Da un piccolo pesce una ricerca per combattere i tumori

Lo studio della ricercatrice Lucia Longhitano del Biometec ha ricevuto la prestigiosa Medaglia SIB 2025

La ricercatrice Lucia Longhitano, giovane promessa del panorama scientifico italiano, è stata insignita della prestigiosa Medaglia SIB 2025, uno dei riconoscimenti più ambiti nel campo della biochimica e biologia molecolare.

Conferito dalla Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare (SIB), il premio celebra ogni anno un solo ricercatore che si distingue per l’eccellenza del suo lavoro e per l’impatto innovativo della sua ricerca.

Lucia Longhitano, attualmente ricercatrice al Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università di Catania e afferente al gruppo di ricerca del prof. Giovanni Li Volti, è stata premiata per i suoi straordinari contributi allo studio del metabolismo tumorale che guida la progressione della malattia.

Al centro della ricerca della dott.ssa Longhitano vi è l’oncometabolita lattato, un prodotto del metabolismo cellulare che si accumula in elevate quantità durante la glicolisi anaerobia, caratteristica delle cellule tumorali.

“Lontano dall’essere un semplice sottoprodotto metabolico, il lattato è emerso come un attore cruciale nei processi che alimentano la crescita e la diffusione del tumore, promuovendo fenomeni come angiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni per nutrire il tumore, invasività, con cui le cellule neoplastiche colonizzano nuovi tessuti, resistenza ai trattamenti, che rende molte terapie meno efficaci”, spiega la dott.ssa Lucia Longhitano.

“Il lattato non solo favorisce lo sviluppo di tumori aggressivi come il glioblastoma e la mielofibrosi, ma altera anche l’ambiente circostante, rendendolo più favorevole alla progressione tumorale”, aggiunge la ricercatrice.

“Attraverso i suoi studi, la dott.ssa Longhitano ha identificato nel lattato un possibile bersaglio terapeutico, aprendo la strada a nuove strategie farmacologiche per bloccare la proliferazione tumorale e superare le resistenze ai trattamenti”, precisa il prof. Giovanni Li Volti.

Un aspetto distintivo del lavoro della dott.ssa Longhitano è stato la messa a punto del modello sperimentale zebrafish (Danio rerio), un piccolo pesce divenuto uno strumento essenziale nella ricerca biomedica grazie alla sua facilità di manipolazione genetica, rapidità di crescita e trasparenza corporea.

Zebra danios (Danio rerio) © isoft—E+/Getty Images

Zebra danios (Danio rerio) © isoft—E+/Getty Images

“Grazie a questo modello – continua il prof. Li Volti -, la ricercatrice ha dimostrato come il trasporto del lattato nelle cellule tumorali possa essere modulato ed utilizzato come target terapeutico”.

“Lo zebrafish si è rivelato fondamentale per studiare in dettaglio le dinamiche tumorali e testare nuove soluzioni farmacologiche, delineando approcci innovativi per combattere la proliferazione delle cellule tumorali”, aggiunge il docente.

“La Medaglia SIB 2025 è un tributo alla dedizione e alla visione innovativa della dott.ssa Longhitano – continua il prof. Li Volti -. Il suo lavoro non solo arricchisce le conoscenze fondamentali sulla biochimica dei tumori, ma sottolinea l’importanza di investire nella ricerca di base come fondamento per lo sviluppo di trattamenti oncologici più efficaci e personalizzati”.

“In un contesto in cui il cancro continua a rappresentare una delle principali sfide mediche e sociali, il lavoro della ricercatrice catanese offre nuove speranze per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici, rendendo le terapie più mirate e meno invasive”, prosegue il docente.

“L’assegnazione della Medaglia SIB alla dott.ssa Longhitano è motivo di grande orgoglio per l’Università di Catania e l’intera comunità accademica italiana – continua -. È un riconoscimento che celebra il talento e l’impegno di una ricercatrice che, con le sue scoperte, contribuisce a rafforzare il ruolo della scienza italiana nel panorama internazionale”.

“In un momento storico in cui la ricerca scientifica affronta sfide complesse e necessita di investimenti significativi, storie di successo come quella di Lucia Longhitano dimostrano quanto sia cruciale sostenere il talento e la capacità di innovare per rispondere ai bisogni più urgenti della società – precisa il prof. Li Volti -. Questa medaglia rappresenta non solo un traguardo personale per la giovane ricercatrice, ma anche un messaggio di speranza per tutti coloro che lottano contro il cancro”.

La dott.ssa Lucia Longhitano

La dott.ssa Lucia Longhitano

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