Geologia strutturale e tettonica, a Kharagpur in India studiosi da tutto il mondo

Tra i 17 esperti anche Eugenio Fazio, docente dell’Università di Catania, con una relazione sulle tecniche innovative di cartografia geologica digitale

Alfio Russo
Il prof. Eugenio Fazio insieme con altri colleghi
Alcuni studenti presenti ai lavori
Un moment di svago

C’era anche un pezzo dell’Università di Catania a Kharagpur in India la prima assemblea generale della International Association of Structural Geology and Tectonics dell'Indian Insitute of Technology e al workshop internazionale sulla geologia strutturale e tettonica.

Tra i diciassette studiosi provenienti da tutto il mondo, infatti, vi era anche Eugenio Fazio, associato di Petrologia e Petrografia al Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania.

Proprio l’ateneo catanese, tramite il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, ha di recente rinnovato un accordo di scambio e ricerca su temi inerenti la geologia – il Memorandum of Understanding con la International Association of Structural Geology and Tectonics dell'Indian Insitute of Technology.

A siglare l’accordo i docenti Rosolino Cirrincione, direttore del Dsbga di Unict, e Manish Mamtani, presidente della Iasgt dell'Indian Insitute of Technology.

A Kharagpur (West Bengal in India), nei giorni scorsi, hanno partecipato diciassette studiosi che si sono confrontati con studenti e docenti provenienti del Paese dell’Asia Meridionale.

La presenza di speakers internazionali e l’interazione ha permesso agli studenti indiani presenti di apprendere nuove tecniche di indagine in campo geologico. Gli interventi, infatti, sono stati concepiti in modo tale da essere accessibili a tutto il pubblico presente.

Il prof. Eugenio Fazio ha tenuto una presentazione dal titolo Virtual 3D models from outcrop scale to thin section and beyond.

Un momento della presentazione del prof. Eugenio Fazio

«Il focus del mio intervento è stato quello di mostrare alcune tecniche innovative di cartografia geologica digitale attraverso l’uso di aerofotogrammetria da droni e utilizzo di sensori LiDAR portatili (tablet) che permettono la ricostruzione virtuale degli affioramenti di rocce in 3D, con la possibilità di ricavare da essi informazioni spaziali e rapporti geometrici dei principali elementi strutturali», spiega il docente dell’ateneo catanese.

«Sono stati anche trattate alcune tecniche analitiche di diffrazione a neutroni per la ricostruzione digitale 3D di rocce e l’individuazione delle varie fasi mineralogiche, svolte in collaborazione con alcuni colleghi australiani (ANSTO) i cui risultati sono stati recentemente pubblicati dallo scrivente», ha aggiunto.

«L’interazione con studenti provenienti da tutta l’India è stata molto attiva, con continui feedback positivi e l’intervento ha suscitato grande curiosità e voglia di applicare le tecniche digitali di mappatura geologica», ha spiegato il prof. Eugenio Fazio nell’evidenziare la calorosa ospitalità dei colleghi indiani durante il breve soggiorno a Kharagpur.

Il prossimo workshop Iasgt si terrà in un altro paese tra quelli in via di sviluppo, probabilmente in Africa, in modo che gli studenti e i giovani ricercatori in diverse parti del mondo, che hanno difficoltà a partecipare di persona alle conferenze internazionali, possano trarre beneficio da questi incontri con relatori internazionali per la propria formazione accademica e professionale nell’ambito della geologia.