A Ragusa Ibla un momento di condivisione e tanto divertimento tra studenti e studentesse in versione cantanti, attori, comici e ballerini
È tornato puntuale, come da tradizione, ma quest’anno in una veste ancora più coinvolgente, l’appuntamento con Ibla’s Got Talent. Ispirato all’omonimo programma televisivo Italia’s Got Talent, gli studenti della Struttura didattica speciale di Ragusa si sono cimentati in numeri e performance colorite e interessanti. Dagli assoli ai duetti cantati, dalla recitazione fino ai balli di gruppo, Ibla’s Got Talent è da tempo un’opportunità per scoprire sfaccettature differenti dei colleghi e colleghe d’ateneo con cui si condivide ogni giorno il tempo, desideri, aspirazioni e sogni.
Quest’anno l’evento si è spostato di fronte all’entrata secondaria dei Giardini Iblei, in una zona frequentata anche da persone non appartenenti all’Università di Catania come cittadini e turisti.
Il Comune di Ragusa, in collaborazione con i rappresentanti della struttura speciale d’ateneo, il CNN e Hyblea Sound, ha messo a disposizione uno spazio ampio e adatto a ospitare questo tipo di eventi. Si tratta di una grande opportunità per far conoscere una realtà fatta non solo di curiosità accademica e passione per le lingue e le culture, ma anche di una comunità unita, che connette le persone attraverso ogni tipo di espressione.

Un momento dell'iniziativa
Come ha commentato il professore Stefano Rapisarda, presidente della Sds di Ragusa, questo evento ha segnato “un piccolo, ma importante passo che avvicina la comunità studentesca a quella ragusana, oltre che segnare in maniera creativa la fine dell’anno universitario”. Anche i rappresentanti del Comune di Ragusa sono stati presenti all’evento ribadendo la volontà di costruire una rete solida e ampia a supporto degli studenti e della gioventù del territorio.
Tra gli studenti, che sono stati i grandi protagonisti della serata, vi sono veterani del talent, ma anche nuovi volti, il cui obiettivo è il medesimo: comunicare. Quest’anno, in particolare, l’evento ha visto un totale di dodici partecipanti e tantissima musica, oltre a molti messaggi veicolati usando idiomi e strumenti differenti: dal rap italiano al pop americano e oltre.
Seppur con sfumature diverse, i vari messaggi avevano tutti qualcosa in comune: l’accettazione — che sia di sé stessi, degli altri, delle proprie debolezze, di amori ed amicizie vissute e poi sfiorite. Accettare, includere e migliorare sono anche punti cardine della nostra comunità studentesca, evidentemente riversatisi nell’inconscio dei nostri colleghi.
Tra le cifre distintive della Sds di Ragusa vi è lo studio della lingua dei segni italiana, che sensibilizza il corpo studentesco e lo avvicina a un mondo che sembra distante e chiuso. Tra le esibizioni più emozionanti vi è stata la versione in lingua dei segni americana di “Skyfall” di Adele, realizzata dalle studentesse di secondo anno del corso di studi in Mediazione linguistica e interculturale, Emily Bordonaro e Miriam Di Stefano.

Un momento dell'intervento del prof. Stefano Rapisarda
La grande passione per la lingua dei segni, sbocciata proprio tra le aule della Sds di Ragusa, ha spinto questo duo a cimentarsi in una prova molto ardua: utilizzare la versione americana della lingua dei segni per rendere il profondo significato di un brano che ha plasmato la scena pop mondiale. Grazie ai docenti e ai mezzi messi a disposizione dalla struttura universitaria, oltre che a un’approfondita ricerca personale sull’Asl, le studentesse hanno voluto affrontare questa avventura e portare su quel palco un nuovo tipo di esibizione.
Non sono mancate le rielaborazioni dei testi, come nel caso di “Outro in the Night”, originariamente di Gemitaiz, ma riscritta dal partecipante e studente di secondo anno di Mediazione linguistica e interculturale, Giacinto Bonaventura. Rimodulare e formulare una propria versione della canzone, fornendo uno squarcio della propria anima, è un lavoro di grande difficoltà, ma il percorso di studio affrontato aiuta a elaborare al meglio i propri stati d’animo.
I vincitori di quest’anno, con un finale a sorpresa, sono stati due, poiché entrambi hanno raggiunto lo stesso numero di punti: Innah Abguya, studentessa del secondo anno di Mediazione linguistica e interculturale e vincitrice in carica, e il trio composto da Laura, Valerio e Giulia. Il trio ha portato in scena una commistione di talenti e passioni grazie al riarrangiamento, da parte di Valerio, del brano “When I Was Your Man” di Bruno Mars, accompagnato dai passi di danza contemporanea di Laura e dalla voce melodiosa di Giulia.
Innah ha nuovamente stupiti con la sua dolcezza, portando sul palco il brano “Scars to Your Beautiful” di Alessia Cara. Il messaggio è universale: mantenere le proprie peculiarità.

I premiati