Efficienza amministrativa e giudiziaria nel ricordo di Francesco Rapisarda

Due giorni di studi dedicati al procuratore regionale della Corte dei Conti. Numerosi i temi affrontati: dalle riforme e investimenti del Pnrr al Codice dei contratti pubblici

Alfio Russo

«Amico sincero, affettuoso, sempre disponibile con tutti, gioiva anche per le piccole cose, per i gesti quotidiani». Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, ha concluso così il suo intervento nel ricordare il collega Francesco Rapisarda, scomparso vent’anni fa. E nel lungo ricordo dedicato al procuratore regionale della Corte dei Conti della Sicilia, Carlino ha evidenziato che «ricordare l’amico e collega nella sua università e nella sua città rappresenta un omaggio alle sue radici umane e profonde, al costante impegno da magistrato».

«Ha svolto la sua attività di giudice con equilibrio e moderazione, da profondo conoscitore delle dinamiche e della magistratura prima in Sardegna e poi in Sicilia. Ha saputo garantire efficienza e parità tra i magistrati sempre aperto al dialogo e al confronto a cui ha aggiunto un impegno costante e importante nell’associazionismo oltre a fornire un valido supporto ai giovani colleghi magistrati», ha tenuto a precisare Guido Carlino in apertura della due giorni del convegno di studi dal titolo Efficienza amministrativa ed efficienza giudiziaria al servizio delle comunità territoriali, che ha aperto i battenti lunedì pomeriggio nell’aula magna del Palazzo centrale dell’ateneo catanese per poi proseguire martedì al Teatro Massimo Bellini di Catania.

«Nel suo lavoro ha portato avanti sempre due principi fondamentali: il rispetto dell’interesse pubblico e quello della dignità umana», ha aggiunto il presidente della Corte dei Conti.

In foto Guido Carlino e Salvatore Pilato

In foto Guido Carlino e Salvatore Pilato

«È stato tra i promotori del processo di ammodernamento negli anni ’90 del sistema giudiziario al fine di renderlo più efficiente e di qualità nel contesto della dimensione sociale in cui eravamo. Molto sensibile alle questioni giuridiche e etiche, ha sempre prestato una particolare attenzione al rispetto e alla tutela dell’ordinamento italiano e dei principi di legalità e imparzialità», ha detto Guido Carlino con al fianco Salvatore Pilato, presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione siciliana.

In precedenza, ad aprire i lavori, il rettore Francesco Priolo. «In questo ateneo Francesco Rapisarda ha studiato e si è laureato dando il via ad una splendida carriera fino all’interno della Corte dei Conti. Oggi, più che un ricordo, è una giornata dedicata alla sua memoria a distanza di vent’anni dalla sua scomparsa perché è importante fare comunità e costruire il futuro. Il ruolo della Corte dei Conti oggi è fondamentale visto che ci troviamo di fronte ad una importante opportunità per il Paese, il Piano nazionale ripresa resilienza con i suoi 230 miliardi di euro che, indubbiamente, fanno gola alla criminalità organizzata. Come Università di Catania, con fondi Pnrr, grazie all’impegno dei docenti e del personale, realizzeremo progetti di ricerca per oltre 120 milioni e interventi di edilizia universitaria per 100 milioni di euro».

«Il Pnrr per agli atenei del Sud rappresenta una importante occasione di crescita per risolvere problematiche strutturali e sono sicuro che grazie a queste risorse cresceremo. Ma la Corte dei Conti e le forze dell’ordine, in questo contesto, riveste un ruolo fondamentale per far sì che i fondi vengano spesi in modo corretto e rigido così come richiesto dall’Unione europea», ha aggiunto.

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

A seguire il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, ha evidenziato le difficoltà dei «sindaci dei comuni e delle città metropolitane a gestire con ordine e con un controllo politico adeguato queste amministrazioni».

«Occorre un confronto continuo sulle spese delle amministrazioni e individuare nuove soluzioni per risolvere quelle difficoltà strutturali del territorio – ha aggiunto -. Dobbiamo capire se queste risorse possano essere adeguatamente spese nei tempi previsti alla luce delle problematiche riguardanti il poco personale a disposizione, e non solo, delle amministrazioni pubbliche».

«Ritengo che il confronto costruttivo tra tutte le parti interessate sia fondamentale al fine di stabilire delle linee guida nella gestione delle amministrazioni e avere una efficienza amministrativa. Dobbiamo consolidare le basi delle amministrazioni al fine di far crescere nel modo migliore possibile il nostro territorio per il bene delle future generazioni», ha detto in chiusura di intervento.

Per Giuseppina Maria Patrizia Di Dio Datola, vice prefetto di Catania, «il convegno rappresenta una iniziativa di alto spessore per Catania su temi importanti come il ruolo della Corte dei Conti nelle pubbliche amministrazioni, sul buon uso delle risorse pubbliche e sulle consulenze alle Pa e agli enti locali fondamentali oggi vista l’esigenza del Pnrr».

«Si tratta di attività che consentono di far crescere il nostro territorio e soprattutto le amministrazioni locali che necessitano di guide dinanzi alla moltitudine di leggi e indicazioni – ha aggiunto -. Il Pnrr è un tema fondamentale, uno strumento di crescita economica per l’Italia, ma va sfruttato bene. A tutto ciò si aggiunge il nuovo Codice dei contratti, anch’esso finalizzato al bene della res publica».

Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino

Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino

Sull’efficienza giudiziaria della Corte dei Conti è intervenuta anche Paola Briguori, presidente dell’Associazione nazionale m della Corte dei Conti, la quale ha evidenziato «le funzioni principali dell’organo di rilievo costituzionale che sono il controllo finanziario e quello giurisdizionale oltre al supporto alle amministrazioni pubbliche che necessita, quest’ultimo, di nuovi interventi normativi».

E su Francesco Rapisarda, il consigliere Briguori ha aggiunto «il carattere discreto e risoluto del collega conosciuto quando ricopriva il ruolo di membro del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti». «Un grande professionista della materia che a vent’anni dalla scomparsa ricordiamo per il suo operato e senso del dovere», ha detto in chiusura di intervento.

I lavori sono proseguiti, nella due giorni dei lavori all’Università di Catania e al Teatro Massimo Bellini, con quattro sessioni e una tavola rotonda incentrati sulle relazioni sinergiche tra efficienza amministrativa ed efficienza giudiziaria mettendo a confronto le idee e le opinioni sugli strumenti utilizzabili per il benessere sociale e lo sviluppo e la crescita economica delle comunità locali, in un quadro complessivo marcato dalle differenze e dalle discriminazioni territoriali.

Gli investimenti messi a disposizione dal Pnrr, infatti, costituiscono un’occasione difficilmente ripetibile per il rilancio del Sud ed il recupero delle diseguaglianze sociali che incidono sugli ambiti di rilevanza strategica quali la salute, l’ambiente, l’istruzione, il lavoro e l’impresa, tutti reciprocamente collegati tra loro e strettamente dipendenti dall’efficienza dell’azione pubblica.

Un momento dei lavori con l'intervento del viceprefetto Giusy Di Dio Datola

Un momento dei lavori con l'intervento del viceprefetto Giusy Di Dio Datola

Al centro del convegno i numerosi relatori – operatori dell’amministrazione e della giustizia - si sono soffermati sulla efficienza nella capacità amministrativa di utilizzare le risorse del Pnrr, sullo stato delle garanzie di legalità finanziaria, sull’avviamento delle riforme strutturali a tutela dei diritti fondamentali della persona, sulla crisi economico-finanziaria nell’area del Mezzogiorno e sulle sinergie giurisdizionali in ausilio all’efficienza nella gestione delle risorse pubbliche.

Fra i temi trattati il ruolo della Corte dei conti a tutela dell'efficienza amministrativa, l’equilibrio di bilancio in relazione all’etica pubblica e all’efficienza amministrativa delle istituzioni nazionali e regionali, la giurisdizione della Corte dei conti nella prospettiva del buon andamento, la tutela dell’integrità della finanza pubblica.

La Corte dei Conti, infatti, svolge un ruolo fondamentale nella tutela dell'efficienza amministrativa vigilando sull'utilizzo corretto ed efficiente delle risorse pubbliche, garantendo trasparenza e responsabilità nell'operato delle istituzioni.

Da sottolineare che la Corte svolge anche un ruolo cruciale nel controllo successivo, verificando l'efficacia e l'efficienza degli interventi pubblici: ciò permette di valutare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo ottimale e se le risorse impiegate sono state utilizzate nel miglior modo possibile.

La sua attività di controllo si estende a tutte le sfere dell'amministrazione pubblica, compresi enti locali, regionali e nazionali assicurando che le istituzioni operino nel rispetto delle leggi e nell'ottica di un'amministrazione efficiente ed efficace.

Un momento dei lavori

Un momento dei lavori nell'aula magna del Palazzo centrale dell'ateneo catanese

La Corte dei Conti, inoltre, contribuisce a promuovere una cultura di responsabilità e trasparenza all'interno della pubblica amministrazione. La consapevolezza della possibilità di essere sottoposti a revisione e controllo incentiva le istituzioni a adottare pratiche gestionali virtuose e a perseguire l'efficienza come obiettivo primario.

Sul tavolo delle diverse sessioni anche gli strumenti utilizzabili per il benessere sociale, lo sviluppo e la crescita economica delle comunità locali, considerando le differenze e le discriminazioni territoriali in particolar modo legati alla capacità amministrativa di utilizzare le risorse del Pnrr, allo stato delle garanzie di legalità finanziaria, alle riforme strutturali a tutela dei diritti fondamentali della persona, alla crisi economico-finanziaria nell’area del Mezzogiorno e alle sinergie giurisdizionali per l’efficienza nella gestione delle risorse pubbliche.

Il coinvolgimento delle parti interessate a livello locale e dell’apparato istituzionale ha rappresentato un ulteriore elemento chiave per garantire l'efficienza del Pnrr. La collaborazione con enti territoriali, organizzazioni della società civile e il settore privato può favorire, come hanno ribadito i relatori, un approccio integrato e una distribuzione più equa dei benefici sul territorio nazionale.

Un momento dei lavori

Un momento dei lavori nell'aula magna del Palazzo centrale dell'ateneo catanese