"I meeting internazionali arricchiscono il mio background professionale e personale"

Ana Lezama, Eunice Communication Officer per l'Università della Cantabria in Spagna racconta la sua esperienza nell'ambito del progetto europeo

Ana Lezama (traduzione di Giusy Andolina)
Ana Lezama insieme con i colleghi Unict Cassandra Castro e Dario Grasso
Un momento della riunione del team Comunicazione di Eunice
Ana Lezama in un momento della riunione del team Comunicazione di Eunice
Un momento di svago a Taormina nell'ambito della General Assembly di Catania

«Lavorare in un contesto internazionale non era esattamente nei miei programmi. Non perché non volessi, ma perché l’idea sembrava essere effimera, folle e di difficile realizzazione. Tuttavia fui incoraggiata a candidarmi per una job position/candidatura all’interno del team di comunicazione di EUNICE all’Università di Cantabria in Spagna del nord, ed eccomi qui sin dal 2021. Pertanto un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto in me», racconta Ana Lezama, responsabile della comunicazione Eunice per l'Università della Cantabria in Spagna, che dal 18 al 20 settembre ha partecipato alla General Assembly di Eunice ospitata dall'ateneo catanese.

«Sono appena rientrata dalla General Assembly che si è svolta all’Università di Catania, insieme con meeting satelliti che si sono svolti in questi giorni, relativi alla comunicazione. Dunque, ancora una volta, ho avuto l’opportunità di incontrare i miei colleghi referenti della comunicazione delle altre università face-to-face, cosi come gli altri appartenenti ai vari team all’interno del consorzio», spiega.

«I compiti legati alla comunicazione sono generalmente i più visibili, ma desidero sottolineare che il mio lavoro non sarebbe stato possibile senza il grande sforzo di coloro i quali lavorano per incentivare l’offerta accademica, le attività culturali e le relazioni con le aziende, in quanto altrimenti non vi sarebbe alcun prodotto su cui comunicare. I coordinatori e gli informatici sono anch’essi cruciali all’interno del team, in quanto senza la loro collaborazione, non vi sarebbe coesione tra gli altri componenti», aggiunge.

«Eunice va oltre gli aspetti ordinari dei meeting - racconta -. Quando partecipo a eventi come quello che si è tenuto a Catania, con persone che provengono da paesi e culture differenti, non solo in Europa, ma anche oltre, ho la possibilità di arricchire il mio background professionale e personale. Questo mi permette di portare a casa idee innovative a beneficio del nostro team locale. Scambi come questi inoltre, mi consentono di capire meglio i miei colleghi delle altre università e il loro modo di lavorare, pensare e vivere, il che rende la realizzazione delle cose più scorrevole in ufficio evitando possibili incomprensioni».

«Per quanto mi riguarda, la mia partecipazione face-to-face ai meeting internazionali, rappresenta sempre una esperienza costruttiva. Lavorare a stretto contatto con un team internazionale aiuta ad annullare le barriere culturali. Mi fa inoltre sentire globale», spiega.

«Ma la mia esperienza a Catania è stata stupenda non solo per la qualità del meeting, ma anche per la città di Catania. Catania è stata la mia quarta città-Eunice in cui sono stata, e non ho remore nell’ammettere che questa è la mia preferita sino ad ora. Nonostante il caldo torrido di fine estate, il calore e l’ospitalità data dai catanesi in ogni angolo ha reso il tutto speciale», racconta in chiusura.

Ana Lezama

Mi chiamo Ana Lezama, sono nata vicino Bilbao, Spagna del Nord, nel 1992 e ho conseguito due lauree, una in Giornalismo (2014) e l’altra in Comunicazione Audiovisiva (2018). Entrambe all’Università dei Paesi Baschi. Ho fatto diversi tirocini; radio, giornali locali e servizio di Comunicazione dell’Università della Cantabria. Ho lavorato inoltre per una rivista di cibo & sostenibilità. E prima di iniziare a lavorare per EUNICE, ero responsabile per la comunicazione dell’Unità di divulgazione scientifica dell’Università della Cantabria.

Eunice - European University

Eunice è un consorzio di 10 università in Europa, di cui l’Università di Catania e della Cantabria fanno parte. IL Progetto iniziato nel 2020 con sette partner e adesso, dopo tre anni e l’approvazione della Commissione Europea, è prossimo ad espandersi con l’inclusione di tre nuove università partner. Lavorare insieme è la chiave per fornire agli studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo, gli strumenti per trasformare le università e ottimizzare il loro operato in un contesto globale, interconnesso e dinamico. 

Ana Lezama al Palazzo centrale dell'Università di Catania

Ana Lezama al Palazzo centrale dell'Università di Catania

“International face-to-face meetings enrich both my personal and professional backgrounds”

Ana Lezama, EUNICE Communication Officer at the University of Cantabria in Spain, talks about her experience within the European project

Working in an international environment is not exactly what I had planned. Not because I didn’t want to, of course I did, but because it was one of those ephemeral, crazy ideas you don’t really believe that can actually end up happening.

But then, I was encouraged to apply for a job position in the EUNICE communication team at the University of Cantabria (Northern Spain), and here I am since 2021. Thank you to those who believed in me!

I just got back home after attending the EUNICE General Assembly at the University of Catania, as well as some of the satellite meetings that took place on those days, the communication ones. So, once again, I could meet my comm. colleagues from the different universities face to face, as well as people from other teams within the consortium. 

Communication tasks are usually the most visible ones, but I’d like to point out that my job would not be possible without the huge efforts of people working in academic offer, cultural activities and relations with industry, as there would not be products to communicate about. Coordinators and IT specialists are also crucial in such big team, as without them, any of the other teams would simply fall apart.

EUNICE goes beyond ordinary meetings. When I attend events like this one in Catania, with people from different countries and cultures, not only from Europe but from further away, I get to truly enrich both my personal and professional backgrounds. It also allows me to bring fresher ideas home that will definitely benefit our local team. Exchanges like these also help me better understand my colleagues from other universities and the way they work, think and live, which makes things run smoother at the office and avoids loads of misunderstandings.

To me, attending face-to-face international meetings is always a constructive experience. Working hand in hand with an international team helps erase cultural barriers. It also makes me feel global.

But my experience in Catania was awesome not only because of the meetings but also because of Catania itself. Catania is the fourth EUNICE city I’ve been to and I have no qualms about admitting that it is my favourite one so far. Well, sun and heat were hitting hard even in late summer, but those warm, charming, passionate Catanians in every corner made it worthwhile.

Ana Lezama

My name is Ana Lezama, I was born near Bilbao, Northern Spain, in 1992 and I studied two Bachelor’s Degrees: one in Journalism (2014) and the other one in Audiovisual Communication (2018), both at the University of the Basque Country, 20 minutes far from Bilbao. I’ve done several traineeships: at a radio station, at a regional newspaper and at the Communication Service of the University of Cantabria. I also worked at a food & sustainability magazine. And before joining EUNICE, I was as a communication officer at the Science Dissemination Unit of the University of Cantabria.

Eunice - European University

EUNICE is a ten-university consortium across Europe of which University of Catania and of Cantabria are part. It started running in 2020 with seven partners and now, after three years and the approval of the European Commission, it is about to begin its second stage with three new partner universities. Working together is key to provide students, researchers, professors and admin. staff with the tools for transforming universities and optimise their functioning in a globalised, interconnected, changing context.