Alla scuola etnea di Ortopedia e Traumatologia il premio dell’Accademia universitaria

Grazie allo studio dal titolo “Lesioni associate capsulo-ligamentose e avulsione spine tibiali” presentato dallo specializzando Sebiano Pitronaci

Alfio Russo

Importante riconoscimento per la Scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Catania.

Nei giorni scorsi la “scuola”, diretta dal prof. Vito Pavone, si è aggiudicata il prestigioso premio per la migliore comunicazione libera del XIV congresso nazionale dell’Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia, grazie allo studio dal titolo Lesioni associate capsulo-ligamentose e avulsione spine tibiali presentato dallo specializzando Sebiano Pitronaci.

Il premio, rivolto agli specializzandi di tutta Italia che abbiano trattato temi inerenti all’evoluzione in ortopedia e traumatologia dello sport, è stato conferito in occasione del congresso dedicato al tema L’evoluzione in ortopedia  e traumatologia dello sport che, nei giorni scorsi, ha riunito a Parma tutte le scuole di specializzazione in ortopedia del territorio nazionale.

L’elaborato e l’esposizione in sala plenaria del dott. Sebiano Pitronaci sono stati ritenuti i migliori in tale ambito da parte del comitato scientifico valutativo, presieduto dai presidenti del congresso, i docenti e clinici Pietro Maniscalco, Francesco Pogliacomi e Enrico Vaienti che hanno premiato il giovane medico alla conclusione dei lavori congressuali. 

A conferire il premio anche i docenti Alberto Di Martino e Francesco Ceccarelli.

In foto il direttore della Clinica ortopedica dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico "Rodolico-San Marco" Catania, prof. Vito Pavone, e il dott. Sebiano Pitronaci

In foto il direttore della Clinica ortopedica dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico "Rodolico-San Marco" Catania, prof. Vito Pavone, e il dott. Sebiano Pitronaci

Lo studio riguarda un giovane sportivo di 16 anni che ha riportato una frattura avulsione delle spine tibiali al ginocchio destro.

«Sono lesioni molto insidiose, che riguardano prevalentemente l’età pediatrica e adolescenziale e potrebbero lasciare reliquati importanti se non opportunamente trattate» esordisce il prof. Vito Pavone.

«Negli ultimi tempi le riscontriamo con una maggiore frequenza e ad età sempre minori, in relazione al periodo di inizio delle attività sportive ad alta intensità - continua il docente -, ciò richiede una particolare attenzione e soprattutto impone un diverso modo di intendere questa patologia, spesso sottovalutata».

«Nel caso specifico considerando l’età, l’alta richiesta funzionale e il tipo di lesione, è stato scelto un trattamento chirurgico in artroscopia, durante la quale tuttavia si sono evidenziate ulteriori lesioni al legamento crociato anteriore e al menisco mediale, non visibili prima agli esami convenzionali. È stata, pertanto, necessaria una rapida variazione intraoperatoria della strategia terapeutica, riadattando la tecnica chirurgica precedentemente scelta al fine di ritensionare il legamento crociato, stabilizzare il menisco mediale e conferire la giusta stabilità e biomeccanica al ginocchio», spiega il dott. Pitronaci.

«Ai successivi controlli il ragazzo ha ottenuto ottimi risultati radiografici e funzionali, potendo riprendere in pochi mesi la sua attività sportiva - aggiunge - e tutto ciò è stato possibile grazie all’eccellente preparazione ed esperienza dell’equipe, diretta dal prof. Pavone, che è riuscita a combinare tecniche diverse per ottenere il risultato voluto».

«È per me motivo di grande orgoglio aver rappresentato la Scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell'Università di Catania durante un congresso così importante. È stata l’occasione per portare all’attenzione di colleghi qualificati l’esperienza della Clinica ortopedica ed enfatizzare la necessità di un nuovo dibattito su come poter ottimizzare o implementare i protocolli diagnostici pre-operatori, a completo beneficio dei pazienti. Di tutto ciò, non posso che ringraziare i docenti Vito Pavone e Gianluca Testa, per questa grande opportunità di crescita personale», ha spiegato Sebiano Pitronaci.

«Tale riconoscimento rappresenta un motivo di grande soddisfazione per tutta la scuola ortopedica catanese che sta esprimendo specializzandi e neo-specialisti di alto profilo umano e professionale», conclude il prof. Vito Pavone.

In foto un momento della premiazione del dott. Sebiano Pitronaci insieme con i presidente del convegno dell'Auot

In foto un momento della premiazione del dott. Sebiano Pitronaci insieme con i presidente del convegno dell'Auot