Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ricordando il terremoto del 1908

La regia tradizionale di Carlo Antonio De Lucia immerge nelle atmosfere egiziane aggiungendo un tocco di modernità con i fondali multimediali

Irene Isajia

Era il 1985 quando il Teatro Vittorio Emanuele di Messina porta sul palcoscenico la monumentale opera di Giuseppe Verdi, l’ultimo dramma prima del sisma del 1908 che distrusse questo simbolo messinese della cultura.

A distanza di 39 anni, lo stesso Teatro riporta in luce il dramma di Aida con la regia di Carlo Antonio De Lucia, la direzione del maestro Carlo Palleschi, l’allestimento di Opera Production C. D. GmbH – Austria, il coro lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Odessa.

L’impianto scenico si presenta tradizionale così come il regista ama proporre le opere, ma stavolta è un classico che si lascia accompagnare dalla modernità. Il primo sguardo di posa sul sipario pitturato a mano che trae spunto dall’originale zeffirelliano impiegato nell’Aida di Busseto del 2001. Il sipario diventa la parete divisoria che fa spazio alle scene più intime, mentre il suo sollevarsi apre a quelle corali.

Gli elementi scenografici imponenti riportano nell’atmosfera egizia con obelischi e sfingi; i colori sono quelli del deserto, dal bianco all’oro, laddove il richiamo di essi nei costumi recupera anche il rosso, connesso alla “terra rossa”, Desheret – a cui gli egizi attribuivano il significato di disordine, pericolo e grande energia vitale –, insieme al blu egiziano e al verde malachite che ritroviamo negli abiti dei protagonisti.

Un momento dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Un momento dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

L’elemento di novità sta nel fondale multimediale che avvolge la scena con paesaggi e spazi dell’antico Egitto, e conferisce un unicum nel quale lo spettatore viene coinvolto. Oltre centocinquanta le presenze sul palcoscenico tra coro – impegnato nell’interpretazione di gruppi di sacerdoti, di esercito, di popolo – ballerini, banda di palcoscenico e protagonisti, senza contare le maestranze.

Un grande impegno anche per l’orchestra che lavora garantendo quell’apoteosi sonora, narrazione di un Verdi che fa trasparire l’intimità nascosta dei personaggi e, insieme, grande energia nei corali. «Uno spettacolo funziona quando la regia sparisce» afferma il regista De Lucia e, di fatto, le oltre tre ore di opera scorrono velocemente, perché il flusso narrativo tra testo, musica e scena vive in equilibrio tra le forme.

Nel 1908 Messina fu sorpresa da un violento terremoto e la storia ricorda che la sera prima del sisma andava in scena, proprio al Teatro Vittorio Emanuele, l’Aida di Verdi.

In questa edizione 2024 lo spettacolo propone un finale che ricongiunge le radici perse nel tempo: mentre Radames e Aida si stringono nell’abbraccio e cantano “a noi si schiude il ciel e l’alme erranti volano al raggio dell’eterno dì”, lo sfondo presenta una pioggia di sabbia come lo sgretolarsi dei palazzi messinesi all’alba di quel terribile evento; da quei resti emerge il frontale del Teatro ricostruito, simbolo di rinascita e di volontà di essere ancora “popolo” attraverso la cultura che fa crescere, rinsalda, evoca e fa amare la vita.

Il fondale multimediale dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Il fondale multimediale dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Importante è la scelta di aprire le porte al pubblico giovane nel giorno della prova generale. È già la terza opera lirica che l’Ente Autonomo Regionale propone alle scuole (Tosca, Marzo 2023; Norma, Settembre 2023; Aida, Febbraio 2024), ai giovani che studiano la musica, che frequentano gli indirizzi musicali della secondaria di I grado, i licei musicali, che guardano l’opera con lo sguardo interessato e lo stupore di chi continua a vedere la bellezza nel lavoro dei grandi compositori che hanno fatto la storia della musica italiana.

Si tratta di una volontà che mette insieme le forze al cui centro ci sono i giovani e la cultura: il futuro della nostra società. Il giovane pubblico è stato attento e partecipativo, dichiarando apprezzamento con lunghi applausi, tra gli altri, alle doti canore dei protagonisti principali dell’opera: Aida (Oksana Dyka), Radames (Walter Fraccaro) e Amneris (Sanja Anastasia).

Aida, con unico cast, andrà in scena al Teatro Vittorio Emanuele il 9, 11 e 13 febbraio.   

Un momento dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

 Un momento dell'Aida al Teatro Vittorio Emanuele di Messina