Didacta Italia, Unict presente alla fiera sulle nuove frontiere della formazione

Per la prima volta la manifestazione che si tiene a Firenze si apre agli atenei: Catania partecipa con una folta delegazione e numerose proposte di innovazione didattica

Una delegazione dell'Università di Catania, coordinata dal delegato alla Didattica Alberto Fichera, è presente in questi giorni alla manifestazione Didacta Italia, la cui settima edizione si tiene alla Fortezza Da Basso di Firenze fino a venerdì 22 marzo.

Si tratta di un evento pensato per i professionisti della scuola, per sostenere la scuola del futuro e la formazione innovativa dei docenti di tutti i livelli di istruzione e formazione: nido, scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, istituti professionali, ITS, istituti di ricerca scientifica e di formazione professionale, oltre a imprese e addetti ai lavori.

Da quest'anno è inoltre presente la sezione Didacta Università, promossa in sinergia con il Ministero dell'Università e della Ricerca, che si rivolge a tutti i professionisti del mondo accademico proponendo laboratori, seminari, tavole rotonde, forum di confronto e discussione e un'area espositiva con stand riservati ad atenei, enti di ricerca, consorzi universitari e aziende del settore.

Proprio il ministro Anna Maria Bernini ha visitato, tra gli altri, lo stand dell’Università di Catania accolta dalla folta delegazione Unict.

Il ministro Anna Maria Bernini in visita allo stand di Unict

Il ministro Anna Maria Bernini in visita allo stand di Unict

L'Ateneo catanese, in particolare, ha fornito il proprio contributo specifico nell'ambito dei seminari su "Innovare la didattica universitaria con il blended learning: modelli, interventi, accessibilità", e ha presentato diverse iniziative riguardanti l’innovazione nella didattica.

Tra queste un corso Mooc (Massive Open Online Course) ibrido - Escape Room Digitale (Salvatore Ciancitto), un corso di e-learning per formatori sulle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Roberta Piazza), una piattaforma digitale per la didattica universitaria all’interno dei musei (Germana Barone, Alessia Tricomi, Paolo Mazzoleni, Cettina Santagati, Filippo Stanco, Marilisa Spironello, Mariateresa Galizia, Raissa Garozzo e Simone Scionti), un corso Mooc di Pedagogia per le ‘skill’ del ventunesimo secolo (Raffaella Strongoli e Giuseppe Pillera), produzione di video per esperienze di laboratorio di Chimica (Guido De Guidi).

E ancora un corso Mooc di Biologia di base (Salvatore Saccone), la creazione di prodotti multimediali e interattivi nell'ambito dei corsi di specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità (Paolina Mulè, Daniela Gulisano, Valentina Perciavalle e Andrea Fabrizio Raciti), l’esperienza del progetto NOOC Collaborative Learning and Research Methodology - Erasmus+ nell’ambito di ENID Teach (Renata Gambino, Francesca Vigo e Federica Abramo).

La delegazione Unict

La delegazione Unict

«Didacta Italia, la più importante fiera sulla formazione in Italia, in passato ha promosso il dialogo sull'istruzione di primo e secondo livello tra enti, associazioni e imprenditori, per creare un luogo di incontro tra le istituzioni, la scuola e i portatori di interesse – spiega il prof. Alberto Fichera -. Aver esteso questa iniziativa al mondo universitario, anche su impulso di atenei come il nostro, a mio avviso ha certamente contribuito ad arricchire l'evento, offrendo una visione completa dei percorsi di istruzione (primo, secondo e terzo livello) e creando un momento unitario di scambio di riflessioni e di condivisione sulle sfide dell’innovazione nella formazione terziaria, nonché di training specifico per l'ambito universitario».

«In un'epoca in cui temi come la transizione energetica, l'intelligenza artificiale e l'inclusione sociale dominano l'agenda – conclude il delegato alla Didattica Unict - le università sono quindi chiamate a innovare e a contribuire attraverso la didattica, collaborando con tutti gli altri attori per creare un ecosistema educativo resiliente e innovativo, capace  di rispondere alle esigenze del nostro territorio, formando professionisti in grado di lanciare start up innovative, sviluppare progetti di ricerca in sintonia con le realtà locali e potenziare le infrastrutture educative e tecnologiche, dando così impulso concreto all'economia e alle comunità. Ecco perché l’Università di Catania, insieme ad altri venti atenei italiani, ha voluto assolutamente essere presente, portando in dote un ricco portafoglio di proposte di innovazione didattica sostenute da un nutrito gruppo di docenti e ricercatori».