Presentata la nuova offerta formativa e le attività di ricerca al Museo della Rappresentazione a Villa Zingali Tetto con gli stakeholder per un dialogo aperto con il mondo delle aziende
Il Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’Università di Catania si racconta e incontra le aziende siciliane per aprire a nuove collaborazioni.
È l’obiettivo della presentazione avvenuta questa mattina nella splendida cornice di Villa Zingali Tetto a Catania, dove il professore Matteo Ignaccolo, direttore del Dipartimento, ha incontrato alcuni stakeholder e giornalisti per raccontare le attività di ricerca in essere e la nuova offerta formativa che il Dipartimento sta avviando - per il nuovo anno accademico – per formare gli ingegneri e gli architetti del futuro.
Il successo dei laureati al Dicar nel mondo del lavoro è elevato per tutti i corsi di laurea, variando tra l’88% e il 100% ad un anno dalla laurea (dati Almalaurea 2022).
Tra i nuovi corsi di laurea previsti a settembre: un corso triennale in Ingegneria per la Transizione ecologica orientato alla riduzione degli impatti ambientali di prodotti e processi produttivi, e uno magistrale, totalmente in inglese in Construction Management and Safety che mira a creare figure professionali in grado di ricoprire diversi ruoli nel settore delle costruzioni.
“I due nuovi corsi di laurea ampliano la già ampia offerta formativa del nostro Dipartimento – spiega la professoressa Annalisa Greco, delegata alla Didattica - per formare professionisti in grado di affrontare le sfide della sostenibilità energetica e ambientale, ma anche adatti a ricoprire ruoli trasversali nel mondo delle costruzioni, un settore in continuo cambiamento per la richiesta di nuove figure professionali”.
La mattina è stata l’occasione per incontrare alcune aziende del catanese, poiché il Dicar si propone di favorire e incentivare l'integrazione della ricerca con attività di Alta Formazione, ma soprattutto, si avvale dei propri laboratori di ricerca per rispondere alle esigenze di enti pubblici e di aziende, italiane ed estere.
Per questo, dopo una breve presentazione da parte del prof. Sergio Fichera sul complesso delle attività di ricerca svolte all’interno del Dicar, il prof. Enrico Foti ha presentato alcuni progetti di ricerca internazionali (Rest-Coast) e nazionali (Platone, Prometeo) che vedono il suo gruppo di ricerca attualmente impegnato nello sviluppo di soluzioni e tecnologie innovative e sostenibili per la mitigazione del rischio idraulico e degli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio.
Il prof. Enrico Foti ha inoltre illustrato le numerose attività in corso a servizio del territorio, commissionate da enti pubblici e privati impegnati nella realizzazione e gestione di infrastrutture strategiche.
Successivamente il prof. Gianluca Cicala, vice direttore del Dicar, ha presentato il Progetto Re-Comp sui “sistemi innovativi di fabbricazione flessibile per materiali compositi ecocompatibili totalmente riciclabili”.
Re-Comp nasce dalla collaborazione instaurata negli ultimi anni con la ditta Ntet, che ha il ruolo di capofila, e con l’Istituto Ipcb del CNR (con cui da un decennio sono attive collaborazioni su progetti dedicati allo studio dei polimeri) ed è incentrato sullo sviluppo di materiali e tecnologie innovative per la realizzazione di compositi a basso impatto ambientale che siano ecocompatibili e totalmente riciclabili.
“Questa mattina, tra i progetti in cui il Dicar è impegnato, abbiamo voluto porre l’attenzione su Re-Comp – spiega Cicala – perché è un progetto particolarmente sfidante, in quanto mira ad ottenere la riciclabilità in compositi a matrice termoindurente, quali la vetroresina, che, attualmente, non è tra i prodotti plastici facilmente riciclabili. Un progetto che rientra a pieno titolo tra le iniziative per la transizione ecologica e che supporta il raggiungimento degli obiettivi del New Green Deal Europeo e di cui siamo particolarmente orgogliosi”.
A seguire, il prof. Alessandro Di Graziano ha presentato lo spin-off Iter, un esempio di integrazione tra strumenti di rilievo e monitoraggio innovativi e processi di gestione e trattamento dei dati. Iter nasce dall’idea di mettere a disposizione di enti pubblici, aziende private e professionisti una serie di strumenti, soluzioni e servizi in grado di rendere più efficienti e sostenibili, dal punto di vista economico e sociale, i sistemi di mobilità urbana ed extraurbana, con particolare attenzione alle infrastrutture di trasporto.
Esempi concreti di un Dipartimento in costante evoluzione per restare al passo con i tempi, con le richieste del mercato e soprattutto aperto al dialogo con il mondo aziendale grazie a un’offerta formativa moderna ed aggiornata.

Nella foto da sinistra i docenti Enrico Foti, Alessandro Di Graziano, Sergio Fichera, Matteo Ignaccolo, Annalisa Greco e Gianluca Cicala