I 101 anni della sempre giovane Clinica pediatrica

Al Palazzo centrale e al Teatro Sangiorgi la “festa” dei pediatri e soprattutto i ringraziamenti di un’intera città 

Alfio Russo
Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo
Il pubblico presente nell'aula magna
Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino
Il pubblico presente nell'aula magna
Un momento dell'intervento di Antonino Lazzara, direttore sanitario del Policlinico
Un momento dell'intervento del sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Giovanni Cultrera di Montesano
Un momento dell'esibizione del coro d'Ateneo

Ben 101 anni e non dimostrarli affatto. Nonostante le diverse vicissitudini lungo il cammino, la Clinica pediatrica dell’Università di Catania ha spento le “candeline” mantenendo accese la passione e la dedizione nella crescita e nella cura dei bambini.

E per festeggiare questo compleanno speciale, nuovo punto di partenza verso le sfide che la sanità, e in particolar modo la pediatria, deve vincere per assicurare i migliori servizi assistenziali possibili al cittadino, soprattutto quando si tratta dei più piccoli, ieri si sono tenuti due momenti celebrativi in due luoghi storici e caratteristici del salotto buono della città di Catania: l’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania e il Teatro Sangiorgi.

Al Palazzo centrale, infatti, si è tenuto il convegno “101 anni” che ha registrato la presenza di numerosi maestri della pediatria catanese, e non solo.

«Oggi la comunità accademica festeggia la Clinica pediatrica per il suo 101° compleanno. Un evento che vuole celebrare la pediatria catanese che rappresenta un punto di forza della medicina per l’intera città di Catania, per il suo ateneo e non solo», ha detto il rettore Francesco Priolo in apertura del convegno dopo i saluti del prof. Martino Ruggieri.

«Un giorno di festa e di memoria, ripercorrendo le tappe di questo lungo percorso e al tempo stesso illustrando le ricerche portate avanti nel tempo. Tanti maestri e tanti allievi che hanno consentito di realizzare una “scuola” di pediatria che per decenni è cresciuta sotto tutti i punti di vista e che ha cresciuto noi e i nostri figli e le future generazioni», ha aggiunto.

Un momento dell'intervento del prof. Martino Ruggieri

Un momento dell'intervento del prof. Martino Ruggieri. In foto da sinistra Daniele Condorelli, Antonino Lazzara, Enrico Trantino, Francesco Priolo, Maria Carmela Librizzi, mons. Luigi Renna e Adriana Di Stefano

«Credo che Catania, la nostra Università, possa vantare grandi maestri in questo campo assistenziale e di ricerca e che faticosamente hanno contribuito alla realtà attuale della Scuola Pediatrica catanese – ha continuato il rettore -. Ma a questo occorre aggiungere quanto sia stata importante nel corso di questi decenni la collaborazione, resa ancora più stretta e sinergica sotto la mia governance, tra l’Università e il Policlinico “Rodolico-San Marco”, per questo ramo della medicina, fiore all’occhiello della nostra sanità in Sicilia e in campo nazionale».

«In questi quattro anni abbiamo raddoppiato il numero dei posti a disposizione per gli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia da 280 a 560, considerando anche il corso di nuova attivazione in Medicine & Surgery – ha detto in chiusura di intervento il prof. Francesco Priolo -. E ancora i posti dedicati agli specializzandi nelle diverse scuola sono passati da 800 a 1100. Il “Policlinico” rappresenta la realtà ospedaliera più importante in Sicilia e adesso stiamo lavorando ad un nuovo Centro di simulazione di area medica».

A seguire il primo cittadino Enrico Trantino ha posto l’accento sul ruolo del pediatra. «È la prima figura che una famiglia conosce quando ha un bambino piccolo, un “salvatore” in alcuni occasioni. Per svolgere il ruolo di pediatra occorre dedizione, passione e amore e voi maestri di questo ramo della medicina, nel corso della storia della Clinica pediatrica, lo avete dimostrato ricoprendo questo ruolo fondamentale. Oggi porgo a tutti voi un “grazie” a nome di tutta la città di Catania per quello che ci avete dato. Credo che occorra rinsaldare ancor di più il rapporto tra medici e cittadini per creare una vera e propria comunità catanese».

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Per il prefetto Maria Carmela Librizzi «la storia della Clinica pediatrica, nella sua importanza e unicità, ci fa capire quante difficoltà sono state superate, soprattutto sul piano logistico, per raggiungere i risultati di cui oggi siamo testimoni». «Nel corso dei decenni si è registrata una evoluzione clinica in continua espansione che ha attestato l’importanza della pediatria catanese sempre al passo con i tempi. Voi pediatri avete fatto crescere i nostri bambini e creato un rapporto col paziente e con la famiglia sempre funzionale e partecipata dell’attività medica», ha aggiunto il prefetto.

