Nella finale nazionale a Perugia il ricercatore in Ingegneria sanitaria – ambientale ha conquistato i presenti con il talk “Trasformare l'acqua in... acqua”
Ha catturato l’attenzione del pubblico con il talk “Trasformare l'acqua in... acqua”. Un tema chiaramente nelle corde di Filippo Fazzino, ricercatore in Ingegneria sanitaria – ambientale dell’ateneo catanese, che nella finale nazionale di Perugia del Famelab 2025 ha conquistato il Premio speciale del Pubblico.
«Ho cercato di rappresentare il tutto in modo teatrale e coinvolgente, facendo riferimento ad un aneddoto familiare, a storie appartenenti al panorama culturale collettivo e all'esperienza domestica quotidiana – ha spiegato Filippo Fazzino -. A causa di eventi siccitosi sempre più frequenti che portano al prosciugamento progressivo di pozzi, falde e invasi, negli ultimi anni la ricerca si sta concentrando sulla produzione di acqua di qualità da fonti non convenzionali».
«In particolare, nel mio intervento, ho descritto alcuni processi avanzati di trattamento delle acque reflue domestiche che come gruppo di ricerca stiamo studiando al fine di rimuovere i cosiddetti contaminanti emergenti, ossia quelle sostanze come farmaci, prodotti per la cura personale, pesticidi, PFAS, microplastiche che sono presenti nei nostri scarichi in concentrazioni molto basse ma comunque tali da avere effetti negativi sull'ambiente e sulla salute – ha aggiunto -. Attraverso l'ottimizzazione e il monitoraggio in tempo reale di tali processi, l'obiettivo è quello di generare acque trattate di elevata sicurezza e purezza in modo da poter essere riutilizzate nei settori agricolo, industriale e civile».

In foto Filippo Fazzino mentre riceve il premio del Pubblico
La finale - organizzata da Psiquadro in collaborazione con Cheltenham Science Festival - ha visto i quindici finalisti, in rappresentanza di undici diverse istituzioni di ricerca italiane, sfidarsi sul palco del Teatro Pavone di Perugia moderati dal presentatore dal giornalista e divulgatore scientifico Federico Taddia.
La giuria – composta da Nicola Ciccoli (direttore del Laboratorio di Comunicazione della Matematica dell’Università di Perugia), Giulia Dallagiovanna (giornalista di Focus) e Costanza Miliani (Direttrice dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr) – ha premiato Giorgia Francesca Scaramuzzi (dottoranda dell’Università di Bari Aldo Moro), Arshia Ruina (assegnista dell’Infn di Padova) e Michele Fogliardi (dottorando dell’Università di Ferrara).
La vincitrice, Giorgia Francesca Scaramuzzi, rappresenterà l’Italia il 25 novembre a Ginevra al CERN Science Gateway. La finale internazionale è organizzata dal Cheltenham Science Festival in collaborazione con il Cern.

I finalisti di Famelab Italia 2025