Assemblea d’Ateneo, dati e bilanci in crescita per il triennio 2021-23

Il rettore Priolo propone di affiancare la dicitura “Siciliae Studium Generale” al nome dell’Università di Catania, per valorizzarne storia e vocazione

Mariano Campo (foto di Alfio Russo)
Assemblea d'ateneo nell'aula magna di Palazzo Fortuna
L'intervento del rettore Francesco Priolo
L'intervento del direttore generale Corrado Spinella
La presentazione del rettore Francesco Priolo

La parola chiave è accountability, il dovere cioè da parte di chi amministra risorse pubbliche di rendicontarne l’uso, sia sul piano della regolarità dei conti, sia su quello della efficacia della gestione, in accordo con le scelte politiche e le misure adottate. 

Su questo principio di pubblicità e tracciabilità fa leva l’assemblea di ateneo, la terza ‘in presenza’ dell’amministrazione Priolo dopo quelle del 2019 e del 2021, che si è svolta questa mattina nell’aula magna del dipartimento di Economia e Impresa a Palazzo Fortuna. Un momento di democrazia, quindi, di partecipazione, confronto e verifica con la propria comunità di riferimento delle decisioni e delle motivazioni, che ha offerto inoltre l’occasione per tracciare bilanci e accennare alla programmazione futura.

Affiancato dal nuovo direttore generale Corrado Spinella, presente in aula il predecessore Giovanni La Via a conferma di un sereno e costruttivo passaggio di consegne, il rettore Francesco Priolo ha presentato un’articolata serie di dati e grafici relativi ai traguardi conseguiti nell’ultimo triennio, esaltando il lavoro di squadra con i propri delegati e i direttori di dipartimento, con i dirigenti e tutto il personale e con la collaborazione attiva di tutti i docenti. 

Prima di cominciare, però, il rettore ha voluto dedicare un pensiero sentito per tre studentesse scomparse di recente - Laura Salafia, Chiara Adorno e Giulia Cecchettin – e introdurre la nuova Consigliera di fiducia prevista dal Codice etico e di comportamento dell’Ateneo, l’avvocato Maria Concetta Tringali, che dovrà fornire assistenza e consulenza a personale e studenti in caso di discriminazioni, mobbing e molestie.

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

La relazione del rettore Francesco Priolo

La missione della didattica ha assorbito la prima parte della relazione del prof. Francesco Priolo, con il dato «che ci dà conforto e orgoglio» di una crescita delle immatricolazioni di oltre il 20% rispetto all’ultimo anno, passate da 7600 a 9300, frutto anche dell’azione condotta nelle scuole tramite il progetto di orientamento attivo OUI finanziato dal Pnrr. 

«Abbiamo quasi raddoppiato il target che ci eravamo prefissi, raggiungendo 8500 studenti degli istituti superiori siciliani – ha precisato il rettore -, e siamo il primo ateneo in Italia nel primo anno di attività. Già il prossimo anno ne dovremo coinvolgere più di 13 mila, con un finanziamento triplicato. Abbiamo inoltre ampliato e reso più attrattiva l’offerta didattica, programmando 14 nuovi corsi nel triennio 2022-2025, riducendo al minimo i corsi a numero programmato e sostenendo le immatricolazioni ai corsi di area biomedica, in risposta alle richieste del territorio e per la massima inclusività».

Sono cresciuti dal 30% anche i posti dei dottorati di ricerca, e del 47% quelli disponibili per le 31 scuole di specializzazione di medicina; l’anno prossimo partirà inoltre una struttura didattica di alta formazione destinata agli insegnanti, per immettere nei ruoli dell’insegnamento 1400 giovani in 28 classi di concorso. Sul piano dell’internazionalizzazione, gli studenti catanesi che partecipano a programmi di mobilità sono aumentati da 350 a quasi 600, i ‘visiting scientist” da 20 a oltre 100. 

Gli studenti stranieri sono 545 da oltre 70 paesi, potrebbero crescere ancora una volta risolte le difficoltà per ottenere i visti. Sono aumentati da 7 a 79 anche gli iscritti ai corsi del Polo universitario penitenziario, e le attività formative complessive saranno potenziate con un investimento da 3 milioni di euro per migliorare e riammodernare i laboratori di tutti i dipartimenti e per istituire un centro di ateneo per la simulazione medica.

Il direttore generale Corrado Spinella e il rettore Francesco Priolo

Il direttore generale Corrado Spinella e il rettore Francesco Priolo

Le altre pagine del ‘bilancio’ illustrato dal rettore Priolo, riguardano i fondi per la ricerca (142 milioni ricavati dai progetti Pnrr e 20 milioni assegnati a 271 progetti Prin), e l’edilizia, con l’investimento di 190 milioni di euro per i progetti nei padiglioni ospedalieri dismessi dell’ex Vittorio Emanuele e dell’ex Ascoli-Tomaselli, ma anche i posti aula ricavati nel polo di via Androne, le sedi siracusane di Palazzo Impellizzeri e Caserma Abela, e le riqualificazioni di Palazzo Boscarino, edificio “Ramondetta”, edificio di Farmacia alla Cittadella, più altre centinaia di posti aula distribuiti in vari poli didattici.

Oltre 700 posizioni nuove, tra progressioni di carriera e nuove immissioni in ruolo, nel triennio 20-23 certificano invece il margine di crescita del corpo docente, che passa da 1175 a 1350 unità; dopo 20 anni di stasi, sono state bandite 205 posizioni a tempo indeterminato per il personale tecnico-amministrativo, una volta concluse le stabilizzazioni dei precari storici, pur riducendo complessivamente l’indice di spesa del personale abbondantemente sotto la soglia prevista dal ministero, dall’80,03% del 2018 al 71,26 del 2022.

Cultura e sostenibilità, sono gli ultimi due capitoli passati in rassegna. L’aumento di studenti coinvolti nei laboratori e di spettatori del Centro teatrale universitario e quello di visitatori delle strutture museali del Simua, danno la misura di un impegno concreto nell’ambito della Terza missione, intesa come attività culturali a beneficio del territorio.

Un momento della presentazione del rettore Francesco Priolo

Un momento della presentazione del rettore Francesco Priolo

Il 14% di energia elettrica autoprodotta sul totale di quella consumata è poi un dato lusinghiero e per certi versi sorprendente, a supporto delle misure di sostenibilità, ma non è certo l’unico: «Quasi 17 mila abbonamenti agevolati ai mezzi di trasporto pubblico urbano – sottolinea il rettore -, l’efficacissimo servizio di metro shuttle dalla stazione Milo al parcheggio Santa Sofia, la raccolta differenziata interna ormai superiore al 70% e un contest per stimolare ancora di più le strutture e le persone ad adottare comportamenti virtuosi».

Un ateneo che investe sul futuro, quindi, che mantiene i conti a posto (20 milioni di attivo nel 2022), ma che guarda alle radici: «Lancio a tutta la comunità la proposta di recuperare l’antico nome dell’Ateneo, affiancando ufficialmente la dicitura Siciliae Studium Generale al nome dell’Università di Catania, per valorizzare la nostra storia e soprattutto la nostra vocazione originaria».

Un momento dell'intervento del direttore generale Corrado Spinella

L'intervento del direttore generale Corrado Spinella