Gioventù rinnovata, corsi e ricorsi delle nuove generazioni nell’era digitale

Al Dipartimento di Scienze politiche e sociali si è tenuto un incontro con al centro l’analisi sociologica sui consumi fatta da giovani sui giovani tramite un progetto Pcto in collaborazione con Unict

Adriana Matarazzo e Massimiliano Galizia

I consumi giovanili sono stati al centro dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nell’aula magna di Palazzo Pedagaggi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania.

Protagonisti della giornata – nell’ambito dell’iniziativa dal titolo Consumi giovanili: tra tendenze e nuovi stili di vita – sono state le studentesse e gli studenti delle classi 3A, 4A e 5LB  del Liceo statale “Lombardo Radice” di Catania impegnate nel progetto PCTO sui consumi giovanili coordinato dal professore associato di Sociologia dei processi economici e del lavoro Davide Arcidiacono, insieme con la professoressa Rosaria Di Gloria, docente del liceo e  tutor del progetto.

Al tavolo dei relatori Vincenzo Asero (ricercatore di Economia applicata), Claudia Cantale (professoressa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Unict), Gabriella Ferrera (co-fondatrice Harim Accademia Euromediterranea), Antonio Mannino (fondatore e organizzatore di Etnacomics), Elisa Toscano (delegata della Federazione relazioni pubbliche italiane ed esperta in comunicazione e marketing), che hanno attentamente assistito alla presentazione dei ragazzi e commentato con grande responso positivo, spunti di riflessione e qualche critica costruttiva.

Dopo i saluti della direttrice del dipartimento di Scienze politiche e sociali, Pinella Di Gregorio, la dirigente scolastica del Liceo “Lombardo Radice”, Cetty Tumminia, ha elogiato i docenti referenti e gli studenti per il lavoro svolto.

Un momento dell'intervento della direttrice di Dipartimento Pinella Di Gregorio. In foto da sinistra Vincenzo Asero, Claudia Cantale, Pinella di Gregorio, Cetty Tumminia, Rosaria Di Gloria, Elisa Toscano, Gabriella Ferrera

Un momento dell'intervento della direttrice di Dipartimento Pinella Di Gregorio. In foto da sinistra Vincenzo Asero, Claudia Cantale, Pinella di Gregorio, Cetty Tumminia, Rosaria Di Gloria, Elisa Toscano, Gabriella Ferrera

«Gli interessi che possono colpire i più giovani diventano una moda. Voi ragazzi avete un punto di vista più sano, siete più attenti all’ambiente e comprendete la valenza del vostro futuro. Troppo spesso i giovani vengono descritti come superficiali, ma dentro hanno delle fragilità ma anche dei valori che vanno attenzionati», ha dichiarato. La tutor del Pcto, la professoressa Rosaria Di Gloria, ha sottolineato «l’importanza del valore sociale ed educativo di tali progetti, che permettono di sviluppare le competenze trasversali oltre che sperimentarsi in un’esperienza concreta di analisi e di ricerca sociale».

Il progetto è stato svolto attraverso il metodo dell’etnografia digitale, ovvero la raccolta di foto e spot in rete riguardanti le tendenze e le mode giovanili in Italia, Inghilterra e Spagna.

Una lunga disamina è stata dedicata alla diffusione della moda nel campo dell’abbigliamento e della musica: innovazione e rielaborazione dei trend vecchi, tra cui l’onda Y2K dei primi anni 2000 e il ritorno dei “vestiti della nonna”, con un occhio sempre più puntato all’inclusività e al riciclo.

La musica, invece, è diventata più pervasiva che mai attraverso le piattaforme streaming digitali come Spotify, Apple Music e Soundcloud, in cui spopolano generi come Indie, Hip Hop e Techno, con messaggi non sempre in linea con gli ideali propugnati dai ragazzi, come la parità di genere.

Un momento della presentazione esposta da alcune studentesse

Un momento della presentazione esposta da alcune studentesse

Ma emergono anche nuovi trend di consumi mediali - tra cui gli anime, i manga e il cosplay, spinti attraverso eventi come fiere del fumetto, tra cui Etna Comics. In calo l’interesse per il teatro, non considerato un luogo per giovani se non da sperimentare in prima persona come protagonisti, e il cinema, sempre più messo da parte a causa degli alti costi di accesso e dell’avvento dalle piattaforme streaming (anche se non mancano iniziative per i ragazzi, come Cinema Revolution o I giovani al cinema nella regione Veneto).

Dalla ricerca è altresì emerso che gli eventi pubblici non sono percepiti come semplici occasioni di socializzazione e svago, ma vissuti sempre con un compulsivo attaccamento al cellulare e alla condivisione, evidenziando il bisogno di creare una memoria digitale. Tuttavia, non manca il forte impegno sociale e la rivendicazione per valori e ideali come quello dell’ambiente, dell’inclusività, della parità di genere.

L’analisi socioculturale riportata dagli studenti del Lombardo Radice può definirsi uno specchio della società di giovani in tutto il mondo attraverso i loro consumi e modi di vivere in cui spazi fisici e digitali diventano quasi un’unica dimensione esperienziale ed esistenziale.

Questa iniziativa dimostra innanzitutto la potenzialità dei Pcto nel percorso degli studenti, che, se motivati in iniziative coerenti alle loro prospettive, sviluppano skill come la progettualità, il lavoro di squadra e la capacità di parlare in pubblico. La collaborazione tra scuola secondaria e università è quindi sempre più strategica per orientare i ragazzi al futuro. 

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