Le testimonianze dei responsabili del progetto che si sono soffermati sul rapporto tra l’edizione nazionale e i social network
«Sembrava impensabile che nel 2016 ancora non esistesse un’edizione nazionale su Pirandello e i suoi scritti». Così ha esordito Aldo Maria Morace, segretario della Commissione per l’Edizione nazionale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello, durante la presentazione del progetto che si è svolta al Monastero dei Benedettini di Catania.
L’iniziativa ha offerto la possibilità di scoprire com’è nata – nel 2016, appunto – l’edizione nazionale e in che modo si sviluppa, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie, ma si è rivelata anche una valida occasione di confronto con gli studiosi e le studiose che hanno gentilmente accettato di commentare il loro lavoro e di aiutarci a comprenderne alcuni aspetti peculiari.
In particolare, Beatrice Alfonzetti, docente di Letteratura italiana all’Università di Roma La Sapienza e membro della commissione, oltre che del consiglio di amministrazione dell’Istituto di studi pirandelliani, si è soffermata sul rapporto tra l’edizione nazionale e i social network.
In che modo possiamo collegare Pirandello al mondo dei social?
«Oggi parlerò dell’iniziativa che in parte ho curato, cioè quella di fare aprire una pagina Facebook dal nome Tutto Pirandello, curata da Paolo Massari – spiega la docente Beatrice Alfonzetti -. Abbiamo pensato che fosse necessario affidare la comunicazione delle iniziative che riguardano l’edizione nazionale a chi ne avesse le competenze. Questo perché ci teniamo che le informazioni che circolano provengano da fonti certe. Inoltre, tramite i social è possibile conoscere i seminari che avviamo periodicamente. Nell’ambito delle ricerche afferenti all’Istituto di studi pirandelliani, ogni anno organizziamo a Roma alcuni incontri e tramite il social network Facebook ne diamo notizia. Oltre a Facebook, come canale di comunicazione usiamo anche Instagram, dove potete trovarci con lo stesso nome, Tutto Pirandello».
Presente all’evento anche Annamaria Andreoli, membro della Commissione, nonché presidente dell’Istituto di studi pirandelliani di Roma. Le sue parole hanno evidenziato le novità e il vantaggio di poter fruire dei contenuti di un sito internet interattivo e consultabile da tutti.
Qual è il Suo rapporto con i testi di Pirandello?
«Noi siamo studiosi e non eredi di Pirandello – ci tiene a precisare Annamaria Andreoli -. La differenza è importante perché noi cerchiamo di andare oltre. Grazie alla tecnologia possiamo guardare agli scritti di Pirandello con occhi nuovi e possiamo conoscere ciò che nel passato non era facilmente consultabile. L’Istituto di studi pirandelliani è situato all’interno della casa di Pirandello (quella romana); lì abbiamo trovato i suoi libri e gli ultimi manoscritti. L’iniziativa più importante legata a questo patrimonio è la pubblicazione dell’Opera Omnia dell’autore».
Tramite il vostro sito sarà possibile consultare le opere in maniera interattiva?
«Certo, le opere sono consultabili e interrogabili – aggiunge -. Si tratta di un sito interattivo e pensato sia per il grande pubblico che per gli studenti. Infatti, al suo interno potete trovare delle schede, collegate agli scritti dell’autore, che riprendono alcune tematiche trattate nelle sue opere. Inoltre, la collaborazione con Oscar Mondadori nasce anche per fare in modo che i testi siano accessibili a tutti, pure dal punto di vista economico».

Un momento dei lavori al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini
Alla necessità di stare al passo con i tempi ha accennato anche Aldo Maria Morace, al quale si devono alcune delucidazioni relative alla genesi del progetto.
Com’è nata l’idea di un’edizione nazionale?
«È nata da una telefonata con Angelo Raffaele Pupino, attuale presidente della commissione – racconta Aldo Maria Morace -. Ci siamo chiesti come mai non ci fosse un’edizione nazionale dell’opera di Pirandello proprio in quel momento, quando erano scaduti i diritti editoriali. Sebbene sia impegnativo, siamo certi di riuscire a chiudere nell’arco di dieci, al massimo quindici anni, il lavoro sullo scrittore».
Perché avete scelto di impiegare le tecnologie digitali?
«Nel 2016 era una novità sostanziale, anche in ambito ministeriale. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di articolare il nostro sito su tre livelli: Oscar Mondadori, edizione nazionale e edizione digitale. Questo fattore la rende unica» conclude Aldo Maria Morace.
Ed è unica davvero l’Edizione nazionale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello, basta consultare il sito per rendersene conto.