Il linguaggio specialistico in letteratura

Intervista a Veronica Galletta, ingegnere idraulico e scrittrice, sul rapporto complesso e fecondo tra lingua, letteratura e ingegneria

Alfio Russo (video di Giorgio Raito)

Il rapporto complesso e fecondo tra lingua, letteratura e ingegneria. Su questo tema è intervenuta l’ingegnere idraulico e scrittrice Veronica Galletta all'incontro dal titolo “Il linguaggio specialistico in letteratura, o del come suona la parola tecnica" organizzato martedì 4 aprile nell'aula magna "Oliveri" dell'Edificio 4 della Cittadella Universitaria del Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura.

L’ex allieva del Dicar e scrittrice – vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2020 con il romanzo “Le isole di Norman”, nonché finalista al Premio Strega 2022 con il romanzo “Nina sull'argine”, e vincitrice con lo stesso romanzo del Premio Letteratura d'Impresa – si è soffermata in particolar modo sul linguaggio specialistico in letteratura e sul linguaggio dell'ingegneria idraulica e dei cantieri.

Di seguito l’intervista all’ingegnere idraulico e scrittrice Veronica Galletta al Palazzo centrale dell’Università di Catania

L’incontro è stato aperto dal prof. Enrico Foti, ordinario di Idraulica al Dicar dell'Università di Catania. A seguire sono intervenuti Matteo Ignaccolo (direttore del Dicar), Rosaria Ester Musumeci (presidente del corso di studi in Ingegneria civile delle acque e dei trasporti), Antonino Cancelliere (coordinatore del dottorato di ricerca in Valutazione e mitigazione dei rischi urbani e territoriali), Mauro Scaccianoce (presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania), Filippo Di Mauro (presidente della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneria di Catania), Sebastian Carlo Greco (presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania).