Etna Comics: dietro le quinte della cultura pop

Il festival del fumetto raccontato dietro le quinte da Irene Monti, studentessa dell’ateneo catanese

Irene Monti

Ogni estate Catania ospita un appuntamento immancabile per gli appassionati di cultura pop. È alle Ciminiere, centro fieristico della città che prende vita Etna Comics, il festival internazionale dedicato a fumetti, cinema, animazione, videogiochi e molto altro, la cui tredicesima edizione ha animato la città e richiamato migliaia di visitatori da tutta la Sicilia e da altre regioni italiane.

La manifestazione è stata articolata in dodici aree tematiche, una di questa è l’Area Movie e rappresenta da anni uno dei cuori pulsanti del festival. È anche l’area nella quale opero da tre anni come membro dello staff e che mi concede l’opportunità di immergermi nel mondo del cinema – il mio ambito di interesse principale – ma anche di entrare nelle dinamiche organizzative di eventi e proiezioni speciali.

Come studentessa del corso di laurea magistrale Comunicazione della cultura e dello spettacolo, riconosco nella cultura pop un nuovo linguaggio che  connette diverse generazioni, offrendo spunti per riflettere sulle trasformazioni culturali e sul valore del cinema, dei fumetti, dei videogiochi e della musica, come forme di intrattenimento in grado di riflettere i gusti e le esigenze della società contemporanea.

Prendere parte a manifestazioni culturali di questo tipo rappresenta un’opportunità concreta per mettere in pratica le competenze acquisite durante il mio percorso accademico – come la gestione di un evento e la comunicazione relativa ad esso – e sviluppare capacità trasversali quali il lavoro all’interno di un team, il rapporto con il pubblico e la risoluzione di problemi.

La pianificazione del festival dev’essere minuziosa, questo perché gli ospiti che vengono scelti, così come i film che vengono proposti, devono essere adatti allo spirito della fiera. Dietro gli eventi che animano i palchi e le sale, si cela infatti un lavoro costante, spesso invisibile, che si estende per un intero anno: dalla selezione degli ospiti all’organizzazione delle interviste che li vedranno protagonisti, dalla realizzazione di panel dedicati a tematiche della cultura pop alla definizione, per esempio, delle diverse attività nelle aree games.

Durante l’edizione 2025, ho collaborato all’organizzazione e alla gestione di eventi di grande richiamo, come i panel con il comico e attore Maccio Capatonda e con Devon Murray, noto per il ruolo di Seamus Finnigan nella saga di Harry Potter. Occasioni di incontro come queste sono attesissime e richiedono un’attenta gestione dei flussi di pubblico, il rispetto delle norme di sicurezza e – non meno importante – la capacità di mediare tra le aspettative dei fan e le tempistiche spesso rigide degli ospiti.

Lo staff sul palco di Etna Comics 2025

E non mancano momenti critici. A volte infatti risulta difficile soddisfare le richieste della grande mole di pubblico, con il rischio di file interminabili e molto complesse da gestire. Per questo è importante per tutto lo staff impostare una comunicazione chiara e dai toni gentili, sempre orientata a mantenere un clima positivo.

La partecipazione a un festival di simile portata non significa soltanto condividere la passione per il mondo nerd, ma anche acquisire competenze organizzative e relazionali che si rivelano fondamentali in contesti professionali molto diversi. Etna Comics, in questo senso, rappresenta per me un vero e proprio laboratorio di esperienze, in cui l'intrattenimento incontra il lavoro di squadra e la progettazione, e dove il proprio team diventa come una famiglia con cui instaurare legami che vanno oltre il lavoro e la fatica che esso richiede.

Il festival offre la possibilità di scoprire tutti i campi di interesse della cultura pop, con l’obiettivo di unire gli appassionati e di avvicinare i più curiosi. Come in tutte le grandi manifestazioni, io e i colleghi dello staff oltre a commenti che esprimono entusiasmo e gratitudine per il lavoro svolto, riceviamo anche feedback negativi e polemici da parte del pubblico, spesso poco consapevole della complessità organizzativa nascosta dietro le quinte.

Credo però che – come ha detto il presentatore sul palco durante la chiusura del festival – la forza di Etna Comics stia nella capacità di creare un gruppo di lavoro unito e appassionato. Mi piace ricordare che è una delle poche manifestazioni che al suo termine, ogni anno, ospita sul palco non solo il direttore, ma anche tutti i membri dello staff, in modo da  ricevere un omaggio e a sua volta ringraziare ogni singolo visitatore che, con la propria passione, ha contribuito a dare vita alla magia che ogni anno vive tra i padiglioni e le sale delle Ciminiere.

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