Benvenuti a Catania!

Unict ha accolto oltre 130 studenti del programma Erasmus. Le storie di Julie Anderson, Paul Hofer e Emilier Bouttier

Giusy Andolina e Alfio Russo
Julie Anderson
Paul Hoffer
Emilier Bouttier

Arriva dalla fredda Aarhus, in Danimarca, per scoprire Catania, la soleggiata città universitaria con la sua cultura e le sue tradizioni. In quella che per i prossimi sei mesi sarà la sua nuova città, la danese Julie Anderson approfondirà gli studi in scienze politiche. «E Catania non poteva essere la scelta migliore per approfondire meglio la cultura del Mediterraneo e dell’Europa», racconta Julie che in Danimarca frequenta il corso di studi in Political Sciences all’Aarhus University.

«Spero di conoscere tanti giovani studenti come me e poter fare amicizia con loro per questa bellissima esperienza», ha aggiunto.

Dalla Danimarca alla Germania, ecco Paul Hofer dell’Universitat Flensburg. Anche lui studierà scienze politiche. «Ho fatto richiesta per un semestre in alcune città italiane, ma alla fine ho accettato Catania perché mi interessa la cultura diversa dell’Europa del Sud, visto che provengo dalla Germania del Nord», racconta Paul.

«Dunque una combinazione di fattori diversi mi hanno convinto in questa scelta: il clima, la cultura e anche la componente socio-economica di questa grande città», ha aggiunto.

Emilier Bouttier, invece, arriva dalla “vicina” Francia, dall’École nationale supérieure d'architecture de Paris-La Villette, per approfondire gli studi in architettura.

«Non conosco l’Italia, ma ho scelto questa destinazione per la storia dell’architettura, in particolare Catania, rispetto ad altre città quali Roma e Firenze – racconta -. Avendo iniziato a Parigi gli studi sulla Riabilitazione delle strutture architettoniche, ho deciso di trascorrere un semestre qui. Parigi è una città molto cara, dunque, diversi fattori, principalmente economici e culturali, mi hanno spinto verso Catania».

Le loro storie sono soltanto tre tra quelle di oltre 130 studenti Erasmus che stamattina hanno invaso Catania, in particolar modo l’aula magna dell’ateneo catanese.

Provengono da venti paesi dell’Europa: dalla Spagna alla Lettonia, Norvegia e Svezia, dalla Lituania alla Grecia passando per l’Ungheria, Romania, Polonia e Belgio. E ancora dalla Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Turchia, Francia, Regno Unito, Portogallo, Grecia, Slovacchia e Slovenia.

I 130 studenti Erasmus

I 130 studenti Erasmus

A Catania frequenteranno i corsi di studio dell’antico ateneo siciliano nel primo semestre dell’anno accademico 2023-24.

E stamattina le “porte” dell’Università di Catania si sono aperte a loro con una festa dell’accoglienza, l’Erasmus Welcome Day 2023, un’occasione per conoscersi, scambiare i numeri di telefono e confrontarsi dopo il primo impatto con la “nuova” città. E così tra una stretta di mano e un sorriso, i primi consigli sul cibo, tra dolci e gastronomia caratteristici della cucina catanese. Ma anche sui mezzi di trasporto per muoversi a Catania e i locali per lo svago serale.

«Sarà un’esperienza fondamentale per la vostra formazione personale e universitaria e come ateneo siamo ben contenti di accogliervi e di darvi il benvenuto», ha detto in apertura di incontro la prof.ssa Lucia Zappalà, responsabile della cabina di regia all’Internazionalizzazione d’ateneo.

«L’Erasmus è un grande progetto di mobilità internazionale per studenti che vi consentirà di conoscere luoghi nuovi e di confrontarvi con tanti altri colleghi provenienti da tutta l’Europa. In questo momento rivestite il ruolo di ambasciatori del vostro ateneo e del vostro paese a Catania», ha aggiunto la docente. E, inoltre, ha sottolineato che, grazie all’Erasmus, inoltre, «potrete conoscere Catania e la Sicilia, le sue tradizioni e la sua cucina nei diversi momenti di svago».

«L’Erasmus è amicizia, studio, accrescimento culturale e un’importante occasione di crescita per la propria vita, sia personale, sia professionale», ha aggiunto il prof. Mattia Frasca, coordinatore istituzionale Erasmus per l’ateneo. «Oltre 130 studenti sono arrivati in questi giorni e altri 20-30 arriveranno nei prossimi e tutti mostrano un grande entusiasmo e voglia di cominciare. È una grande opportunità per loro e per questo oggi, nella sede più prestigiosa dell’ateneo, li accogliamo per illustrare i nostri servizi, ma anche per conoscerli», ha precisato.

«Un’esperienza che vi apre le porte dell’Europa, un’opportunità per la vostra carriera oltre che di crescita personale vista la possibilità di conoscere tradizioni di altri paesi. Benvenuti a Catania», ha detto la prof.ssa Rosaria Sicurella, delegata all’Internazionalizzazione.

Da sinistra Valentina Barbagallo, Lucia Zappalà, Mattia Frasca e Rosaria Sicurella

Da sinistra Valentina Barbagallo, Lucia Zappalà, Mattia Frasca e Rosaria Sicurella

A seguire sono stati illustrati agli universitari stranieri, provenienti da quasi venti diversi paesi, i corsi d’italiano, le biblioteche e i servizi informatici, alloggi e mense, attività sportive, sociali e ricreative.

E, inoltre, Virginia Di Rosa, ha illustrato il corso intensivo di Lingua italiana promosso dalla Scuola d’Italiano per stranieri dell’Ateneo, mentre la coordinatrice dell’unità operativa Relazioni internazionali, Valentina Barbagallo, e il funzionario delegato agli studenti “Incoming”, Nello Finocchiaro, hanno illustrato gli aspetti legati alle attività di mobilità nell’Università di Catania.

Spazio, infine, ai servizi digitali con l’intervento dell’Erasmus Digital Officer Angelo Pappalardo, alle misure di prevenzione e sicurezza (Fabio Filippino), al progetto teatrale scena Erasmus che sarà illustrato dalle coordinatrici del laboratorio Graziana Lo Brutto e Chiara Seminara, e alle attività sportive del Cus Catania, introdotte dalla dottoressa Daniela Filippone.

Aula magna piena di studenti Erasmus

Aula magna piena di studenti Erasmus