I primi 201 anni dell’Accademia Gioenia

“Il legame indissolubile con l’ateneo è la base per il nuovo percorso dell’accademia in una città che ha sempre più sete di cultura”, ha detto il rettore Francesco Priolo in apertura di cerimonia 

Alfio Russo
Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo. Al suo fianco il presidente dell'Accademia Gioenia, Daniele Condorelli
Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino
Un momento della "lectio" di Maurizio Consoli
Il pubblico presente nell'aula magna del Palazzo centrale

«La città di Catania ha sempre più sete di cultura e l’Accademia Gioenia che, per oltre due secoli ha rivestito un ruolo importante in questo campo, ancora oggi rappresenta un luogo di incontro, di promozione e diffusione delle diverse scienze. Adesso dobbiamo rendere ancora più attivo e funzionale il ruolo dell’accademia in questa città e nella società di oggi in continua evoluzione e il legame indissolubile con l’Università di Catania è la base da cui avviare questo nuovo percorso».

Con queste parole il rettore Francesco Priolo, venerdì pomeriggio, in un’aula magna del Palazzo centrale gremita dai soci, ha aperto la cerimonia di inaugurazione del 201° anno accademico dell’Accademia Gioenia.

Parole riprese in pieno dal presidente dell’Accademia Gioenia, Daniele Condorelli, che, nel corso della relazione sull'attività svolte nel 2023 e sulle indicazioni programmatiche per il nuovo anno, ha annunciato per il prossimo 24 maggio un convegno con i rappresentanti di diverse accademie nazionali e internazionali «per un confronto tra le diverse esperienze accademiche finalizzate alla diffusione della cultura nella società di oggi e in particolar modo alla luce dei nuovi contesti e delle nuove tecnologie».

Nel corso della relazione il presidente dell’Accademia Gioenia ha ripercorso le diverse “tappe” del 2023 caratterizzate «da incontri e adunanze, presentazioni di libri e caffè scientifici con l’unico obiettivo di far conoscere la cultura scientifica e la scienze in tutti i settori tramite una disseminazione e contaminazione ad un vasto pubblico».

Il prof. Daniele Condorelli, inoltre, si è soffermato sul ricco patrimonio documentario e libraio di oltre 14 mila pezzi della Biblioteca Gioenia – già inserita nell’Anagrafe delle Biblioteche italiane - collocata in parte nei locali del Palazzotto Biscari dell’Università di Catania.

Il presidente dell'Accademia Gioenia, Daniele Condorelli, e il rettore Francesco Priolo

Il presidente dell'Accademia Gioenia, Daniele Condorelli, e il rettore Francesco Priolo

Una componente importante dell’accademia fondata nel 1824 nel nome del naturalista catanese Giuseppe Gioeni D’Angiò e da allora vero e proprio centro propulsivo della città nella promozione – tramite le sue tre classi: Scienze della Natura e della Vita; Scienze chimiche, fisiche e matematiche; Scienze applicate, Filosofia della Scienza e Storia delle Scienze – degli studi sui fenomeni naturali al fine di contribuire al progresso scientifico, in particolar modo della Sicilia.

E proprio su questo punto è intervenuto il sindaco Enrico Trantino che ha evidenziato «come l’Accademia Gioenia rappresenti un’eccellenza per il territorio e, in particolar modo per la città, fornendo un contributo scientifico e culturale importante per la nostra società, ovvero quella verità scientifica con quell’autorevolezza di cui tutti noi abbiamo bisogno».

A seguire sono stati consegnati i diplomi ai nuovi soci: Alessandra Gentile e Salvatore Sortino (soci effettivi); Claudio Bucolo, Christian Mulder, Serena Riela, Francesco Leone e Alessandro Priolo (soci corrispondenti residenti); Marco Tavani e James Fraser Stoddart (soci onorari).

La cerimonia è poi proseguita con la lectio dal titolo "L’evoluzione dell’idea di vuoto in Fisica" di Maurizio Consoli della sezione di Catania dell’Infn.

In particolar modo il relatore ha ripercorso il tema affrontato nel pensiero moderno, da Newton ad Einstein, fino alla scoperta del bosone di Higgs al Cern nel 2012 che ha permesso di capire come dal vuoto, inteso come stato di minima energia, si origina la massa delle particelle elementari.

«Quindi il "vuoto" non può essere il "nulla" – ha sottolineato Maurizio Consoli -. Precisare sempre meglio questa differenza rappresenta una sfida per il pensiero scientifico, ma è anche importante per la nostra percezione della realtà. In questo senso, la riflessione sul vuoto trascende il puro ambito della fisica ed acquista una generale valenza culturale».

Il rettore Francesco Priolo e il presidente dell'Accademia Gioenia Daniele Condorelli insieme con i nuovi soci

In foto un momento della consegna delle pergamene ai nuovo soci dell'Accademia Gioenia. Da sinistra Salvatore Sortino, Serena Riela, Daniele Condorelli, Alessandra Gentile, Francesco Priolo e Claudio Bucolo