Amici insetti, alleati perfetti

Dai prodotti naturali al biocontrollo dei parassiti: un incontro per sfatare tutti i preconcetti sulla classe di artropodi più abbondante del regno animale

Mariano Campo

Spesso pensiamo agli insetti solo come creature fastidiose o dannose, ma la realtà è ben diversa. Solo l’1-3% delle specie conosciute può essere davvero considerato dannoso. Tutti gli altri svolgono ruoli fondamentali per l’equilibrio della natura e per molte attività umane.

Tra gli insetti “utili” ci sono quelli che producono beni apprezzati da secoli: le api con miele, cera e pappa reale; i bachi da seta che ci forniscono la seta; le cocciniglie da cui si ricavano coloranti naturali. Ma i loro “servizi” vanno ben oltre.

Uno dei più importanti è l’impollinazione. Api, bombi, farfalle e altri insetti permettono la riproduzione di molte piante, comprese quelle da frutto: circa un terzo dei frutti che consumiamo dipende da loro. Senza questi insetti, la nostra dieta cambierebbe radicalmente.

Altri insetti, meno noti, sono altrettanto essenziali, tanto che il loro contributo all’economia statunitense qualche anno fa è stato stimato pari a circa 57 miliardi di dollari per anno. Ripuliscono l’ambiente decomponendo materiali organici come cadaveri e letame, nutrono uccelli, rettili e perfino l’uomo, e controllano naturalmente i parassiti agricoli. Anche gli insetti che sembrano “inutili” o fastidiosi, come le zanzare o gli insetti del legno, hanno un ruolo ecologico: le prime alimentano molti animali, i secondi aiutano il rinnovo delle foreste.

Far conoscere tutto questo è fondamentale per superare il pregiudizio che vede gli insetti solo come un problema. È stato questo il messaggio principale del talk Amici insetti, alleati perfetti!, tenutosi alla Città della Scienza dell’Università di Catania, nell’ambito del ciclo di incontri denominato “Aperiscienza”, con la professoressa Lucia Zappalà, ordinaria di Entomologia generale e applicata nel dipartimento di Agraria, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università di Catania, come protagonista.

Uno degli insetti più conosciuti, l'ape

Uno degli insetti più conosciuti, l'ape

La professoressa Zappalà è esperta di entomologia applicata e si occupa in particolare di insetti parassitoidi, utilizzati nel biocontrollo: una tecnica che sfrutta i “nemici naturali” dei parassiti delle colture per proteggere le piante senza pesticidi.

«Gli insetti non sono solo un fastidio da eliminare, ma alleati preziosi da conoscere, rispettare e valorizzare. Comprenderne il ruolo è il primo passo per proteggere l’ambiente, l’agricoltura e la nostra stessa salute. – ha premesso la docente -. In questo percorso di conoscenza la scuola, i musei e le azioni di divulgazioni scientifica delle Università hanno un ruolo centrale. Organizzare eventi di divulgazione sugli insetti, i loro comportamenti, la molteplicità delle loro forme e funzioni e gli esempi di applicazioni può certamente essere uno strumento molto utile per far conoscere l’enorme potenziale di questo gruppo sistematico».

Oltre che sui principali servizi ecosistemici svolti dagli insetti, la prof.ssa Zappalà, responsabile di Progetto o di Unità di Ricerca per diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali e membro del panel sulla Salute delle Piante dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) per il periodo 2018-2024, ha posto l’accento sulle applicazioni di biocontrollo, per le quali sono fondamentali la conoscenza del sistema biologico, del contesto colturale e delle condizioni ambientali, inoltre la valutazione dell’efficacia deve essere fatta in una prospettiva di lungo termine.

Un momento dell'intervento della prof.ssa Lucia Zappalà

Un momento dell'intervento della prof.ssa Lucia Zappalà

Il biocontrollo può essere, infatti, aumentativo, con rilascio in campo di insetti utili in quantità controllate; classico, introducendo in un nuovo ambiente predatori originari della zona di provenienza del parassita; infine conservativo, favorendo i predatori già presenti con pratiche agricole mirate.

Il laboratorio di lotta biologica del Di3A dell’Università di Catania ha avviato progetti in tutte queste direzioni. Tra i successi, l’eliminazione del parassita degli agrumi Dialeurodes citri grazie all’introduzione di un imenottero parassitoide, o la lotta alla Metcalfa pruinosa, altra specie infestante.

Non mancano però le sfide: le normative attuali, molto restrittive, limitano l’introduzione di insetti esotici, anche se utili. Un esempio è il recente tentativo – non ancora riuscito – di insediare un parassitoide contro la Drosophila suzukii, moscerino dannoso per i piccoli frutti.

Tra gli interventi più recenti ci sono anche il rilascio del parassitoide Aphytis melinus contro la cocciniglia rossa degli agrumi e l’uso di piante “amiche” del pomodoro per attrarre insetti predatori dei suoi parassiti.

Un momento dell'intervento della prof.ssa Lucia Zappalà

Un momento dell'intervento della prof.ssa Lucia Zappalà

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