I polifenoli per combattere la perdita d’udito

L’intervento dei docenti Luigi Maiolino e Salvatore Ferlito del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate "Ingrassia" dell'Università di Catania

 

Luigi Maiolino e Salvatore Ferlito

Esiste un sostanziale interesse sperimentale e clinico nel fornire metodi efficaci per prevenire e rallentare l’insorgenza della perdita dell’udito.

Le cellule ciliate uditive, che si trovano lungo la membrana basilare della coclea, spesso perdono funzionalità a causa di alterazioni biologiche legate all'età, nonché dell'esposizione a suoni particolarmente intensi che influiscono su una sensibilità uditiva ridotta e comunque danneggiata.

Si ritiene che la perdita dell'udito avvenga anche a causa della degenerazione neuronale prima o dopo la distruzione/perdita delle cellule ciliate.

È necessaria una strategia per proteggere le cellule ciliate e le cellule nervose craniche/uditive del VIII del nervo cranico prima della lesione e durante l’invecchiamento. In questo contesto, è stato proposto che le cellule staminali neurali della coclea possano essere protette dall'invecchiamento e dagli insulti ambientali/rumore attraverso l'ingestione di integratori alimentari protettivi.

Di particolare importanza è che questi studi mostrano tipicamente un modello dose-risposta bifasico di tipo ormetico che previene il verificarsi di danni alle cellule uditive indotti da varie tossine chimiche modello, come il cisplatino. Allo stesso modo, la dose-risposta ormetica migliora anche la vitalità, la proliferazione e la differenziazione delle cellule neurali cocleari.

Questi risultati sono particolarmente importanti poiché hanno confermato una forte dipendenza dalla dose degli effetti benefici significativi (che è bifasico), pur avendo una risposta benefica a basse dosi, mentre esposizioni estese possono diventare inefficaci e/o potenzialmente dannose.

Secondo l’ormesi, le sostanze fitochimiche inclusi i polifenoli mostrano effetti bifasici dose-risposta attivando vie di segnalazione antiossidante a basso dosaggio, con conseguente sovra-regolazione dei vitageni, un gruppo di geni coinvolti nel preservare l’omeostasi cellulare durante condizioni di stress. La modulazione della rete vitagenica attraverso i polifenoli aumenta i meccanismi di resilienza cellulare, influenzando così la fisiopatologia dei disturbi neurologici.

Qui, abbiamo mirato a esplorare i polifenoli che prendono di mira il percorso del fattore 2 correlato a NF-E2 (Nrf2) per strategie neuroprotettive e terapeutiche che possono potenzialmente ridurre lo stress ossidativo e l'infiammazione, prevenendo così la degenerazione delle cellule ciliate uditive e delle cellule nervose dell’VIII nervo cranico.

Luigi Maiolino e Salvatore Ferlito

In foto i docenti Luigi Maiolino, ordinario di Audiologia, e Salvatore Ferlito, ricercatore di Audiologia, al Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate "Ingrassia"