Dalle alghe nascono gli integratori, farmaci e cosmesi green

È quanto stanno sviluppando le dottorande Carmen Sica e Claudia Favara dell’ateneo catanese impegnate in attività di ricerca all’Università di Vigo in Spagna

Alfio Russo

Valorizzare, perfezionare e monitorare le migliori condizioni di coltura di alcune alghe unicellulari per produrre sostanze bioattive con capacità nutraceutica, farmaceutica e utili per la formulazione di integratori, farmaci e cosmesi green.

È quanto Carmen Sica e Claudia Favara stanno sviluppando nell’ambito del dottorato in Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Catania, con tutor scientifici le docenti Margherita Ferrante e Gea Oliveri Conti del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate.

In particolar modo Carmen Sica sta svolgendo il dottorato industriale Sinergy - In silico study for the evaluation of oncoprotective activity by analisis by hygly purified algal phycocanin miRNAs regulation, mentre Claudia Favara il dottorato di ateneo ShazzAn - Simbiosi industriale per la riduzione delle emissioni di CO2 e sua conversione biochimica in biomasse Algali produttrici di molecole bioattive per la prevenzione dei Tumori. Una sintesi tra economia circolare, salute e ambiente.

Attività dottorali che le dottoresse Claudia Favara e Carmen Sica stanno svolgendo in parte anche a Campus di Ourense dell’Università di Vigo in Spagna sotto la supervisione di Herminia Dominquez, docente di Ingegneria Chimica.

Colture algali

Colture algali

Nei laboratori dell’ateneo spagnolo le ricercatrici catanesi stanno sperimentando e perfezionando l’estrazione green di biomolecole attive ricavate da coltivazioni algali unicellulari (microalghe come la H. pluvialis, A. platensis, C. vulgaris) prodotte in collaborazione dell’Azienda Siciliana Plasticalfa, leader mondiale nell’impiantistica di coltivazione estensiva algale applicata ai sistemi di decarbonizzazione industriale e depurazione acque.

Nel laboratorio galiziano le dottoresse stanno implementando metodi estrattivi sostenibili e efficienti per l’estrazione di ficocianina e astaxantina, oltre a tutti i carotenoidi estratti di cui ancora si sta caratterizzando la natura chimica e funzionale.

«Le colture algali consumano in media due chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilogrammo di biomassa algale prodotta – spiegano le dottorande di ricerca Carmen Sica e Claudia Favara -. Ecco che la coltivazione algali su larga scala collegata agli impianti industriali può rispondere al contempo sia al contenimento emissivo della anidride carbonica, sia alla sempre crescente domanda di sottoprodotti bioattivi naturali dal mercato farmaceutico e della cosmesi».

Le ricercatrici Claudia Favara e Carmen Sica

Le ricercatrici Claudia Favara e Carmen Sica

«Le sostanze bioattive estratte dalle alghe microscopiche oggetto di studio nei due progetti di dottorato, per le loro straordinarie proprietà, sono già oggi riconosciute come efficaci nella produzione di antibiotici, antivirali, antiossidanti ed immunostimolanti», aggiungono.

«I composti bioattivi che si stanno estraendo sono importanti per la loro applicazione in campo nutraceutico e farmaceutico, applicabili nella prevenzione e cura dei tumori e/o per la produzione di formulazioni varie nell’industria della cosmesi», spiegano Carmen Sica e Claudia Favara.

Data la loro formazione all’interno del Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti dell’Università di Catania, le ricerche delle due dottorande catanesi stanno riscuotendo grande curiosità e successo nel mondo scientifico spagnolo, in particolare quello galiziano. Non a caso è stato richiesto alle due ricercatrici etnee di tenere seminari tematici e attività di formazione per i dottorandi e ricercatori spagnoli.