«Il giornalismo è in continua evoluzione, cercate sempre la verità»

L’invito del rettore Francesco Priolo ai giornalisti presenti alla terza giornata del workshop “Il giornalismo che verrà”

Alfio Russo

«Il giornalismo è in continua e rapida evoluzione, e non solo per l’avvento delle nuove tecnologie, ma voi giornalisti avete il compito di cercare sempre la verità». Con queste parole il rettore Francesco Priolo ha aperto la terza giornata del workshop internazionale "Il giornalismo che verrà", l’iniziativa promossa dal Sicilian Post con i patrocini dell’Università di Catania, della Scuola Superiore di Catania, dell’Accademia di Belle Arti di Catania, della Fondazione Oelle, del Teatro Stabile di Catania e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

In un’affollata aula magna del Palazzo centrale, il rettore ha poi proseguito, rivolgendosi ai giornalisti presenti, sottolineando come «non sia affatto facile il mestiere del giornalista che deve essere sempre più abile a districarsi tra le fake news che rischiano di rovinare l’informazione e il vero giornalismo».

«Abbiamo visto quanto sia difficile cercare la verità quando ci si trova di fronte a crisi pandemiche e ad un conflitto nel cuore dell’Europa con conseguenze sul sistema socio-politico-economico internazionale e per questo motivo la formazione del vero giornalista diventa sempre più fondamentale e occasioni come queste vanno sfruttate al massimo» ha aggiunto il rettore che in chiusura di intervento si è soffermato anche sulle nuove tecnologie «come l’Intelligenza artificiale che può essere importante e anche una opportunità per i giornalisti se ben sfruttata». 

In chiusura ha evidenziato il ruolo dell’Università di Catania «che anche quest’anno ha aperto le sue porte al workshop al Palazzo centrale e alla Scuola Superiore di Catania, luoghi deputati alla cultura e alla formazione d’eccellenza dei nostri giovani e quindi del nostro territorio» ed, inoltre, la borsa di studio, assegnata ad un corsista meritevole, dedicata «alla memoria di Barbara Minutoli, ex allieva della nostra scuola d’eccellenza».

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Il workshop, infatti, consentirà a trenta giovani, selezionati su 100 candidature, di poter affinare le proprie capacità sotto la guida sapiente dei più grandi nomi del settore, il tutto grazie a quella sinergia tra enti e istituzioni mirata alla valorizzazione del territorio.

Nella giornata d’apertura Giorgio Romeo, direttore del Sicilian Post, aveva evidenziato come «il giornalismo deve avere un impatto e servire la comunità in cui opera, le sue parole devono lasciare la scia». 

Un ricco programma di eventi pubblici che, dopo l’apertura al Palazzo della Cultura (lunedì sera), con la premiazione della reporter catanese Laura Silvia Battaglia Al-Jalal e l’esibizione dell’Orchestra Musicainsieme a Librino, vedrà gli interventi di numerosi protagonisti dell’informazione del settore di caratura internazionale.

Tra questi il direttore dell’European Journalism Centre Lars Boering e quello del Corriere della Sera Luciano Fontana, passando per la direttrice de La Nazione Agnese Pini e la reporter CNN Vanessa Offiong fino a Nic Newman del Reuters Institute for the Study of Journalism.

Proprio il giornalista olandese Lars Boering, direttore dell’European Journalism Centre e già direttore del World Press Photo, intervenuto martedì, ha ripercorso le diverse tappe del fotoreportage, dagli albori di metà XIX secolo alle nuove frontiere dell’IA generativa nel corso dell’incontro Il fotogiornalismo ieri, oggi e domani

«Spesso le immagini - ha dichiarato - vengono ancora viste come un semplice corredo della parola scritta. In realtà, hanno una potenza che ancora fatichiamo a comprendere».