo a risorse specializzate direttamente nel territorio della provincia di Catania».
Durante il primo incontro dell’Agorà del lavoro è intervenuta Claudia Catanese, esperta in gestione Risorse Umane e Recruiting: «La qualità della vita lavorativa – ha spiegato - è fondamentale, ci saranno fasi cerniera durante le quali avvengono dei cambiamenti e fasi di passaggio alla ricerca di un’opportunità nuova. Per fare scelte ponderate bisogna agire con strumenti adeguati. Per orientarsi nel contesto economico produttivo, si tenga sempre conto dei propri interessi personali e delle condizioni di stress e di benessere di ogni posizionamento professionale».
«Bisogna puntare alla ricerca più attenta delle risorse di qualità – afferma Giovanni Gibiino, fondatore di Meccanica della Mente – Invece viviamo in un contesto avverso al rischio, nel quale il selezionatore per trovare il candidato ideale prima lo cerca nel proprio network, poi tramite il passaparola, poi usa i database e poi pubblica degli annunci. Il lavoratore, a sua volta, si adatta a questo processo automatico. Non è detto che le risorse di qualità siano nella nostra cerchia sociale ristretta. Le aziende dovrebbero condurre analisi più approfondite nel mercato del lavoro, adottando metodi più efficaci».