Festival dei Teatri di Pietra, sold out anche al Teatro Antico di Catania

Un gala con cento artisti tra coro, orchestra, i Bailadores de Madrid e le voci internazionali del soprano Anita Rachvelishvili e del tenore Eduardo Sandoval

Irene Isajia

«Il Festival quest’anno ha riempito la coppa degli dei, dell’eternità. Si è affermato in Sicilia grazie alla qualità, agli artisti di notevole spessore a livello internazionale e alla voglia dei siciliani di riscattare questa terra. Mi sono innamorato di questi siti e finalmente la pietra canta, la pietra è divenuta mito. Abbiamo respirato il mito!». Così Francesco Costa, direttore artistico e maestro del Coro Lirico Siciliano, tira le somme del Festival dei Teatri di Pietra 2025.

La nuova edizione ha offerto oltre quaranta eventi, da luglio a settembre, in numerosi siti storici e archeologici della Sicilia. Respirare il Mito è stato il titolo-slogan che ha accompagnato la rassegna, con esibizioni del coro, dell’orchestra residente, e con la partecipazione di artisti di fama internazionale.

A far da cornice a questi spettacoli sono stati dei luoghi simbolo della regione siciliana, come l’Altopiano dell’Argimusco (Messina), il Teatro dell’Efebo (Agrigento), il Teatro Andromeda a Santo Stefano di Quisquina (Agrigento), le saline di Marsala e il Tempio di Hera a Selinunte (Trapani), il Teatro Antico di Taormina (Messina), il Teatro Greco di Siracusa (Siracusa).

Gli interpreti durante il concerto

Gli interpreti durante il concerto

La kermesse si è conclusa nei giorni scorsi al Teatro Greco-Romano di Catania con il gala dedicato a Georges Bizet, in occasione dei 150 anni dalla prima esecuzione della sua opera più celebre e più rappresentata al mondo, Carmen.

Il concerto ha ripercorso, in forma di suite, le pagine più significative dell’opera grazie alla straordinaria voce del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili, interprete di Carmen, ruolo che ha ricoperto più volte lungo la sua carriera. La sua voce, considerata tra le più autorevoli per questo repertorio, ha reso omaggio al personaggio creato da Bizet, simbolo di libertà e passione.

Accanto a lei, sul palcoscenico, le voci del tenore Eduardo Sandoval (Don José), del baritono Liuh Aoran (il torero Escamillo), del soprano Leonora Ilieva e del mezzosoprano Antonella Arena (le zingarelle Frasquita e Mercedes), dei tenori Alberto Maria Antonio Munafò Siragusa (il Remendado) e Davide Benigno (il Dancairo). L’orchestra è stata diretta dal maestro Constantin Rouits.

Un momento della serata

Un momento della serata

La magia andalusa ha acquisito anche una dimensione visiva grazie alle coreografie di Isabel Ponce, sul palco insieme a Javier Moreno Martínez. Stupefacente la sua impeccabile esecuzione con le nacchere nella suite orchestrale Les Dragons d’Alcalà. La serata è stata impreziosita dagli interventi narrativi di Enrico Stinchelli.

Con oltre settantamila presenze, il Festival dei Teatri di Pietra è una manifestazione che nel tempo è riuscita a ottenere consenso da parte del pubblico. Il galà conclusivo ha rappresentato una celebrazione del sentimento mediante il canto e la danza.

E dinanzi alla bellezza dei teatri di pietra e al successo della presente edizione, non possiamo far altro che attendere, trepidanti, la prossima stagione.

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