Conoscere il mondo islamico

Il Monastero dei Benedettini ospita la nona edizione del ciclo di seminari interdisciplinari incentrata sul tema delle Manifestazioni artistiche nel mondo islamico tra passato e presente

Lara Grasso

I Seminari interdipartimentali Conoscere il mondo islamico rappresentano il proseguimento delle precedenti otto edizioni, avviate dall'anno accademico 2015/2016 e che hanno ottenuto un notevole successo tra gli studenti dell'università oltre a suscitare grande interesse nella comunità del territorio catanese.

Le docenti organizzatrici - Laura Bottini (Storia dei Paesi islamici), Mirella Cassarino (Lingua e letteratura araba) e Cristina La Rosa (Lingua e letteratura araba, coordinatrice) - sono le promotrici, per l'anno accademico 2023-2024, della nona edizione dal titolo Manifestazioni artistiche nel mondo islamico tra passato e presente.

Grazie alla collaborazione di esperti, docenti dell'Università di Catania e di altre istituzioni accademiche italiane, il ciclo di seminari mira a fornire agli studenti e ai cittadini strumenti utili per comprendere la complessità del mondo islamico, dal punto di vista giuridico, storico, religioso, culturale e letterario. Quest'anno, i seminari interdipartimentali si concentreranno sulle varie manifestazioni artistiche nel mondo islamico, esplorando le connessioni tra passato e presente.

«In quanto linguaggio universale, l’arte (in tutte le sue forme) è in grado di raggiungere una dimensione globale, di dislocarci in tempi e spazi altri, di creare bellezza, ed è capace di suscitare negli animi la voglia di cambiare, di creare connessioni, di trasmettere messaggi profondi e universali». Con queste parole la docente Mirella Cassarino ha aperto la prima lezione del ciclo “Conoscere il mondo islamico”, dal titolo Abu’l-Faraj al-Isfahani e la poesia cantata.

mondo islamico

«Il Laboratorio Conoscere il mondo arabo-islamico di quest’anno è dedicato alle arti – continua la professoressa Cassarino -. Io e le colleghe Laura Bottini e Cristina La Rosa abbiamo pensato di dare agli studenti dell’Ateneo e ai componenti della società civile che si sono iscritti un’idea delle manifestazioni artistiche attraverso le quali gli arabi e i musulmani hanno espresso il loro estro nel corso dei secoli».

«Basta rivolgere un rapido sguardo alla mappa dei conflitti odierni, ai quali più volte negli anni passati abbiamo rivolto la nostra attenzione, per rendersi conto delle guerre che si stanno combattendo nel Vicino e Medio Oriente come Gaza, Yemen, Libano e Siria e dei rischi che il loro allargamento comporta – ha aggiunto -. In tempi così difficili, nei quali poco si parla di pace – quasi non ci fosse la volontà reale di perseguirla o di sognarla – abbiamo pensato di rivolgere la nostra attenzione ad alcune forme artistiche di comunicazione dal valore e dalla funzione inestimabili».

Nell’ambito del primo ciclo dedicato a Letteratura e musica si sono tenuti altri due incontri: Migrazioni dell’oud (liuto) arabo dal Cairo a Londra con Salvatore Morra dell’Università della Tuscia e Musica e danza nel teatro egiziano contemporaneo con Alba Rosa Suriano dell’Università di Catania.

La seconda parte del ciclo, incentrata sull'Archeologia e architettura islamiche, è stata inaugurata da Lucia Arcifa, che terrà una conferenza dal titolo I bagni di Cefalà Diana. Un incontro in cui la docente dell’ateneo catanese si è soffermata sulla storia del complesso termale di Cefalà Diana, situato nell'entroterra siciliano nella provincia di Palermo.

Cristina La Rosa, Laura Bottini e Mirella Cassarino

In foto da sinistra Cristina La Rosa, Laura Bottini e Mirella Cassarino

Michelangelo Messina, il 9 aprile, incentrerà il suo incontro – dal titolo Luoghi di ribàt alle pendici dell’Etna in età islamica - sui ribàt e sulla loro presunta collocazione, considerati come luoghi di confine e di ascetismo, questa volta nella Sicilia orientale, con particolare attenzione alle scoperte recenti degli scavi effettuati nel territorio catanese.

A chiudere il secondo ciclo, il 10 aprile, il seminario dal titolo Architettura religiosa yemenita: la Grande Moschea di Sanaa e la Madrasa di Ta'izz con Giovanni Canova. Il docente dell’Università "L'Orientale" di Napoli porterà i presenti nel cuore del Vicino Oriente, in Yemen, presentando due straordinari monumenti islamici: la Moschea di Sanaa - su cui lo studioso ha recentemente pubblicato un importante libro - e la Madrasa nella città di Taizz.

La terza e ultima sezione è, invece, dedicata sulle Altre forme artistiche

Loredana Pavone dell’Università di Catania analizzerà il 16 aprile i saggi del cinema franco-magrebino in Francia, anche dal punto di vista linguistico, attraverso la visione di alcuni estratti, con un seminario dal titolo Rappresentazioni filmiche franco-magrebine contemporanee.

Ilenia Licitra, invece, il 17 aprile, parlerà dell'arte calligrafica araba, esaminandone i significati, gli stili e gli utilizzi in contesti artistici diversi: dalle miniature ai testi incisi, dagli intrecci decorativi dell'Alhambra alle più recenti espressioni postmoderne, nel corso dell’incontro dal titolo L’arte calligrafica araba tra passato e presente.

La sezione si concluderà il 14 maggio con il seminario dal titolo di Mille e una vignetta: panoramica sul fumetto arabo contemporaneo di Cristina Dozio dell’Università Statale di Milano che tratterà dei generi fumettistici praticati oggi nei paesi arabi, delle loro funzioni specifiche e dei linguaggi peculiari adottati.