Intitolato alla dottoressa Barbagallo, coordinatrice dell’Unità operativa Relazioni internazionali, l'Auditorium di Villa Citelli
«È stato un privilegio incontrarti e un grande dolore perderti, ma ho la certezza che continuerai a vivere in ogni studente che avrà la sua vita cambiata da un’esperienza all’estero, in ogni studente straniero che sceglierà di iscriversi ad uno dei corsi di laurea dell’Università di Catania, nei nostri ricordi e nei nostri cuori». Lucia Zappalà, delegata della cabina di regia all’Internazionalizzazione, ha voluto concludere con queste parole il suo lungo intervento sulla dottoressa Valentina Barbagallo, coordinatrice dell’Unità operativa Relazioni internazionali dell'Università di Catania.
Proprio a Valentina Barbagallo - tragicamente scomparsa in un incidente stradale lo scorso 19 maggio 2025, mentre si recava al lavoro – è stato intitolato l'Auditorium di Villa Citelli nel corso di una cerimonia commovente.
«Abbiamo avuto la fortuna di sperimentare le doti di Valentina in tutte le sue forme, da figlia e mamma, da moglie a compagna, e ci ha sempre ripagati in tutto. Mi auguro solo che i colleghi possano prendersi sempre cura di quest’auditorium pensando a Valentina», ha aggiunto Gaetano Cilibrasi, marito di Valentina, che insieme con il figlio Francesco ha svelato la targa presente nell’auditorium.
Il momento in cui viene svelata la targa in memoria di Valentina Barbagallo
Ad “abbracciarli” l’intera comunità accademica, insieme con altri familiari (i genitori Totuccio e Adriana e la sorella Susanna) e amici, raccolta nell’auditorium in silenzio interrotto dalle lacrime, commozione e applausi. Numerosi docenti e colleghi di diversi dipartimenti d’ateneo e, in particolare, l’intero staff Uori, non sono voluti mancare alla cerimonia che si è conclusa con una piccola galleria fotografica che raccoglieva momenti di lavoro e di spensieratezza insieme e frasi sparse.
«Con immenso affetto e gratitudine ricordiamo Valentina, amica, collega e presenza preziosa. Il suo ricordo continuerà a guidarci, ogni giorno», una di queste. E in rappresentanza dell’ateneo hanno preso la parola il rettore Francesco Priolo e diversi docenti e colleghi.

Alcune frasi proiettate nel corso della cerimonia
«Anche oggi la comunità di questo ateneo si è riunita per ricordare Valentina in questo auditorium che rappresenta il luogo in cui gli studenti Erasmus si riuniscono facendo pulsare il lavoro della dottoressa Barbagallo. E come comunità, in questi sei anni, abbiamo perso colleghi e studenti, alcuni proprio mentre si recavano all’università. Penso alle studentesse Chiara Adorno e Josephine Leotta su tutte», ha detto il prof. Francesco Priolo.
A seguire anche il rettore eletto, Enrico Foti, ha ricordato Valentina che «ci riempiva sempre di sorrisi e idee e con entusiasmo portava avanti il suo lavoro nel modo migliore per il bene dell’ateneo».
«Non si è mai risparmiata – ha aggiunto la prof.ssa Lucia Zappalà ricordando anche i delegati dell’Internazionalizzazione che si sono succeduti nei sei anni come Daniela Irrera, Gaetano Lalomia, Rosaria Sicurella, Martino Ruggeri e Mattia Frasca – neanche nei periodi peggiori da cui siamo sempre venuti fuori. La giornata di oggi rimarrà nella nostra memoria in questo luogo in cui convogliano intensità, sentimenti, passioni, energie e, purtroppo, oggi, anche lacrime. Proseguiremo il lavoro di Valentina».
Un momento della cerimonia