Conoscere e connettere

Una giornata di studi, al Museo della Rappresentazione dell'Università di Catania, dedicata ai giovani ricercatori del settore scientifico disciplinare dell’Architettura Tecnica

Maria Josè Capraro

«Il vero progresso nasce dalla condivisione della conoscenza e dalla forza delle connessioni umane». Con questa idea guida lanciata da Fabio Fatiguso, presidente di ArTec, ha preso il via la giornata di studi "Conoscere e connettere" al Museo della Rappresentazione dell’Università di Catania.

L’evento - promosso da Dottorandi e dottori di ricerca di Architettura tecnica in collaborazione con la società scientifica di Architettura Tecnica ArTec - ha riunito i giovani studiosi provenienti da diverse università italiane. Un'occasione unica di confronto e scambio, che ha visto la partecipazione di professori, ricercatori e studenti, tutti accomunati dall'obiettivo di costruire una rete solida e interdisciplinare.

Ad aprire i lavori è stato il prof. Santi Maria Cascone, decano Artec, che ha sottolineato l'importanza della condivisione e della collaborazione nel campo dell'architettura tecnica. «Questo incontro non è solo un momento di approfondimento accademico, ma una vera e propria occasione per creare connessioni umane e professionali, mettendo a sistema le competenze di ciascuno», ha dichiarato.

A seguire, il prof. Vincenzo Sapienza, presidente del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura dell'Università di Catania, ha portato i saluti del collega Antonino Cancelliere, coordinatore del dottorato di ricerca in Valutazione e mitigazione dei rischi urbani e territoriali, evidenziando il ruolo sempre più centrale del dottorato di ricerca in Architettura tecnica nell'affrontare tematiche attuali. «Il nostro dipartimento assume come dottorato un tema centrale di tutte le discipline: la valutazione e mitigazione del rischio, un argomento trasversale che coinvolge numerose aree di studio e che l’architettura tecnica copre interamente», ha spiegato il prof. Sapienza.

Il prof. Fabio Fatiguso, docente del Politecnico di Bari e presidente di ArTec, si è detto orgoglioso di vedere una così ampia partecipazione e ha ribadito il valore della collaborazione tra giovani ricercatori.

«Questa giornata rappresenta un momento di grande vitalità della nostra comunità scientifica e testimonia la centralità dell'architettura tecnica nel promuovere il dialogo tra diverse sedi accademiche – ha spiegato -. Noi, un po' più senior, siamo impegnati in questioni gestionali e abbiamo meno tempo per la riflessione, che invece voi giovani potete coltivare. Per questo motivo, il vostro contributo è essenziale».

In foto da sinistra i docenti Santi Maria Cascone, Fabio Fatiguso e Vincenzo Sapienza

In foto da sinistra i docenti Santi Maria Cascone, Fabio Fatiguso e Vincenzo Sapienza

L'evento si è articolato in quattro sezioni tematiche, ognuna moderata da esperti del settore e caratterizzata dalla presentazione di ricerche innovative.

La sessione dedicata alla tematica del patrimonio, moderata da Livio Petriccione (Università di Padova) e Francesco Marras (Università di Cagliari) ha visto la presentazione di nove contributi riguardanti l'analisi morfo-tipologica e costruttiva degli edifici storici.

«I contributi trattano una parte rilevante del settore, a diverse scale, nell’ambito delle ricerche di base che poi vanno ad alimentare database, modelli BIM e sistemi informatici», ha evidenziato Petriccione.

Il momento della consegna dell’attestato per il best paper della sessione sul tema del patrimonio

Il momento della consegna dell’attestato per il best paper della sessione sul tema del patrimonio

La seconda sessione, moderata da Elisabetta Doria (Università di Pavia) e Matteo Abita (Università dell’Aquila), ha affrontato il tema della digitalizzazione applicata all'architettura tecnica, con particolare attenzione all'uso di tecnologie avanzate come il rilievo fotogrammetrico, i sistemi GIS e l'intelligenza artificiale.

Nella terza sezione - moderata da Lorenzo Diana (Università di Napoli Federico II) e Carola Tardo (Università di Catania) e dedicata ai Materiali innovativi e involucro edilizio - i dottorandi hanno presentato ricerche su materiali innovativi da costruzione e soluzioni per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Dall'uso di materiali bio-based alle soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dell'edilizia, gli interventi hanno dimostrato l'importanza della ricerca applicata per un futuro più sostenibile.

L'ultima sessione "Comfort e Design" - moderata da Gianluca Maracchini (Università di Trento) e Alessandro D’Amico (Università di Roma “La Sapienza”) - è stata dedicata al comfort abitativo e sulle strategie per migliorare il benessere degli occupanti attraverso l'innovazione tecnologica e il design degli spazi. Si è discusso di illuminazione naturale, ventilazione, materiali fonoassorbenti e soluzioni smart per il controllo ambientale.

Il momento della consegna dell’attestato per il best paper della sessione sul tema della digitalizzazione

Il momento della consegna dell’attestato per il best paper della sessione sul tema della digitalizzazione

La giornata si è conclusa con un invito alla collaborazione e alla costruzione di una rete di ricerca solida e interdisciplinare. «Fate rete, discutete, condividete idee e visioni. I legami che costruirete oggi saranno fondamentali per il futuro della nostra disciplina», ha sottolineato il prof. Fatiguso. «Quando voi sarete al posto nostro, questi legami saranno essenziali. Vi consentiranno di portare avanti la nostra comunità scientifica», ha aggiunto. 

Back to top