Formiche di fuoco, gli "ingegneri" del suolo sbarcano a Siracusa

Primo avvistamento in Europa per la specie più invasiva al mondo. L’allarme dei ricercatori spagnoli e degli atenei di Catania e Parma

Alfio Russo

Il loro segreto? Hanno delle tecniche di scavo che rasentano l'alta ingegneria. Ad evidenziarlo uno studio del Georgia Institute of Technology, pubblicato sul Journal of Experimental Biology, nel 2015. Già allora, stando allo studio, questa specie di formica, molto invasiva, riusciva praticamente a scavare in ogni tipo di terreno. 

Adesso la formica di fuoco, una delle specie più invasive al mondo, è approdata in Italia, più precisamente vicino Siracusa, primo avvistamento ufficiale per l’Europa.

Native del Sud America, colonie di queste formiche si sono stabilite in tutto il mondo, negli Usa (già 90 anni fa), in Australia e in Cina.

Il primo “sbarco” in terra sicula, con ben 88 nidi individuati, nel Siracusano L’allarme arriva dallo studio pubblicato sulla rivista Current Biology e guidato dall’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, e al quale hanno collaborato anche i ricercatori degli atenei di Catania e di Parma. 

Conosciuta anche come formica guerriera, la specie Solenopsis invicta può diffondersi in maniera estremamente rapida, in Italia come nel resto del continente, con impatti notevoli, vista la sua aggressività, sugli ecosistemi, agricoltura e la salute umana. Ad oggi è riuscita a colonizzare Australia, Cina, Caraibi, Messico e Stati Uniti in meno di un secolo, mentre l’Europa è riuscita ad evitarla più a lungo del previsto.

La cosiddetta “formica di fuoco”, infatti, originaria del Sud America, è nota anche per il bruciore che provoca il suo veleno

Le formiche aliene – solitamente “viaggiano” trasportati dal vento oppure in container e carichi di merci - possono danneggiare interi ecosistemi causano danni alle relazioni tra organismi viventi, consumando risorse e uccidendo altre forme di vita. Dal 1930 al 2021, infatti, le specie di formiche invasive hanno causato perdite economiche per un valore di 51 miliardi di dollari (quasi 47 miliardi di euro).

«I principali tipi di danni per l’uomo riguardano le apparecchiature elettriche e di comunicazione, e l’agricoltura», ha detto all’Ansa Mattia Menchetti dell’Ibe, che ha guidato lo studio. Questa specie di formiche «ha anche un importante impatto sugli ecosistemi naturali: è infatti un predatore generalista, e nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati», continua. 

«Grazie al veleno contenuto nel loro aculeo e alle colonie che possono raggiungere centinaia di migliaia di individui, possono avere un impatto anche su animali giovani, deboli, o malati», conclude il ricercatore italiano.

Formiche di fuoco (foto National Geographic)

Un esemplare di formica di fuoco (foto National Geographic)