Campionati nazionali universitari di Camerino al via

Cus Catania in campo in undici discipline dal 17 al 25 giugno

Marco Carli

Al via l’edizione numero 76 dei Campionati nazionali universitari di primavera che si terranno a Camerino, nelle Marche. Il Cus Catania prova a confermare o superare ciò che di buono aveva fatto lo scorso anno a Cassino dove ha conquistato sette medaglie (due ori, quattro argenti e un bronzo), con sei podi nelle discipline individuali (karate, taekwondo, scherma, judo) e una in quelle di squadra (volley femminile).

Folta la rappresentanza del Cus che parteciperà all’edizione 2023 in undici discipline diverse: atletica leggera, calcio a 5, judo, karate, lotta, pallavolo maschile e femminile, rugby a 7, scherma, taekwondo e tennis.

Con Maurizio Marzola, che negli anni ha seguito da vicino il rendimento del Centro Universitario Sportivo di Catania ai CNU, andiamo a scoprire quali sono le potenzialità etnee nelle gare in programma da domani.

Nel taekwondo ad esempio c’è un campione in carica. «Si tratta di Carlo Nicolussi – dice Marzola -. L’anno scorso ha conquistato un oro e un bronzo. In generale, presenteremo un gruppo molto ben allenato che negli anni ha sempre portato medaglie al CUS e dunque è in predicato di farlo anche in questa occasione». 

Negli sport individuali, ci sono scherma e atletica che possono regalare soddisfazioni: «Storicamente la scherma è sempre stata prodiga di medaglie – conferma Marzola – ricordo Edoardo Munzone, sempre primo o secondo negli anni in cui ha partecipato. Longo e Pennisi possono puntare a buoni piazzamenti. Nell’atletica, ci sono nomi faccio l’esempio di Prazza, Lardizzone e Pezzinga che, se al meglio della forma, possono garantire prestazioni eccellenti».

Judo e Lotta e Karate poi. Atleti di livello e qualità, in cui l’anno scorso sono arrivate medaglie importanti, oro nel karate con Federica Cavallaro, e argento nel judo con Silvia Drago.

«Silvia sarà presente a Camerino ed è una certezza, mentre non ci sarà Federica - aggiunge -. La lotta era un “criterium”, adesso è entrata a tutti gli effetti fra le discipline della competizione. Coltiviamo speranze nelle varie categorie da atleti che si sono ben disimpegnati a livello nazionale».

Chiudiamo con gli sport di squadra, dove il Cus punta in alto. «Nel volley femminile – spiega ancora Marzola – l’anno scorso abbiamo conquistato l’argento e dunque inevitabilmente rientriamo fra i favoriti. Ma anche la squadra maschile può recitare da protagonista. Nel calcio a 5 abbiamo fatto sempre bene, tranne nella scorsa edizione quando la data fissata in contemporanea con play off e play out dei vari campionati, non ci ha di certo aiutato: la squadra è veramente ben costruita e può puntare a disputare un gran torneo a mio avviso. Il rugby a 7, per concludere, può essere la mina vagante del torneo».