Gran Concerto di Natale ad Acireale

Il Coro e l’Orchestra del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania impreziosiscono il cartellone di appuntamenti acesi

Irene Isajia
Un momento dell'esibizione di Rita Botto
Un momento del concerto nella Basilica di San Sebastiano ad Acireale
La presentatrice Irene Isajia

Siamo vicini alla Vigilia di Natale. Ovunque la musica la fa da padrona per le strade, nelle piazze, negli edifici storici, nelle chiese.

È venerdì, il 22 dicembre 2023, e nella Basilica di San Sebastiano ad Acireale è tutto pronto per accogliere un concerto che si annuncia indimenticabile.

All’interno della manifestazione Natale ad Acireale 2023 si colloca l’evento musicale atteso, nato dalla collaborazione tra il Comune di Acireale e il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, nel quale si sono esibiti un coro e un’orchestra di dimensioni monumentali guidati rispettivamente dai maestri Carmelo Crinò e  Giuseppe Romeo, la partecipazione dell’Ensemble Unda Maris e della cantante Rita Botto.

Erano presenti mons. Antonio Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale, e il decano della Basilica don Alessandro Di Stefano che accolgono spesso nelle chiese del territorio gli eventi che coniugano arte, musica e bellezza.

E, inoltre, l’assessore alle attività culturali, avv. Enzo Di Mauro, e la presidente della commissione cultura, prof.ssa Simona Postiglione insieme ad assessori e consiglieri dell’amministrazione comunale, il presidente del Conservatorio, avv. Carmelo Galati, il presidente dell’Accademia Zelantea dott. Michelangelo Patanè e alte cariche militari e civili. 

La basilica era colma di famiglie e amici degli studenti, ma anche di quanti si sono lasciati conquistare dall’invito della Musica, che ha regalato un viaggio dentro la tradizione natalizia europea e oltreoceano. Tassello centrale del percorso musicale è stata la tappa in Sicilia che, attraverso la mediterranea e significativa voce di Rita Botto, ha fatto vivere tre brani della nostra tradizione.

Un momento del concerto nella Basilica di San Sebastiano ad Acireale

Un momento del concerto nella Basilica di San Sebastiano ad Acireale

Il concerto

La serata, all’insegna delle musiche del Natale, è stata condotta dalla dott.ssa Irene Isajia che ha accompagnato il pubblico nel tessuto musicale della tradizione natalizia tra il tempo e lo spazio del vissuto umano, insieme alle splendide voci dei soprano Andrea Azzurra Gullotta, Grazia Monciino, Gaia D’Ambrosio, Silvia Puglisi, Silvia Alongi e del tenore Gioacchino Pulvirenti.

Dall’inno latino Adeste Fideles, alla lauda Gloria a Dio tratto dal Laudario di Cortona del XIII secolo; da The first Nowell, carola inglese della metà del XIX secolo a Cantique de Noel di tradizione francese a Stille Nacht che dal 1818 in Austria è stato tradotto, ad oggi, in 57 lingue. Non poteva mancare Tu Scendi dalle Stelle, scritto dal vescovo napoletano S. Alfonso Maria de’ Liguori e che rievoca, per noi, il suono delle zampogne e il cammino dei pastori dell’Etna che invitano a raccoglierci attorno al presepe e adorare Gesù Bambino. 

Dentro le musiche del Natale, il viaggio ci ha portati dentro alcuni cult tra i canti natalizi, tra quei canti da cui non può prescindere il periodo perché le ritroviamo in filo diffusione all’interno dei centri commerciali e per le strade delle nostre città, nelle pubblicità, come musiche per i reels e gli stati dei social: Jingle Bells, White Christmas ed Have Yourself a Merry Little Christmas.

Centrale è lo spazio dedicato alle nenie di tradizione popolare siciliana, ovvero quei canti di tradizione orale utilizzati nelle novene, cantati da gruppi di musicisti con zampogna, chitarra, violino e tromba, che invitano i fedeli a pregare attorno al presepe. I canti sono stati eseguiti dall’orchestra condotta dal M° Giuseppe Romeo e cantati da Rita Botto, splendida voce siciliana.

Alcuni di questi sono tratti dal repertorio di Rosa Ballistreri e diventati oggetto di folk music revival, altri sono di tradizione acese, direttamente trascritti e musicati per orchestra dal M° Romeo.

I brani Sutta ‘n pedi di nucidda, La Calata de’ pasturi e È la notti di Natali, hanno letteralmente conquistato il pubblico; lo sguardo si perdeva fino in fondo alla basilica dove tante voci insieme diventavano come un grande coro attorno al presepe; i loro occhi brillavano tra i ricordi e la condivisione ha arricchito di magica atmosfera il concerto.

Il concerto è stato arricchito dal brano strumentale A Christmas Festival che ha avvolto il pubblico in un concentrato di emozioni musicali perché dentro c’erano i canti legati al Natale di tutti da Joy to the world a Deck the Hall, da Hark the Herald Angel Sing ad Astro del ciel.

Con God Bless us everyone, brano del 2009 contenuto nel film di animazione Christmas Carol, il Gran Concerto di Natale volgeva alla fine, non prima di aver esaudito un desiderio…quello di concludere con “La cura” di Franco Battiato, il cui canto è stato affidato alla tromba di Antonio Fiorenza con l’accompagnamento dell’orchestra.

Niente è per caso. Il Natale è un tempo ciclico, ma mai sempre lo stesso. Ogni anno la liturgia ci riporta a Betlemme come i pastori e ogni anno il bambinello è posto nella mangiatoia del nostro presepe. Ciò che fa nuovo ogni Natale è la “cura” che doniamo a quel bambino, senza panni, senza nulla; è il tempo che regaliamo a chi ci chiede attenzioni; è l’ascolto che dedichiamo a chi ha bisogna di qualcuno con cui parlare.

Sia ancora Natale, diverso, migliore. Sia ancora Natale di gioia, di speranza, di amore, ma soprattutto di condivisione e di inclusione.