I raggi X applicati nel campo delle Scienze della Terra

L’Università di Catania ha ospitato un workshop sulle diverse applicazioni in Geoscienze, in petrologia e vulcanologia e anche in materiali da costruzione e patrimonio culturale

Alfio Russo

L’utilizzo di tecniche di microtomografia computerizzata a raggi X (X-μCT) basate su sincrotrone e strumenti di laboratorio avanzati, inclusi esperimenti statici, time-lapse e dinamici. Sono i temi al centro del Workshop on Advanced X-ray Characterization Technologies in Earth Sciences, giunto alla terza edizione che si è tenuto nei giorni scorsi nei locali dell’Orto Botanico dell’Università di Catania.

Alla presenza di cinquanta partecipanti tra studenti di laurea magistrale e dottorato, ricercatori post-dottorato e senior, i relatori hanno esposto i risultati delle ricerche innovative riguardanti diverse tematiche quali le tecniche di imaging a raggi X 2D/3D/4D e le loro applicazioni multidisciplinari nelle Geoscienze, in petrologia e vulcanologia e, inoltre, in materiali da costruzione e patrimonio culturale.

Un momento del tour geologico a Catania

Un momento del tour geologico a Catania

I partecipanti hanno avuto anche l’opportunità di svolgere attività pratiche nel laboratorio di informatica della Sezione di Scienze della Terra del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali, interagendo con i relatori. Una sessione è stata dedicata specificatamente ai docenti delle scuole superiori, con l'obiettivo di fornire strumenti e idee per l'insegnamento basati su tecnologie avanzate

La sessione poster è stata dedicata ai giovani ricercatori ha dato loro la possibilità di esporre le proprie ricerche e di avere scambi scientifici utili. Una parte dei lavori è stata dedicata all’itinerario geologico-petrografico nel centro storico di Catania mediante visita guidata a cura degli organizzatori, mentre le attività del workshop si sono concluse con una escursione sull’Etna.

Un momento dell'escursione sull'Etna

Un momento dell'escursione sull'Etna

Il workshop è nato dalla collaborazione tra l’Università di Catania, Elettra Sincrotrone di Trieste, lo Slovenian National Building and Civil Engineering Institute (ZAG), con cui sono attivi gli accordi quadro per il tramite il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e di cui i docenti Rosalda Punturo e Gabriele Lanzafame sono responsabili scientifici.

Organizzatori dei lavori Marko Kudrna Prašek (Elettra-Sincrotrone Trieste), Lucia Mancini ZAG in Slovenia insieme con Rosalda Punturo e Gabriele Lanzafame del Dsgba di Unict. A collaborare anche Cristina Caggiani, Marisa Giuffrida e Roberto Visalli dell’Università di Catania, Valeria Indelicato dello IUSS Pavia e Università di Catania, Giuliana Tromba di Elettra e Lidija Korat Bensa di ZAG in Slovenia.

Alcuni partecipanti all'Orto Botanico

Alcuni partecipanti all'Orto Botanico

L’evento è stato patrocinato e sponsorizzato da diversi enti: la Società Geologica Italiana (SGI), la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Piano Lauree Scientifiche Geologia di Catania e dalla rete Excite, quest’ultima è un'iniziativa infrastrutturale europea per gli scienziati.

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