Il valore della legalità tra interdisciplinarità e metafore pedagogiche

Il progetto AciscO, finanziato dal Mur, ha consentito agli studenti, nelle tre missioni istituzionali universitarie, di integrare le conoscenze e i modi di pensare delle discipline giuridiche e di quelle economiche

Fabio La Rosa

AciscOAnalisi Clinica delle Imprese Sottoposte al Crimine Organizzato è un progetto formativo finalizzato a promuovere la cultura della legalità e l’impegno contro la criminalità organizzata. Il progetto, finanziato dal Mur, ha consentito agli studenti di integrare le conoscenze e i modi di pensare delle discipline giuridiche e di quelle economiche, di evidenziare come aspetti e caratteristiche dell’una possano riproporsi nell’altra e come la conoscenza dell’una è rilevante per l’apprendimento dell’altra.

Il successo fino ad ora conseguito dal progetto conferma le capacità cooperative dell’istituzione universitaria e della sua capacità di superare i propri confini nella sua funzione istituzionale di trasmissione dei saperi. Per tale ragione, questa prima edizione potrebbe essere replicata.

In sintesi il progetto ha coinvolto quattro atenei, statali e non (Magna Græcia di Catanzaro, Catania, Palermo e Lumsa sede di Palermo), sette dipartimenti universitari, undici corsi di laurea e 90 docenti. In un anno di lavori sono stati organizzati dodici seminari formativi e una summer school che hanno consentito la partecipazione di cento studenti che hanno prodotto 150 relazioni e anche tre tesi di laurea.

Il progetto, infine, ha visto la realizzazione di un volume interdisciplinare cartaceo e digitale - "Costituzione, legalità e aziende", edito da Franco Angeli - e anche il conferimento di un premio di laurea, oltre al riconoscimento di 150 crediti formativi a 34 studenti dei quattro atenei.

La didattica

L’azione didattica ha trovato avvio con un ciclo di 12 seminari formativi, con un approccio multidisciplinare giuridico-economico coinvolgente oltre 20 diversi SSD, itinerante tra le 4 sedi delle Università partner del progetto. 

I seminari hanno avuto ad oggetto la condivisione dei fondamentali princìpi costituzionali, e in particolar modo dei valori costituzionali, valori e disvalori, vizi e virtù aziendali, della partecipazione democratica e rappresentativa nelle aziende di ogni ordine e specie e del principio di libertà, l’iniziativa economica e l’autonomia delle aziende. 

Altre tematiche affrontate la tutela dei diritti umani nelle aziende di ogni ordine e specie e i principi di solidarietà nella contribuzione alle spese pubbliche e di uguaglianza.

E ancora lo sviluppo della persona umana e sviluppo integrale delle aziende, il Diritto al lavoro e ruolo delle cooperative e delle imprese sociali, oltre agli Enti locali, autonomia e lotta alla corruzione.

Sono stati trattati anche i temi dellosviluppo della cultura e la valorizzazione dei beni culturali, della tutela ambientale e, infine, della sicurezza, legalità e impresa.

Il prof. Fabio La Rosa

Il prof. Fabio La Rosa

Ogni seminario è stato avviato da un costituzionalista e, secondo una logica ‘dal generale al particolare’, il focus si è spostato sul tema della legalità, declinandolo gradualmente sul mondo delle aziende. Tutti i seminari sono sono fruibili (al seguente link) a chiunque e favorendo la piena diffusione e condivisione dei contenuti.

La seconda azione didattica è stata una Summer school fondata sull’impiego di una metafora clinica (diagnosi, eziologia, prevenzione, terapia e prognosi) che ha appassionato lo studente nel ruolo di “medico curante” dell’impresa mafiosa.

La chiave di lettura della metafora clinica è interdisciplinare poiché le suddette fasi sono esaminate dapprima dal punto di vista giuridico, con l’intervento di docenti di diritto penale, magistrati e amministratori giudiziari per approfondire la conoscenza della legislazione antimafia, e successivamente in ambito economico, con l’intervento di docenti di economia aziendale, imprenditori e rappresentanti delle più rilevanti autorità nazionali (Anbsc, Agcm, Corte dei Conti), per comprendere le modalità di amministrazione delle aziende aventi relazioni con il crimine organizzato, conciliando competenze di tipo giuridico con quelle di tipo manageriale.

Sia la qualità della didattica erogata nel ciclo di seminari formativi, sia quella fornita nella summer school sono state oggetto di valutazione da parte degli studenti tramite questionario online.

La ricerca

L’apprendimento conseguito dalla frequenza del ciclo di 12 seminari è stato verificato tramite l’elaborazione di 12 relazioni, per ciascuno studente. Per stimolare gli studenti più virtuosi a produrre relazioni di elevata qualità e avvicinarli al mondo della ricerca scientifica, le migliori relazioni sono state pubblicato nel volume, edito da Franco Angeli, Costituzione, legalità e aziende.

Per la verifica dell’apprendimento conseguito dalla frequenza della summer school, gli studenti si sono impegnati nell’elaborazione di tesi di laurea o nella produzione di project work, attingendo ai materiali didattici forniti e all’ulteriore attività di ricerca svolta autonomamente e con l’ausilio dei tutor qualificati.

Un momento dei lavori conclusivi del progetto nell'aula magna di Villa Cerami

Un momento dei lavori conclusivi del progetto nell'aula magna di Villa Cerami

La Terza missione

project work elaborati dagli studenti universitari sono stati presentati in alcune scuole del territorio in cui si trova l’università di provenienza dei partecipanti e in occasione dell’evento conclusivo del progetto AciscO. 

Con la disseminazione dei risultati, gli studenti universitari hanno avuto l’occasione di illustrare la formazione conseguita e gli output prodotti, promuovendo la diffusione della cultura della legalità e il contrasto della criminalità organizzata con i contributi realizzati. Nello stesso tempo si è realizzata una più forte integrazione tra diversi livelli di formazione, ossia la scuola secondaria superiore, i corsi di laurea e i corsi di specializzazione.

A questa attività si aggiunge un outcome di più difficile misurazione, ma di indubbio impatto, relativo alle positive ricadute sulle istituzioni e associazioni del territorio, nonché sulla più ampia platea di cittadini e persone che non hanno diretti rapporti con le Università. Non in ultimo, deve essere rimarcato il rapporto di forte collaborazione che si è stretto tra le quattro università: la logica aziendalistica della competizione tra Atenei confinanti non dovrebbe mai trascurare le esigenze di cooperazione sinergica e il ruolo di servizio pubblico della formazione universitaria.

Nei giorni scorsi, nell’aula magna di Villa Cerami del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto. Ad aprire i lavori il direttore del dipartimento Salvatore Zappalà e il presidente del corso di studi in Giurisprudenza Giuseppe Speciale. A seguire il prof. Fabio La Rosa, ordinario di Economia aziendale al dipartimento di Giurisprudenza e responsabile scientifico del progetto, ne ha illustrato i risultati raggiunti.

Sono intervenuti, tra gli altri, la prof.ssa Anna Maria Maugeri, ordinaria di Diritto penale, la dottoressa Anna Maria Antonietta Carriero (Unità d’Informazione finanziaria per l’Italia della Banca d’Italia), la presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania Maria Pia Urso, il sostituto procuratore del Tribunale di Roma Michele Prestipino, l’esperto in compliance e risk management Ermelindo Lungaro, e i rappresentanti delle associazioni Sandro Mascali (SOS Impresa Rete per la legalità), Rosario Colombrita (Associazione antiracket e antiusura etnea), Dario Montana (Libera).