Dall’America all’Italia, il Jazz con l’Ensemble Narcissus

Tra tradizione e innovazione, note vibranti e improvvisazioni con Joe Henderson e Wayne Shorter al Centro Universitario Teatrale

Rossella Liliana Laudani

Per Intersezioni al Centro Universitario Teatrale dell’Università di Catania, l’omaggio da parte dell’Ensemble Narcissus ai due sassofonisti jazz della storia: Joe Henderson e Wayne Shorter, con un nuovo progetto diretto e condotto da Carlo Cattano About Joe and Wayne.

In programma un’ampia raccolta tra diversi stili jazz, con incursioni nella musica latina e africana reinterpretati con estrema originalità, creatività, innovazione e talento.

La prima parte del concerto è stata dedicata al grande capolavoro Fire del 1974 facente parte dell’album The Elements. Un’esplosione di jazz con influenze latine eseguite dal flauto contralto, batteria e basso. Step Lightly è uno swing medio, composto nel 1980 e presente nell’album di Blue Mitchell, si contraddistingue per avere l’alternanza frequente di assoli, ritmi incalzanti e melodie intrigate eseguite con energia e passione, alternando momenti di pura improvvisazione a passaggi più lirici.

Ensemble Narcissus

La Ensemble Narcissus

Si procede con l’interpretazione magistrale Speak no evil del sassofonista leggendario Wayne Shorter, uscito nel 1966 per la Blue Note Records. Un brano che fonde due stili fondamentali del jazz degli anni ‘50: hard bop (energico e bluesy) e modal jazz (crea un’atmosfera più contemplativa).

El Gaucho venne considerato un esempio emblematico per lo stile di Wayne Shorter composta nel 1965 di carattere melanconico e riflessivo, esotico e misterioso, passionale ma anche virtuosistico, che da vita a un dialogo intenso e coinvolgente.

La seconda parte del concerto, torna sull’esecuzione di altre due composizioni di fama mondiale: Granted (1961) capace di racchiudere la vera essenza del jazz modale con una successione continua di melodie intrecciate ed evocative e Black Narcissus (1962) di Joe Henderson che risulta essere più cupo e introspettivo avente un'armonia complessa, che è stata reinterpretata dall’Ensemble Narcissus con grande sensibilità e raffinatezza.

Ensemble Narcissus

La Ensemble Narcissus

Si conclude con l’esecuzione dalla melodia semplice e ripetitiva ma ricca di sentimento e groove di Blues à la carte (1965) e l’esecuzione della composizione ricca di colori, contrasti con influenze latine, classiche e africane de' Las Tres Marias (1973) di Wayne Shorter.

L’Ensemble Narcissus, composta da Marina Borgo (vibrafono), Giuseppe Condorelli (chitarra), Fabio Russo (basso elettrico), Marco Santonocito (batteria), Marco Caruso (sax contralto e sax soprano) e Sergio Battaglia (sax tenore) diretti da Carlo Cattano (sax baritono, flauto contralto, arrangiamenti e direzione) nasce su desiderio di quest’ultimo per selezionare e presentare pagine di repertorio jazz non del tutto conosciute.

Capaci di regalare al pubblico catanese con perfetta sintonia ed elevata naturalezza un dialogo musicale di rara bellezza, energia e passione, il concerto si è concluso con una standingovation del pubblico, che ha tributato un caloroso applauso e un bis ai musicisti, che hanno dimostrato di essere un ensemble di grande talento e sicuro avvenire.