Il Sud come baricentro dell’economia circolare e della sostenibilità

A Ecomed le giornate tematiche su Rifiuti, Acqua e Ambiente con imprese, stakeholders e istituzioni dell'intero bacino Mediterraneo 

Alfio Russo
Stand Unict a Ecomed
Giuseppe Mancini, docente di Unict e coordinatore scientifico di Ecomed
Giovanni Muscato, direttore Dieei, Giuseppe Mancini e studenti Unict
Un momento dell'incontro sulle start up
Un momento del convegno "La piattaforma italiana degli Stakeholder dell’Economia Circolare"
I rappresentanti dei gestori del Servizio idrico integrato
Un momento dell'incontro "Donne e sostenibilità: investing in women, accelerate the progress"
Un momento dell'incontro Ambiente, Rifiuti e Salute: Quali le implicazioni

Anche quest’anno un successo davvero importante per Ecomed, un Expo che ha quasi raddoppiato l’area di esposizione rispetto alla precedente edizione, con nuove grandi aziende che si interessano del territorio siciliano, e che sta sempre più attraendo visitatori ed investitori nazionali ed esteri con un ritorno, oltre che negli scambi commerciali, anche per il territorio in termini di uso delle strutture alberghiere, della ristorazione e dei trasporti.

Un evento la cui crescente importanza è testimoniata dalla intensa partecipazione dell’Assessorato Ambiente e Territorio e dell’assessorato Energia e servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana che hanno organizzato giornate tematiche su Rifiuti, Acqua e Ambiente.

Altrettanto impattanti sono state le giornate organizzate dalla Protezione civile della Regione Siciliana che hanno visto centinaia di primi cittadini dei comuni siciliani, partecipare alla maratona dei sindaci virtuosi.

Una presenza istituzionale così numerosa non trova facilmente riscontro in altre manifestazioni e, anche per questo, Ecomed riscontra un sempre crescente interesse di partecipazione da parte delle imprese interessate ad investire sul territorio Siciliano e più in generale nel Mediterraneo del Sud.

Obiettivo della manifestazione è, infatti, proprio quello di accelerare il profondo rinnovamento della Regione Mediterranea nel contesto del Green Deal Europeo estendendo al Sud il baricentro dell’economia circolare e di una sostenibilità concreta e misurabile.

In questo la manifestazione si è posta come un potentissimo catalizzatore per la messa in rete dei settori più strategici del Made in Italy coinvolgendo imprese, stakeholders e istituzioni dell'intero bacino Mediterraneo.

Studenti Unict a Ecomed

Studenti Unict a Ecomed

Un motore di economia, quindi, in cui forte attrattività hanno segnato, come sempre, le iniziative dell'Università di Catania. Grande interesse hanno suscitato tutti gli stand Unict che hanno permesso una potente azione di disseminazione ad un pubblico così vasto - oltre diecimila i visitatori – di decine di progetti di ricerca nazionali ed internazionali dei nostri docenti, ricercatori e dottorandi dei diversi dipartimenti partecipanti, così come i risultati di alcune linee del Pnrr come ad esempio Samothrace.

Una amplissima finestra sul ruolo che l’ateneo ha sul territorio e per lo stesso, testimoniata dalla  presenza del rettore Francesco Priolo alla tavola rotonda del convegno Simbiosi industriale e Rigenerazione sostenibile delle aree industriali, uno degli eventi più rilevanti per la partecipazione delle Confindustrie Siciliane e la testimonianza delle più grosse realtà del polo petrolchimico di Priolo sotto la guida organizzativa di Confindustria Siracusa e la graditissima partecipazione del già rettore del Politecnico di Torino, prof. Guido Saracco.

Il Dipartimento di Economia ed impresa, da sempre protagonista ad Ecomed, ha contribuito a svariati eventi tra i quali l’evento Strumenti di finanza sostenibile e governance della sostenibilità (ESG, DNSH, tassonomia) che, organizzato, tra gli altri, in collaborazione con il Cutgana ha visto una foltissima presenza di imprese e di pubblico.

