Catania, nuove sfide per la microelettronica

Straordinarie prospettive occupazionali nell’immediato futuro, ateneo e aziende partner per formare e arruolare nuovi talenti nel settore dei semiconduttori

Mariano Campo
Un momento dell'incontro
Cosimo Gerardi
Alessandro Rugginenti
Giuseppe Patti
Filippo Giannazzo
Ivano Redigolo
Domenico Cristaudo
Antonio Magazzù
Francesco Minerva
Giuseppe Sensini
Chiara Lauria e Massimo Mastrocola

Automotive, Internet of Things, Smart Home e Smart Cities, infrastrutture, automazione industriale, fotovoltaico ed energie rinnovabili, elettronica di precisione e di potenza, Intelligenza artificiale, robotica e computazione quantistica.

Tutta la tecnologia che ci sta cambiando la vita, e che sta profondamente mutando anche i paradigmi della produzione industriale così come l’abbiamo conosciuta fino ad ora, passa da Catania e dal cosiddetto distretto dell’Etna Valley, vera e propria fucina della microelettronica, sito sempre più ricco di aziende e multinazionali che scelgono di corroborare il virtuoso ecosistema che si sta sviluppando sotto il Vulcano.

È un mondo sempre più interconnesso, quello in cui viviamo, negli uomini e persino negli oggetti, che non può fare a meno della presenza di circuiti e chip sempre più performanti, grazie a materiali come il Carburo di Silicio e il Nitruro di Gallio, evoluzione del tradizionale Silicio che a Catania vengono prodotti, testati, applicati.

E se negli anni ’90 l’Etna Valley era praticamente un sinonimo di STMicrolectronics, oggi intorno alla multinazionale italo-francese è sorto un habitat particolarmente ricco di aziende che fanno leva sulla vicinanza fisica con clienti e competitors, e soprattutto sulla possibilità di instaurare proficue collaborazioni bidirezionali con l’Università, incentivando e arruolando ‘talenti’ in grado di progettare il futuro.

L’Ateneo di Catania ancora una volta si è fatto carico di riunire tutte queste presenze, metterle intorno a un tavolo e farle confrontare fra loro, con l’obiettivo prioritario di catturare l’attenzione dei giovani liceali siciliani.

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

L’incontro dal titolo Catania e la microelettronica, che si è svolto nell’aula magna del Polo tecnologico di Ingegneria, su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica, della sezione catanese dell’Associazione italiana di Elettrotecnica Elettronica Automazione Informatica e Telecomunicazioni con il patrocinio della Società italiana di Elettronica, ha offerto in questo senso numerosi spunti, permettendo ad aziende come 3Sun, STMicroelectronics, Advantest, Analog Devices, EDA Industries, NXP Semiconductors, Renesas Electronics, Synergie Cad e Technoprobe, insieme con l’Istituto di Microelettronica e Microsistemi del Cnr, di presentarsi, di illustrare le proprie attività ‘core’ e di lanciare numerosi ‘ami’ in direzione di chi può essere interessato a scegliere la strada di una formazione specifica in questo settore.

«Il futuro è sempre nelle mani di chi lo sa anticipare», affermava il ‘Drake’ Enzo Ferrari: ma in questo caso, è stato sottolineato, il futuro stesso ha anticipato incredibilmente i tempi. I corposi investimenti che queste aziende hanno effettuato e la congiuntura globale, insieme a programmi internazionali per riportare la produzione di chip nel territorio europeo e negli Usa, fanno sì che il fabbisogno di figure qualificate e la disponibilità di posti di lavoro, anche nel contesto siciliano, non sia una semplice prospettiva, ma un’urgenza attualissima.

Ogni anno, nel contesto dell’Etna Valley servirebbero almeno dai 50 ai 150 nuovi ingegneri magistrali in Elettronica, è stato detto, ancora pochi anni fa gli iscritti al corso di laurea magistrale nell’Università di Catania erano appena sette. Adesso si viaggia sulla media di trenta annuali, ma occorre fare ancora di più in particolar modo per coinvolgere maggiormente le ragazze.

«Catania è un caposaldo della microelettronica – ha sottolineato il direttore del Dieei Giovanni Muscato -, il nostro dipartimento spinge per arruolare forze nuove, anche per rispondere a una richiesta di competenze mai così forte».

Laurea triennale e magistrale, ricordano i rispettivi presidenti Bruno Andò e Alfio Dario Grasso, permettono di acquisire competenze di base e poi caratterizzanti: «Il valore aggiunto – aggiungono – deriva dal continuo incontro con le aziende lungo tutto il percorso formativo, attraverso orientamento, tirocini, tutoraggi, attività di laboratorio, e si riflette in un altissimo tasso occupazionale già entro un anno dalla laurea».

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

«Con questa iniziativa – hanno premesso il prof. Salvatore Pennisi e il presidente Aeit Catania Agostino Galluzzo – diamo voce al comparto dei semiconduttori, offrendo un palco accademico per valorizzare l’intera filiera della formazione, a partire dalle scuole come i licei scientifici Galilei e Fermi e l’istituto tecnico Archimede che hanno inviato una propria delegazione di alunni».

Al centro dell’incontro le presentazioni di Cosimo Gerardi (3SUN), Alessandro Rugginenti (Advantest), Giuseppe Patti (Analog Devices), Filippo Giannazzo (Cnr-Imm), Ivano Redigolo (Eda Industries), Domenico Cristaudo (NXP Semiconductors), Antonio Magazzù (Renesas Electronics), Francesco Minerva (STM), Giuseppe Sensini (Synergie CAD), Massimo Mastrocola e Chiara Lauria (Technoprobe), incentrate sulle innovazioni attuali, gli investimenti e le prospettive di sviluppo immediate e future dei semiconduttori, che porteranno verosimilmente a migliaia di assunzioni tra tecnici specializzati, laureati triennali, laureati magistrali e dottorati, anche in altre discipline Stem come chimica, fisica, informatica.

In conclusione, l'ingegneria elettronica a Catania presenta risultati eccellenti in termini di occupazione, promozione della parità di genere e un crescente incremento nelle immatricolazioni. La spinta verso l'eccellenza nella formazione per la progettazione di circuiti integrati potrebbe infine ricevere un ulteriore impulso da parte della Fondazione Chips.IT, che può svolgere un ruolo chiave nel potenziare ulteriormente il settore dell'ingegneria elettronica in Italia e a Catania.