Conservazione in archivi e biblioteche, ecco le best practice

Sono state illustrate nei giorni scorsi nell’ambito del progetto Erasmus Plus “Codicis” a cui l’Università di Catania ha aderito tramite il Dipartimento di Scienze umanistiche

Allegra Francesca Hardt

Si sono conclusi nelle scorse settimane, in Messico, i lavori del progetto Erasmus Plus Codicis realizzato grazie alla sinergia di diverse università europee ed extraeuropee. Un progetto che ha registrato l’adesione, tra i diversi partner, anche dell’Università di Catania tramite il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania.

Nei giorni scorsi la presentazione dei risultati ospitata nei locali della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, un luogo «che è diventato una realtà riconosciuta e riconoscibile, sempre più apprezzata per le attività e il patrimonio libraio che accoglie», come ha tenuto a precisare durante i saluti iniziali, Alfio Signorelli, presidente dell'istituzione culturale che ha il fine di promuovere studi storici, filologici e archeologici.

L’importanza della presentazione e dell’intero progetto è stata sottolineata da Daniela Iacobello, presidente della sezione siciliana dell’Associazione Italiana Biblioteche, in quanto «le conoscenze e le competenze relative alla conservazione dei beni archivistici e librai non possono mancare nella cassetta degli attrezzi di qualunque bibliotecario, affinché questi beni vengano sempre curati al meglio, da personale specializzato».

In foto da sinistra Daniela Iacobello, Alfio Signorelli e Simona Inserra

In foto da sinistra Daniela Iacobello, Alfio Signorelli e Simona Inserra

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito dei progetti Erasmus di Capacity Building, è stato presentato da Simona Inserra, docente di Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia all’Università di Catania. Nel suo intervento ha illustrato gli aspetti positivi legati alla partecipazione dell’ateneo ad «un progetto che ha previsto la mobilità dei docenti verso paesi terzi rispetto all’Unione Europea».

Proposto dall’Università peruviana Arequipa, il progetto ha visto la partecipazione dell’Universidad De Piura, anch’essa in Perù, di due università messicane, la Benemerita Universidad Autonoma de Puebla e la Universidad Panamericana, di due atenei boliviani, la Universidad Mayor de San Andrés e l’Università Cattolica Boliviana San Pablo

A completare il partenariato anche due atenei europei, l’Universitat de Barcelona e l’Università di Catania.

Il progetto, avviato nel 2021 con lezioni online (durante il periodo della pandemia) e in presenza nelle diverse università partner, interamente tenute in spagnolo, ha avuto lo scopo di rafforzare le competenze legate alla conservazione del patrimonio archivistico e bibliografico nel territorio dell’America Latina, formando professionisti della conservazione e implementando laboratori di conservazione e restauro nelle università che hanno partecipato.

Un momento dell'intervento della prof.ssa Simona Inserra

Un momento dell'intervento della prof.ssa Simona Inserra

La fase iniziale di Codicis ha riguardato la comprensione delle realtà territoriali e delle differenze tra i diversi paesi nella gestione pratica delle biblioteche, con lo scopo di sviluppare metodologie scientifiche e pedagogiche per valorizzarne i fondi storici attraverso seminari e lezioni che potessero sfruttare i punti di forza di ogni Università, rafforzandone al contempo i punti deboli.

La prof.ssa Simona Inserra, insieme con la restauratrice Berta Blasi, ha tenuto il corso di conservazione, volto ad avvicinare i partecipanti alla prima fase del restauro attraverso la conoscenza dei materiali necessari e delle attrezzature utili per controllare i parametri ambientali di archivi, biblioteche e magazzini.

I membri del consiglio direttivo del progetto hanno, inoltre, fatto tappa nel mese di maggio, in Sicilia, tra gli archivi e le biblioteche delle città di Catania, Palermo e Monreale.

Il progetto, comunque, continuerà anche in futuro. È stato, infatti, previsto che ogni università partner renda noti i risultati ottenuti, valorizzando le competenze acquisite e proponendo nuovi progetti, locali e internazionali.

In questo contesto, «il proposito - ha spiegato la prof.ssa Simona Inserra - è quello di realizzare all’Università di Catania corsi specifici sul Portale Aib Formazione summer school o winter school per approfondire temi legati alla raccolte archivistiche e libraie realizzate in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e con l’Associazione Nazionale Archivistica italiana master e corsi di conservazione, in modo da presentare un’offerta particolarmente ampia a chiunque voglia specializzarsi in questi settori».