Grandissima attrazione, sempre promossi dal Dei hanno anche generato il tema Donne e sostenibilità: investing in women, accelerate the progress! che ha visto confrontarsi alcune tra le più brillanti e appassionate imprenditrici del nostro territorio così come la “premiazione delle Start up” che ha visto competere cinque start up innovative selezionate da una giuria composta da docenti del Dipartimento di Economia e Impresa, del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica e da rappresentanti dell’Area della Terza Missione.

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Anche i dipartimenti di ingegneria dell’ateneo catanese sono da sempre protagonisti partecipando quest’anno, oltre che con lo stand del Dieei, con svariati eventi che hanno impattato i temi dell’energia e della sostenibilità, nonché il trattamento delle acque e i rifiuti, tra i quali il convegno Sostenibilità e circolarità dell’edilizia in clima mediterraneo: dai nuovi CAM edilizia alle certificazioni di sostenibilità ambientale ed energetica, organizzato da Enea in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile e architettura, Ordine degli Architetti di Catania, Green Building Council e AIAT.

E ancora il convegno Dalle Comunità energetiche alla produzione sostenibile di idrogeno: come cambia l’Energia in Sicilia promosso da Dieei e Dicar con importanti riferimenti all’eolico Off Shore e a terra, al fotovoltaico ed alla produzione sostenibile di biogas e biometano, ed e il convegno Iceso – La piattaforma italiana degli stakeholder dell’economia circolare, coordinato da Enea con la partecipazione dei docenti dei dipartimenti di Economia e Impresa e di Ingegneria civile e architettura.

Grandissimo successo ha poi conseguito il convegno organizzato dai dipartimenti di ingegneria dei quattro atenei siciliani, uniti nell’affrontare le tematiche dell’uso sostenibile dell’idrogeno nel partecipatissimo evento Dall’idrogeno alle grandi infrastrutture: come i Dipartimenti di Ingegneria degli Atenei siciliani tracciano il futuro della nostra regione che è stato anche momento di promozione del riuscitissimo Master sull‘Idrogeno che vede coinvolte tutte le ingegnerie della Sicilia.

In foto da sinistra Giuseppe Mancini,  e Margherita Ferrante

In foto da sinistra i docenti Giuseppe Mancini, Giovanni Gigliotti e Margherita Ferrante

Altro dipartimento, sempre fortemente presente a Ecomed, è stato il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate con uno stand popolato da ricercatrici ad illustrare i numerosi progetti di ricerca – grande interesse hanno suscitato nel pubblico quelli sulle micro e nanoplastiche sulla cui rilevazione analitica l’Università di Catania detiene un importante brevetto internazionale – e con un convegno, sempre organizzato con il Comitato Interdisciplinare Rifiuti e Salute, con il Cutgana e con l’Associazione nazionale di Ingegneria per l’Ambiente e il territorio - altro protagonista assoluto di Ecomed - sul tema Ambiente, Rifiuti e Salute: Quali le implicazioni.

Incontro che ha visto la partecipazione attiva di quasi tutti i Rotary Club dell’Area Etnea, a rilevare, ancora una volta, l’importanza della manifestazione per le attività di Terza Missione dell’Ateneo.

Grande spazio ai giovani, con dibattiti e importanti focus sulle start up innovative, come pure con approfondimenti sull’intelligenza artificiale e sulle traiettorie di decarbonizzazione per una transizione sostenibile che il nostro paese sta già percorrendo per garantire il necessario benessere nel pieno rispetto dell'ambiente e delle persone.

Ancora una volta i nostri studenti hanno avuto l’opportunità, a chilometro zero, di entrare in contatto con le più grandi aziende sul territorio nazionale, scoprendo tutte le novità tecnologiche ma anche intravedendo concrete opportunità di lavoro e di sviluppo delle loro competenze.

Ancora una volta un esempio vincente di sinergia tra Università e Territorio che premia il grande impegno del nostro Ateneo. Ancora una volta Ecomed.

Studenti Unict a Ecomed

Studenti Unict a Ecomed