Deepfake in generative AI Era

Le ricerche di Unict e ICTLab in vetrina al Maker Faire Roma - The European Edition 

Alfio Russo

Il ciclo di vita dei DeepFakes: dalla generazione al loro riconoscimento. È quanto hanno illustrato i ricercatori dell’Università di Catania e dell’ICTLab, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Informatica, all'undicesima edizione di Maker Faire Rome - The European Edition, mirato alla condivisione dell'innovazione tecnologica tramite incontri tra imprese, scuole, università, centri di ricerca e appassionati.

I rappresentanti di ICTLab e UniCT hanno presentato i Deepfake in generative AI Era, il fenomeno che, ad oggi, è di estrema rilevanza e solleva riflessioni sul potenziale dell'Intelligenza Artificiale nel campo della produzione multimediale che sui suoi possibili effetti negativi.

Ad illustrare gli studi i docenti Sebastiano Battiato e Luca Guarnera insieme con il dott. Ahmed Majdoub.

Un momento del seminario del prof. Sebastiano Battiato

Un momento del workshop del prof. Sebastiano Battiato

«Questa tecnologia, attraverso l’utilizzo di software, facilmente reperibili in Rete, permette agli utenti di sostituire il proprio volto con quello di celebrità famose in tempo reale – spiega il prof. Sebastiano Battiato -. Il potenziale dei Deepfake viene anche amplificato dall’implementazione delle AI Generative, grazie a cui è possibile trasformare video in modo intuitivo utilizzando stringhe di testo che la rete neurale interpreta ed elabora seguendo le indicazioni fornite, creando varianti del video originale uniche, ricche di dettagli e verosimili».

Le dimostrazioni esplicative proiettate sugli schermi hanno catturato l'attenzione degli spettatori, dando al pubblico un’idea immediata di ciò che sono i Deepfake e quali possono essere i pro e i contro del loro utilizzo.

deepfake

Una dimostrazione di Deepfake

Il prof. Luca Guarnera ha anche sottolineato «l’estrema delicatezza e l’impatto sociale di questo fenomeno», al centro del suo percorso di studi dottorale, presentando «una guida per comprendere e affrontare le potenziali implicazioni negative di questa tecnologia seguendo il know-how della Digital Forensics».

Nell’ambito di un interessante workshop, tenuto dal prof. Sebastiano Battiato, sul Deepfake e Generative AI: La nuova frontiera del falso d'autore è stata, inoltre, fornita una dettagliata panoramica sui recenti risultati della ricerca scientifica, con lo scopo di approfondire la consapevolezza sociale e mostrarne le potenzialità.

«In collaborazione con l'Università di Catania, ICTLab si impegna a continuare la ricerca nel campo in maniera costante per migliorare i metodi di generazione e di riconoscimento dei Deepfake al fine di contrastare possibili attività illecite ad essi correlate», ha spiegato il prof. Battiato.

Una dimostrazione di Deepfake illustrata nel corso del workshop

Una dimostrazione di Deepfake illustrata nel corso del workshop

L’evento – che si è svolto nei giorni scorsi a Roma - noto e riconosciuto a livello europeo, è stato sponsorizzato dalla Camera di Commercio di Roma ed è stato organizzato da Innova Camera, un’azienda speciale che si propone di riunire innovatori, maker, ricercatori e amatori provenienti da tutta Europa.

Maker Faire ha consentito agli esperti del settore di poter presentare i propri progetti, condividere conoscenze e interagire con il pubblico attraverso esperimenti concreti. Oltre alla mostra di progetti e invenzioni, infatti, si sono tenuti una serie di workshop, conferenze e laboratori che hanno consentito di acquisire competenze tecniche e stimolare l’interazione e la collaborazione tra i partecipanti.

Un momento dell'intervista al prof. Sebastiano Battiato

Un momento dell'intervista del Tg1 al prof. Sebastiano Battiato (disponibile al seguente link dal minuto 19.45)