God Save the Queen

“Un viaggio all’insegna dell’autenticità e della percezione degli stati d’animo più conflittuali e cruenti”. Con queste parole la giovane studentessa e artista dell’Accademia delle Belle Arti presenta la "propria" rassegna al via il prossimo 27 febbraio 

Giusy Andolina
I Live Cinema
Shakespeare a colazione
Neked
God Save the Queen

Appena 21 anni, studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Catania, è una talentuosa grafica e anche già protagonista nel mondo del cinema.

Benedetta Colao, infatti, si è aggiudicata nei giorni scorsi – ex aequo con Aurora Nobile – la challenge “I Live Cinema” con l’itinerario cinematografico “God Save the Queen” (in programmazione al King Multisala Cinestudio da lunedì 27 febbraio). 

Una rassegna – quella ideata da Benedetta Colao – che esplora una corrente cinematografica poco conosciuta dal pubblico giovane, ovvero il cinema britannico contemporaneo che si sviluppa in un arco temporale da inizio anni ‘70 a fine anni ‘90. L’oggetto primario è la realtà ordinaria, la sfera del domestico, la vita comune di tutti i giorni, di persone come tante altre, piena di drammi, conflitti e fatti straordinari. Privilegiando di solito ambientazioni e personaggi che provengono da working class e middle class. 

«“God Save the Queen” è un viaggio all’insegna dell’autenticità e della percezione degli stati d’animo più conflittuali e cruenti – racconta l’artista Benedetta Colao -. Mi piacerebbe che ogni spettatore avesse il coraggio di entrare in sala e mettersi a nudo con questi turbamenti, accoglierli, provare disagio e, da sensazioni così inesplorate, riscoprirsi. L’arte, in questo caso il cinema, ci mette nella posizione di farlo continuamente. Sta a noi decidere di emanciparci da tutto ciò, e tornare sempre a rompere altri muri».

Un amore per il cinema nato sin da subito per Benedetta Colao, così come racconta lei stessa.

«L’amore per il cinema nasce durante l’adolescenza, e man mano negli anni è diventato un’estensione del mio modo di vivere – spiega -. Tutto quello che mi circonda ha una valenza, e tutto quello che viene detto o pensato fa parte di una grande sceneggiatura più estesa e in continuo cambiamento. Il realismo, secondo me, è un genere he rispecchia perfettamente questa visione».

L’itinerario di “God Save the Queen” prevede cinque film in programmazione: “Riff Raff” di Ken Loach (27 febbraio), Bleak Moment di Mike Leigh (6 marzo), Nil by Mouth di Gary Oldman (13 marzo), Shakespeare a Colazione di Bruce Robinson (20 marzo) e Naked di Mike Leigh (27 marzo)