Campionati nazionali universitari, premiati gli studenti-atleti vincitori

Il rettore Francesco Priolo: «Unict sempre più impegnata nella promozione delle attività aggregative come lo sport, il teatro, le arti e il coro»

Alfio Russo

Per conquistare il podio ai recenti Campionati Nazionali Universitari hanno dovuto coniugare sport e studio, tra lezioni in aula, esami, allenamenti in palestra o sul campo. 

Un’autentica impresa per tutti loro che a Camerino hanno onorato i colori del Cus Catania a prescindere dal risultato. Per venti di loro, poi, ritornare a casa con la medaglia al collo è stata una gioia indescrivibile. 

E stamattina, nell’aula magna del Palazzo centrale, il rettore Francesco Priolo e il presidente del Cus Catania Luigi Mazzone hanno consegnato degli attestati di riconoscimento e medaglie agli studenti che hanno conquistato dei titoli ai recenti Campionati nazionali universitari che si sono svolti a Camerino dal 17 al 25 giugno scorsi.

Campionati che per Nicolò Saia hanno rappresentato una gioia doppia, quasi inaspettata. Lo studente di Giurisprudenza, infatti, ha conquistato nel Taekwondo, categoria cinture Blu, l’oro nel combattimento e il bronzo nella specialità delle forme (Taeguk).

«Sono molto contento per le due medaglie anche perché io ho cominciato da poco, appena quattro anni, a cimentarmi in questo sport – racconta il plurimediagliato -. Mi sono innamorato di questo sport grazie al tecnico Valerio Bonanno e sinceramente non credevo di raggiungere questi risultati in tempi brevissimi». 

Una vittoria che premia gli sforzi e i sacrifici di Nicolò Saia alle prese «con il giusto equilibrio tra sport e studio fondamentale per il fisico e per la mente».

A conquistare l’oro nel Taekwondo, sempre categoria cinture Blu, anche il bravissimo Carlo Nicolussi (assente stamattina), nella specialità delle forme (Taeguk).

A indossare al collo le medaglie d’oro anche i componenti della squadra di Calcio a 5 composta da Lorenzo Marservigi, Iacopo Famà, Edoardo Roberto Famà, Daniele Salvatore Costanzo, Salvatore Raffagnino, Damiano Guglielmino, Antonio Licandri, Giulio Cavallaro, Rida Hajari, Maurizio Silvestri, Kevin Fiore, Vito Raffagnino.

«Vincere in uno sport di squadra è sicuramente più complicato rispetto all’individuale, più che altro a livello organizzativo perché devi cercare di concordare gli impegni di un gruppo» racconta il capitano Damiano Guglielmino.

«A livello emotivo lo sport di squadra ti regala qualcosa in più – aggiunge -. È stata la vittoria della “squadra nella squadra” quella del calcio a 5 perché già dalle semifinali siamo stati sostenuti da tutti gli atleti del Cus Catania. Una spinta davvero molto forte. Insieme con loro anche gli studenti dell’Università di Camerino alla fine tifavano per noi. Credo che questa esperienza si stata molto positiva, al di là del risultato, proprio quell’armonia e per quel gruppo che si è creato tra tutti noi componenti della delegazione».

Le altre medaglie, d’argento, sono state conquistate da Alessandro Andronico nella Lotta Greco-Romana e Silvia Drago nel Judo, mentre Claudio Catania nel Taekwondo, Riccardo Brogna e Morteza Khodaverdi nella Lotta libera e Alessia Saccone nel Judo si sono aggiudicate quelle di bronzo. 

I premiati insieme con il rettore Francesco Priolo e il presidente del Cus Catania Luigi Mazzone

I premiati insieme con il rettore Francesco Priolo e il presidente del Cus Catania Luigi Mazzone

«L’Università di Catania è orgogliosa di tutti voi per i risultati ottenuti frutto degli allenamenti che avete sostenuto in questi anni – ha detto il rettore Francesco Priolo -. Lo sport, e voi lo potete testimoniare, è una palestra di vita che richiede, per arrivare alle gioie come queste, molta dedizione, costanza e fatica. Al tempo stesso l’ateneo è impegnato in diverse azioni mirate a potenziare l’alta formazione e anche tutte quelle attività aggregative come lo sport, le arti performative, i laboratori teatrali e il coro d’ateneo. In questo contesto il rapporto con il Cus Catania, grazie anche al contributo del presidente Luigi Mazzone, è di fondamentale importanza»

Per Luigi Mazzone, presidente del Cus Catania, «l’edizione 2023 dei Cnu è stata per il nostro centro sportivo particolarmente ricca di medaglie». «Vorrei sottolineare il titolo di campioni nel calcio a 5 che mancava dal 2008– ha aggiunto alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo del Cus Catania, Ezio Barbagallo e Laura Vagnoni, dei dirigenti e tecnici del centro universitario -. Abbiamo vinto tante medaglie in diverse competizioni grazie anche ad una spedizione ben nutrita di atleti e dirigenti, tra le più numerose insieme a quelle degli atenei di Napoli e Torino».

In chiusura Giovanni La Via, direttore generale dell’Università di Catania, ha evidenziato che «il miglioramento degli impianti rappresenta un obiettivo di questa governance d’ateneo e non a caso abbiamo delineato un programma corposo di impegni presi con il Cus per i prossimi anni». «Oltre agli impianti stiamo lavorando per migliorare la logistica e anche tutto il contesto – ha aggiunto -, penso al campo del Cus che il prossimo anno sarà completamente rifatto e anche ai diversi interventi nelle palestre».

Giovanni La Via, Francesco Priolo e Luigi Mazzone

Da sinistra Giovanni La Via, Francesco Priolo e Luigi Mazzone