Gli studenti del laboratorio di scrittura presentano i loro racconti. Al Centro Universitario Teatrale è andata in scena la lezione-performance
Il Centro Universitario Teatrale ha ospitato nei giorni scorsi la presentazione dei racconti scritti dagli studenti del Laboratorio di scrittura creativa.
Una iniziativa organizzata dall’Università di Catania in collaborazione con l’associazione Itaca, Scuola di Scritture e finanziato dal Dipartimento Regionale dell’Istruzione, dell’Università e del Diritto allo studio.
Protagonisti della lezione-performance il talento e l’impegno di giovani aspiranti scrittori che hanno preso vita grazie alla voce e all’interpretazione degli attori professionisti David Coco, Anita Indigeno,Liborio Natali e Alessandro Romano.
L’incontro è stato il culmine di un percorso formativo teorico-pratico guidato dallo scrittore e sceneggiatore Claudio Fava. Il laboratorio, della durata complessiva di 160 ore e articolato in quattro moduli, ha avuto come obiettivo quello di fornire competenze avanzate nella scrittura professionale, spaziando tra cinema, teatro, giornalismo e televisione.

Un momento delle attività laboratoriali
Durante i primi due moduli, della durata di tre mesi, gli studenti hanno esplorato le specificità della scrittura per il teatro e il cinema, approfondendo aspetti cruciali come la costruzione del linguaggio, lo sviluppo narrativo, il profilo dei personaggi e l’uso delle tecniche narrative.
Questo intenso lavoro ha portato alla creazione di racconti che si sono distinti per originalità e profondità, dimostrando la capacità dei partecipanti di coniugare creatività e tecnica.
Il laboratorio si è focalizzato sulla scrittura creativa e teatrale, combinando teoria e pratica in un percorso intensivo e coinvolgente. Durante le lezioni, i partecipanti hanno letto racconti, libri e poesie, analizzato opere cinematografiche e cortometraggi, e, soprattutto, hanno scritto in maniera continuativa.
Una parte caratteristica del laboratorio era dedicata agli esercizi di scrittura ispirati da tracce specifiche fornite da Claudio Fava. Questi spunti, che potevano includere una battuta tratta da un’opera di Shakespeare o una fotografia evocativa, servivano come punto di partenza per la creazione di racconti brevi.
L’ultima parte di ogni lezione era quindi dedicata alla scrittura individuale, stimolando la creatività e la capacità di sviluppare storie in tempi ristretti.

Gli attori Alessandro Romano, Anita Indigeno, David Coco e Liborio Natali
Un altro elemento essenziale del laboratorio è stato il confronto sui testi prodotti. I racconti scritti dagli studenti venivano raccolti in un file e analizzati collettivamente nella lezione successiva, con un’attenzione particolare a ciò che funzionava o meno dal punto di vista narrativo e stilistico.
Questo processo ha permesso ai partecipanti di apprendere sia dai propri scritti che da quelli degli altri, affinando tecniche e sensibilità. Oltre agli esercizi estemporanei, ogni studente ha lavorato alla stesura di un racconto sviluppato a partire da una trama ideata autonomamente.
«Sono rimasta estremamente entusiasta dell’esperienza e la rifarei ad occhi chiusi», ha commentato la studentessa Caterina Sapienza. «Fava è ovviamente un professionista di alto livello, ma comunque estremamente alla mano, desideroso di trasmettere la passione per la scrittura e capace di apprezzare le potenzialità di ciascuno di noi – ha aggiunto -. Il corso è stato un’esperienza importantissima per la mia formazione e spero che l’Università e l’Associazione Itaca continueranno a riproporlo gli anni successivi, perché è davvero una preziosa opportunità per gli studenti e le studentesse.”
«Ho imparato molto, anche su me stessa – ha raccontato la studentessa Elena Nicolosi - Per esempio, ho superato un po' la paura del confronto. All’inizio non è stato facile sentirsi letti e ascoltati, ma è questa la parte più importante. Per capire quello che funziona o meno, per cogliere gli errori ma anche apprezzare ciò che di bello emerge. In momenti come questi tutto prende corpo e dignità. È stata una scoperta impareggiabile, un’occasione formativa che mi sta nutrendo e che, soprattutto mi ha permesso di conoscere tante belle e talentose persone con cui è stato facile essere ed esprimere me stessa».

Un momento della lezione-performance del laboratorio al Cut
«Ho imparato a valorizzare il mio modo di scrivere, rafforzando le capacità di lettura e critica dei testi - ha precisato Giulia Di Guardia -. Abbiamo imparato tecniche di narrazione efficaci, abbiamo letto e scritto tanto. Più che formato, credo che questa esperienza abbia “de-formato” le mie vecchie convinzioni, generando un nuovo modo di vedere la scrittura. Lo rifarei con piacere, sicuramente».
L’evento al Cut è stato più di una semplice presentazione. Un momento di dialogo tra parola scritta e interpretazione scenica, in cui gli attori hanno saputo dare corpo e voce alle storie degli studenti, emozionando tutti i presenti.
Il successo dell’iniziativa conferma l’importanza di laboratori come questo, che non solo promuovono la crescita artistica e professionale, ma valorizzano anche il ruolo dell’università come motore culturale per la comunità. Un’occasione che ha dimostrato come la scrittura, nelle sue molteplici forme, possa diventare un potente strumento di espressione e comunicazione.
L’Università di Catania e l’associazione Itaca proseguiranno con i moduli successivi del laboratorio, dedicati alla scrittura per il giornalismo e la televisione, offrendo ai partecipanti ulteriori opportunità per sviluppare competenze e affacciarsi al mondo della scrittura professionale con solide basi e ambizioni.

Un momento delle attività laboratoriali
Gli studenti del laboratorio di scrittura creativa
A far parte del laboratorio di scrittura creativa sono stati gli studenti Silvia Arena, Ladislau Cosmin Butcaru, Francesco Maria Caruso, Enrica Catania, Francesca Cutuli, Giulia Di Guardia, Anna Rosa Gagliano, Francesca Lanza, Paolo Lanza, Cristina Maceo, Martina Marullo, Adriana Maria Ferdinanda Matarazzo, Chiara Mattei, Elena Nicolosi, Josè Ruggeri, Elisabetta Maria Teresa Santonocito, Caterina Sapienza, Alessia Tramontana e Alessia Zuccaro.