Mons. Luigi Renna, arcivescovo metropolita di Catania, nel suo intervento, ha sottolineato come «le prospettive di ampliamento delle potenzialità delle medicina a Catania sono molto importanti».

«Un percorso, quello della clinica pediatrica, anche demografico visto che dalla fase pioneristica siamo passati dalle due grandi guerre per poi ricostruire e crescere tanto – ha aggiunto -. Oggi il problema della denatalità è importante per la nostra società, ma voi avete formato pediatri capaci di prestare molta attenzione nell’individuazione delle patologie e curarle conquistando la fiducia di tutta la città e non solo. Il pediatra è una figura molto cara alle famiglie soprattutto in una città come Catania dove esistono molte disuguaglianze. Siete una clinica di comunità e di questo vi ringraziamo tutti».

Un momento dell'intervento di mons. Luigi Renna

Un momento dell'intervento di mons. Luigi Renna

Antonino Lazzara, direttore sanitario del “Policlinico”, invece, nel suo intervento si è soffermato sull’esempio di buona sanità della pediatria catanese.

«La pediatria del Policlinico catanese, nella sua diversificazione, è pienamente in linea con la riforma sanitaria regionale, anzi siamo un esempio da seguire con le sue numerose unità operative complesse così come i direttori delle stesse che incarnano perfettamente la moderna gestione della sanità – ha spiegato -. Su questo terreno non possiamo che crescere ancora grazie anche alle nuove specialità dedicate all’infanzia. Ma credo che la sinergia tra tutte le istituzioni cittadine sia ancor più fondamentale per il nostro territorio e la nostra città».

Per il Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Giovanni Cultrera di Montesano, «il fanciullo ricopre un ruolo centrale nella nostra società e come rappresentante di un teatro ho il compito di guardare all’aspetto civile, abbiamo a cuore la figura dei bambini e contribuire a iniziative come queste aprendo i nostri luoghi, ma è ancora più importante il ruolo che la musica riveste nella crescita e nella cura dei bambini».

Nel ripercorrere le tappe della Clinica pediatrica, il prof. Martino Ruggieri, direttore dell’Unità operativa complessa della Clinica pediatrica del “Policlinico”, ha sottolineato come «la clinica abbia rivestito sempre un ruolo centrale in questa città, grazie alla dedizione e passione di tantissimi maestri che, oltre alle cure, si sono dedicati alla ricerca». «Oggi la sinergia tra tutte le istituzioni del territorio, nei rispettivi ruoli, rappresenta la strada principale da seguire per far crescere e migliorare la sanità di questa città», ha aggiunto.

Il pubblico presente nell'aula magna del Palazzo centrale

Il pubblico presente nell'aula magna del Palazzo centrale

Tra i numerosi interventi, anche quelli di Giovanna Russo del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’ateneo catanese, Rino Agostiniani per la Società Italiana di Pediatria, Gian Luigi Marseglia, presidente del Collegio dei Direttori delle Scuole di specializzazione in Pediatria, Daniele Condorelli, presidente dell’Accademia Gioenia di Catania, e Adriana Di Stefano per la Scuola superiore dell’ateneo catanese.

A seguire, introdotto da Concetta Meli, il concerto del Coro d’ateneo diretto dai maestri Paolo Cipolla, Franco Lazzaro e Giuseppe Sanfratello.

I lavori sono proseguiti con gli interventi di numerosi docenti che hanno ripercorso la storia della clinica pediatrica e della pediatria siciliana e italiana negli ultimi secoli, delle ricerche svolte sulle emoglobinopatie e sulla fibrosi cistica.

Il secondo momento, previsto al Teatro Sangiorgi, è stato introdotto dal sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Giovanni Cultrera di Montesano. A seguire le esibizioni dell’orchestra e coro Musicainsieme di Librino diretti da Alessandra Toscano e a cura di Loredana Caltabiano e dell’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Fabio Raciti. 

Sono intervenuti, in questa occasione, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania Alfio Saggio e i rappresentanti dei medici specialisti della Scuola di specializzazione in Pediatria Marco Guercio, Valentina Berto, Maria Cristina Gauci, Claudio Coppola, Andrea Giugno e Maria Chiara Consentino e per il personale infermieristico Antonio Petronio. Spazio anche alle federazioni e associazioni culturali pediatriche e agli enti sociali.

Il coro d'Ateneo

Il coro d'Ateneo