Conservare e salvaguardare la biodiversità delle Brassicacee spontanee

Il Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania ha ospitato il final meeting del progetto Eubraswild

Giulio Flavio Rizzo

I parenti selvatici delle specie coltivate, o Crop Wild Relatives, sono parte integrante della flora spontanea del Mediterraneo e dei paesi del Sud-Est dell’Europa. Questi rappresentano un patrimonio di biodiversità inestimabile e da preservare in quanto presentano caratteristiche uniche ricercate dai genetisti e dai breeders di tutto il mondo.

Le Crop Wild Relatives, infatti, racchiudono nel loro genoma resistenze a patogeni, ad ambienti impervi ed altre caratteristiche peculiari che, quando inserite nei programmi di miglioramento genetico, vanno a migliorare i genotipi ed i fenotipi delle specie coltivate, consentendo di sviluppare nuove varietà.

In questo contesto le Brassicacee spontanee rappresentano un caso di studio particolarmente interessante, esse, infatti, custodiscono non solo geni di resistenza a stress biotici e abiotici, ma suscitano grande interesse da parte della comunità scientifica anche per i metaboliti secondari che producono (i glucosinolati in particolare), di cui vengono studiate le potenziali applicazioni in ambito industriale, medico, farmaceutico e per il loro valore nutraceutico.

I partecipanti discutono i risultati del progetto nell'antica biblioteca dell'Istituto Agrario Valdisavoia

I partecipanti discutono i risultati del progetto nell'antica biblioteca dell'Istituto Agrario Valdisavoia

Il progetto Eubraswild - Capturing Brassica Wild Relatives Diversity in the South-Eastern Europe, finanziato dall’ “European Cooperative Programme for Plant Genetic Resources”, nel corso dei suoi due anni di attività ha mirato a raccogliere e conservare il germoplasma afferente alle specie delle Brassicacee spontanee del Sud-Est dell’Europa.

Il progetto è stato coordinato dalla dott.ssa Smiljana Goreta Ban, senior researcher all’Institute for Agriculture and Tourism di Parenzo (Croazia) e comprende sette partner (tre università e quattro centri di ricerca) da  paesi del Sud-Est Europa (Albania, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). Nei giorni scorsi, l’Università di Catania ha organizzato il meeting conclusivo del progetto Eubraswild ed a seguire il meeting del Ecpgr Brassica Working group.

L’evento si è tenuto nei locali dell’Istituto Agrario Siciliano Valdisavoja in modalità ibrida, consentendo di partecipare ai lavori anche a distanza. Tra i partecipanti in presenza vi erano la dott.ssa Smiljana Goreta Ban, il dott. Lorenzo Maggioni (segretario dell’Ecpgr) e il prof. Ferdinando Branca, coordinatore delle attività di ricerca attinenti per l’Università di Catania e chair dell’Ecpgr Brassica Working Group.

Un momento della visita guidata

Un gruppo di partecipanti ai lavori all'Istituto Agrario Siciliano Valdisavoja

Nel corso delle due giornate i partecipanti hanno potuto visitare la collezione di Brassicacee mantenuta nel campo sperimentale allestito all’interno dell’istituto e mantenuta dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Ferdinando Branca del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente.

Durante il final meeting sono stati esposti i risultati del progetto che ha permesso la raccolta, la conservazione e la rigenerazione di numerose accessioni di Brassicacee spontanee. Tra queste, vi sono diverse accessioni che crescono anche in ambienti particolarmente impervi e difficilmente accessibili che crescono su pareti rocciose o su isole inabitate del mediterraneo.

A seguire, durante l’Ecpgr Brassica Working group, è stato discusso lo stato delle collezioni di Brassicacee presenti nelle banche del germoplasma europee censite dal sistema Aegis dell’Ecpgr e dall’European Search Catalogue for Plant Genetic Resources, quindi le strategie e le opportunità per migliorare ed ampliare le collezioni di germoplasma europee.

Alcuni partecipanti mentre visitano la collezione di Brassicacee mantenuta dal groppo di ricerca del prof. Ferdinando Branca

Alcuni partecipanti mentre visitano la collezione di Brassicacee mantenuta dal groppo di ricerca del prof. Ferdinando Branca

Durante il meeting, inoltre, sono stati esposti dal prof. Ferdinando Branca i risultati del progetto Horizon 2020 Bresov - Breeding for Resilient, Efficient and Sustainable Organic Vegetable production mirato alla conservazione, valorizzazione e ampliamento delle Brassica Crop Wild Relatives.

Nel corso dell’incontro è stato nominato il nuovo chair per l’Ecpgr Brassica Working Group. All’unanimità è stata candidata la dott.ssa Smiljana Goreta Ban che raccoglierà il testimone, dopo più di vent’anni di attiva ed onorata carriera, del prof. Ferdinando Branca. 

I partecipanti, nell’ambito dei lavori, hanno effettuato un’escursione a Castelmola e Taormina, dove sono stati osservati alcuni punti di interesse dove crescono alcune popolazioni di Brassicacee raccolte nell’ambito del progetto.

Il gruppo dei partecipanti durante la visita tecnica a Castelmola e Taormina

Il gruppo dei partecipanti durante la visita tecnica a Castelmola e Taormina

Il progetto Eubraswild, dunque, ha contribuito ad arricchire il numero delle accessioni presenti nelle banche di germoplasma europee, fondamentali per sostenere la ricerca e salvaguardare la biodiversità. Durante il meeting del Brassica Working group sono state discusse sia le potenzialità, sia le criticità delle banche del germoplasma europee, consentendo così di redigere nuove strategie per la loro valorizzazione.

Per l’Università di Catania ed il Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente è stata un’occasione anche per consolidare la presenza a livello internazionale, soprattutto in campo scientifico, dimostrando il ruolo di partner attivo e determinante in progetti di ricerca di importanza europea.

Giulio Flavio Rizzo, PhD student in Agricultural Biotechnology, University of Catania