Fondo Musumarra, uno scrigno di letteratura siciliana antica e contemporanea

Creato da Carmelo Musumarra, past presidente della Società di Storia Patria, è stato inaugurato nei giorni scorsi. A donarlo il figlio Giuseppe

Allegra Francesca Hardt
Un'ala del Fondo Musumarra
Alcuni libri del Fondo Musumarra
Un momento della presentazione del Fondo Musumarra
Un momento della presentazione del Fondo Musumarra

La Società di Storia Patria, fondata il 15 marzo 1903 per volontà di docenti del Siculorum Gymnasium, intellettuali e cultori di storia guidati da Vincenzo Casagrandi, è oggi scrigno di oltre 32mila volumi e punto di riferimento nella città catanese per studenti e studiosi.

Il Fondo Musumarra si aggiunge, così, ad altri di particolare prestigio, tra cui il fondo De Roberto, Rapisardi, Geremia e fondo Maretta. 

Dal 2009 ospita anche la raccolta della sezione siciliana dell’Associazione Italiana Biblioteche, specializzata in storia del libro e biblioteconomia. 

Raccogliendo edizioni pubblicate in Sicilia e oltre, la missione della società è conservare e valorizzare tutto ciò che riguarda l’Isola, la sua storia, la letteratura, l’arte e l’archeologia.

Proprio in quest’ottica si inserisce la donazione del Fondo Musumarra che contiene libri e documenti archivistici

Il prof. Carmelo Musumarra, past presidente della Società di Storia Patria alla fine degli anni ’70 e docente di letteratura all’Università di Catania, aveva costituito una biblioteca prevalentemente di impianto letterario, ricca di volumi di letteratura siciliana antica e contemporanea

Si aggiungono opere teatrali, testi di storia, storia dell’arte e archeologia e un nucleo di enciclopedie e manuali legati alla storia della Sicilia.

Prezioso anche l’archivio accademico legato alla sua storia professionale, che conta circa 20 faldoni ed è oggi in fase di ordinamento. L’importanza della donazione si deve alla rarità dei volumi conservati, non presenti nelle altre biblioteche catanesi e subito inseriti all’interno del catalogo online del Sistema Bibliotecario Nazionale (l’Opac Sbn), per permettere ai fruitori di conoscerli e consultarli.

Il fondo è stato donato alla Società, durante la pandemia, dal prof. Giuseppe Musumarra (figlio di Carmelo, creatore della raccolta), ordinario di Chimica organica all’Università di Catania e attuale segretario generale dell’Accademia Gioenia, che per l’occasione ha ricevuto la nomina a socio benemerito.

Il prof. Giuseppe Musumarra

In foto il prof. Giuseppe Musumarra mentre riceve la nomina a socio benemerito della Società di Storia Patria

A riordinarlo la dott.ssa Francesca Aiello, vicebibliotecaria della società, in sinergia con Simona Inserra, bibliotecaria e associato di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia al Dipartimento di Scienze umanistiche, di concerto con la Soprintendenza dei Beni culturali di Catania. 

Il lavoro di riordino, svolto nell’ambito del tirocinio curriculare, ha permesso ai tirocinanti di toccare con mano il lavoro di gestione di una donazione, dal momento in cui arriva in biblioteca alla fase ultima di collocazione sullo scaffale.

Grazie a questa donazione, e soprattutto grazie allo studio che si potrà fare sui volumi, attenzionando annotazioni, appunti, segni di lettura, sarà possibile ricostruire il metodo di lavoro del docente, e studiarlo da un punto di vista scientifico. 

Come affermato dalla docente Inserra, «lo scopo della biblioteca è catalogare e lasciare le porte aperte» ed è per questo motivo che è stata scelta la disposizione a scaffale aperto: «il ricercatore può accedere direttamente ai volumi e scoprire qualcosa che non stava cercando, provando l’ebrezza della cosiddetta serendipità».

Anche l’organizzazione dei palchetti è stata pensata per agevolare l’utente: il primo è destinato a enciclopedie, manualistiche e vocabolari, il secondo e il terzo ai volumi di letteratura, il quarto e il quinto alla letteratura siciliana, infine il ripiano più in alto ospita volumi di argomento storico, archeologico, artistico e teatrale e volumi di archivistica e biblioteconomia.

«La cosa che dà soddisfazione dopo aver ultimato il lavoro - afferma la dott.ssa Francesca Aiello - è vedere arrivare molti studenti di lettere che trovano nel fondo alcune edizioni non reperibili a Catania». 

L’evento, reso ancora più speciale ed intimo grazie al ricordo commosso di amici e familiari, è stato anche occasione per presentare la ristampa del volume Vigilia della narrativa verghiana, un ricco studio del prof. Carmelo Musumarra sull’ambiente culturale in cui si formò il giovane Verga.