A Exxperimenta Feminino la promozione della scienza femminile è firmata Unict

L’iniziativa dell'Universidad de Vigo ha visto come protagonista la dottoranda Carmen Sica che ha illustrato un progetto sull’importanza degli estratti di micro e macroalghe

Alfio Russo

L'Università di Catania protagonista a Exxperimenta Feminino, l’evento promosso dall'Universidad de Vigo – Campus Ourense dedicato alla valorizzazione del ruolo delle donne nella scienza e nella ricerca. E lo è grazie alla dottoranda Carmen Sica – impegnata nell’ateneo spagnolo nelle vesti di visiting researcher – che ha illustrato un progetto di ricerca sull’importanza degli estratti di micro e macroalghe.

L’iniziativa ha rappresentato una straordinaria opportunità di confronto e divulgazione scientifica, offrendo uno spazio inclusivo e dinamico dove studenti di ogni ordine e grado hanno potuto avvicinarsi al mondo della scienza in maniera interattiva e coinvolgente.

L'evento, infatti, ha visto la partecipazione di scuole provenienti da diverse regioni della Spagna, con un’attenzione particolare agli istituti della Galizia con l’obiettivo di abbattere le barriere accademiche e culturali, trasmettendo il messaggio che la scienza è accessibile a tutti, senza pregiudizi né confini.

Grazie al contributo del gruppo di Igiene della prof.ssa Margherita Ferrante, la dottoranda Carmen Sica - presente all’Universidad de Vigo – Campus Ourense come visiting researcher sotto la supervisione della docente Herminia Dominguez - ha rappresentato con successo l’ateneo catanese, illustrando il lavoro di ricerca  del suo progetto PhD svolto al Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate "Ingrassia" dell'Università di Catania.

Durante la giornata, la dott.ssa Carmen Sica ha collaborato con due ricercatrici internazionali, offrendo un esempio concreto di come la scienza possa abbattere confini geografici e culturali.

La dottoranda ha svolto la sua giornata con Sheyma Inoubli, attualmente impegnata nella fase finale del suo dottorato al Borj Cedria Biotechnology Center in Tunisia, un centro di eccellenza dedicato alle biotecnologie applicate, con un focus particolare sullo studio delle piante aromatiche e medicinali grazie alla sua formazione alla Faculty of Sciences of Bizerte, parte della Carthage University.

La dottoranda Carmen Sica

La dottoranda Carmen Sica

Accanto alla Sica e Inoubli, anche Anna Kuznetsova, dottoranda alla prestigiosa ITMO University di San Pietroburgo, una delle principali università russe specializzate in scienza e tecnologia. ITMO è riconosciuta a livello internazionale per le sue ricerche d’avanguardia in fotonica, nanotecnologie, biotecnologie e intelligenza artificiale, offrendo un ambiente accademico all'avanguardia e interdisciplinare.

L’incontro tra queste tre ricercatrici, provenienti da contesti accademici così diversi, ha rappresentato un’importante occasione di scambio e crescita, dimostrando come la scienza possa fungere da ponte tra realtà differenti, unendo competenze e prospettive in un’ottica di collaborazione internazionale.

Le tre dottorande hanno affrontato il tema della sostenibilità da prospettive differenti ma complementari, mostrando come mondi apparentemente lontani possano convergere verso un unico obiettivo: l’uso consapevole e sostenibile delle risorse naturali, in un’ottica One Health.

Le dottoresse Sica Carmen e Sheyma Inoubli, ad esempio, hanno illustrato l’importanza degli estratti di micro e macroalghe, mettendo in evidenza il loro ruolo cruciale in campo farmaceutico e nutraceutico. Dalle microalghe come Haematococcus pluvialis e Chlorella vulgaris fino alle macroalghe, come Ulva lactuca, la loro ricerca si concentra sull’estrazione di bio-composti con proprietà antiossidanti, antimicrobiche e anti-infiammatorie.

La dottoressa Anna Kuznetsova, invece, ha presentato uno studio innovativo sul riutilizzo degli scarti alimentari, con particolare attenzione agli scarti della castagna. Ha spiegato come materiali di scarto possano essere trasformati in prodotti di alto valore per l’industria cosmetica e farmaceutica, promuovendo un’economia circolare sostenibile.

Oltre alla spiegazione teorica, il pubblico è stato coinvolto in esperimenti pratici per dimostrare come la scienza sia presente nella vita quotidiana. Oltre alle tecniche di estrazione di bio-composti utili in campo medico, sono stati proposti anche esperimenti di cucina molecolare, rendendo la chimica più accessibile e coinvolgente per tutti.

Gli studenti hanno potuto osservare e sperimentare reazioni semplici, ma affascinanti, come: la creazione di sfere di alginato, dimostrando il principio dell’incapsulamento molecolare utilizzato anche in campo farmaceutico. L’estrazione di antiossidanti, evidenziando il loro ruolo fondamentale nell’anti-invecchiamento cellulare.

Alcuni partecipanti all'iniziativa

Alcuni partecipanti all'iniziativa

Per i partecipanti più piccoli, sono stati realizzati esperimenti più semplici, ma altrettanto affascinanti, per permettere anche ai bambini, e non solo agli adolescenti, di toccare con mano la scienza. Sono state effettuate reazioni tra aceto e bicarbonato, per spiegare in modo intuitivo il concetto di ossido-riduzione e la produzione di anidride carbonica.

Micro-lampade di lava, costruite utilizzando estratti lipidici (precedentemente lavorati in laboratorio) aceto, bicarbonato e colorante alimentare. Questo esperimento ha permesso ai bambini di osservare il movimento delle bolle colorate, aiutandoli a comprendere principi di densità e reazioni chimiche in modo ludico e interattivo.

Questi esperimenti hanno reso evidente che la scienza non è un concetto astratto e lontano dalla vita quotidiana, ma qualcosa di tangibile e presente in ogni gesto, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Dalla chimica agli estratti naturali, fino alle reazioni più semplici, ogni fenomeno è una manifestazione della scienza che ci circonda.

L'evento Exxperimenta Feminino si è confermato, quindi, una piattaforma di grande valore per la divulgazione scientifica e l'empowerment femminile, offrendo alle giovani ricercatrici non solo l’opportunità di condividere i propri studi e le proprie esperienze, ma anche di ispirare e avvicinare le nuove generazioni alla scienza. Attraverso il confronto diretto con gli studenti, è stato possibile abbattere stereotipi e pregiudizi, dimostrando che il sapere scientifico è accessibile a tutti e non conosce barriere di genere o di età.

La partecipazione della dottoranda Sica Carmen ha messo in luce non solo l’elevato livello di ricerca e innovazione promosso dall’Università di Catania, ma anche il suo costante impegno nel diffondere una scienza più inclusiva, sostenibile e alla portata di tutti. Un’iniziativa che non si è limitata alla teoria, ma ha dato vita a un’esperienza concreta e interattiva, capace di stimolare la curiosità e il desiderio di conoscenza nei giovani partecipanti.  

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