Incontri dipartimentali | Fisica e Astronomia

Diciassettesima e ultima tappa del tour del rettore Francesco Priolo che, nella struttura della Cittadella universitaria, ha incontrato i ricercatori, i docenti e il personale

Alfio Russo
Dfa, acceleratore
Dfa, acceleratore
Dfa, la direttrice Maria Grazia Grimaldi illustra uno degli acceleratori presenti nella struttura
La prof.ssa Alessia Tricomi illustra una strumentazione di ricerca
Laboratorio del Cnr-Imm
Laboratorio del Cnr-Imm
Un momento della visita al Laboratorio del Cnr-Imm
Un momento della visita al Laboratorio del Cnr-Imm
Un momento della visita ad un laboratorio del Dfa
Un momento della visita ad un laboratorio del Dfa
Un momento della visita ad un laboratorio del Dfa
Un momento della visita ad un laboratorio del Dfa
Laboratorio del Cnr-Imm
Laboratorio del Cnr-Imm
Laboratorio del Cnr-Imm
Un momento della visita al Laboratorio del Cnr-Imm
Un momento dell'inaugurazione del del Nano2D2 lab
Un ricercatore del Nano2D2 lab
Una ricercatrice del Nano2D2 lab
Un ricercatore del Nano2D2 lab
Strumentazione di KM3NeT - INFN - Laboratori Nazionali del Sud
Un momento della visita al laboratorio dell'INFN - Laboratori Nazionali del Sud
Un momento della visita al laboratorio dell'INFN - Laboratori Nazionali del Sud
Un momento della visita al laboratorio dell'INFN - Laboratori Nazionali del Sud
Laboratorio di datazione con termoluminescenza
Un momento della visita al Laboratorio di datazione con termoluminescenza
Un momento della visita al Laboratorio di datazione con termoluminescenza
Un ricercatore del Laboratorio di datazione con termoluminescenza

Le numerose applicazioni della fisica nei diversi campi della ricerca: dall’ambito sanitario a quello della biologia marina, dall’elettronica flessibile alle energie rinnovabili. Ma anche dalla fisica nucleare ai beni culturali, dal calcolo alla scienza dei materiali, dall’astrofisica alle tecnologie quantistiche.

Sono solo alcuni settori di ricerca sviluppati nella struttura del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana”, alla Cittadella universitaria, che sono stati illustrati al rettore Francesco Priolo in occasione della diciassettesima e ultima tappa degli “Incontri dipartimentali”.

Una lunga visita tra i diversi laboratori di ricerca tra acceleratori e numerose strumentazioni presenti. “Ambienti” noti per il rettore Francesco Priolo, ordinario di Fisica della Materia e past direttore del Dfa, accompagnato nel tour dalla prorettrice Francesca Longo.

Dfa, un acceleratore

Dfa, uno degli acceleratori presenti nella struttura

A far da guida l’attuale direttrice del dipartimento, la prof.ssa Maria Grazia Grimaldi, insieme con alcuni docenti e ricercatori per visitare numerosi laboratori del Dfa e degli enti di ricerca che da decenni collaborano in stretta sinergia con lo stesso come il Cnr-Imm, l’Infn, i Laboratori Nazionali del Sud – Infn, l’Inaf e il Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia (Csfnsm). 

«Il Dipartimento di Fisica e Astronomia è una Cittadella della Ricerca» ha precisato il rettore Francesco Priolo alla presenza dei rappresentanti dei diversi enti e centri di ricerca – Santo Gammino (direttore Lns - Infn), Giorgia Franzò (Cnr-Imm), Isabella Pagano (Osservatorio Astrofisico di Catania – Inaf), Alessia Tricomi (Infn Catania e Csfnsm) - presenti nella struttura universitaria.

«L’impatto della nostra comunità di ricerca sul territorio è molto importante e rappresenta un modello che dovrebbe essere replicato anche in altri settori disciplinari» ha aggiunto il rettore. 

La direttrice del Dfa, Maria Grazia Grimaldi, e il docente Giuseppe Stella

La direttrice del Dfa, Maria Grazia Grimaldi, e il docente Giuseppe Stella

Nel corso della visita, un momento di particolare interesse, è stato rappresentato dal mini-workshop in cui dodici neo assunti ricercatori con fondi del Pnrr hanno esposto le proprie linee di ricerca evidenziando le diverse tappe della carriera, spesso svolta all’estero.

«In questo dipartimento si respira un’atmosfera particolarmente internazionale e non solo per la presenza di studenti e ricercatori provenienti da altri Paesi – ha tenuto a sottolineare la prorettrice Francesca Longo nel corso del workshop -. I giovani ricercatori hanno tutti vissuto una esperienza pluriennale all’estero, un vero e proprio valore aggiunto. Dobbiamo puntare sui network internazionali e al tempo stesso rivedere quei corsi di laurea che occorre migliorare qualitativamente e soprattutto internazionalizzare sempre più».

Ad esporre le proprie ricerche, presentati dalla direttrice Maria Grazia Grimaldi e dal prof. Giuseppe Stella, i ricercatori Gioacchino Alex Anastasi, Giuseppe Ferdinando D’Agata, Maria Letizia Sergi, Giuseppe Gabriele Rapisarda, Nelly Puglia, Ivano Lombardo, Brumilde Gnoffo, Lucia Oliva, Giuliano Chiriacò, Luigi Giannelli, Giuseppe Puglisi e Maria Letizia Pumo.

I giovani ricercatori del Dfa

I giovani ricercatori del Dfa

Una visita che è stata arricchita anche con l’inaugurazione del Nano2D2 lab (Nanomaterials and Two-dimensional materials for Device Manufacturing lab), fulcro di un nuovo filone di ricerca all’interno del Dfa finalizzato allo sviluppo di tecnologie di sintesi di nanomateriali, grafene e altri materiali bidimensionali oltre alla fabbricazione di dispositivi innovativi nell’ambito dell’elettronica sostenibile, della sensoristica e delle energie rinnovabili. 

L’attività di ricerca, condotta in collaborazione con il Cnr-Imm e con l’Imperial College London, sostenuta anche dal Pnrr, è orientata alla transizione ecologica attraverso l’utilizzo di materiali innovativi, di tecniche a basso costo e di processi sostenibili.

All’inaugurazione del laboratorio sono intervenuti i due responsabili del Nano2D2 lab, i docenti Salvo Mirabella e Felice Torrisi, insieme con numerosi studenti e ricercatori.

Una ricercatrice illustra il frutto della propria ricerca al rettore Francesco Priolo

Una ricercatrice illustra il frutto della propria ricerca al rettore Francesco Priolo

«Vedere i risultati del vostro lavoro e delle vostre ricerche svolte con passione e competenza, ma anche i laboratori in cui sviluppate queste attività ci riempie di gioia e soprattutto premia i nostri sforzi» ha spiegato il rettore Francesco Priolo nel corso dell’incontro con i docenti, i ricercatori e il personale. 

«In più occasioni ho ribadito che i dipartimenti sono il ‘cuore’ dell’ateneo, i luoghi in cui si svolge formazione, ricerca e terza missione – ha aggiunto -. Non a caso in questi ultimi tre anni abbiamo immesso, e a breve recluteremo altro personale, nuova linfa nel campo della ricerca con 460 nuovi ricercatori di cui 250 a tempo determinato (Rtd-A) e 210 a tempo indeterminato (Rtd-B), di cui una quota parte anche al Dfa, grazie a fondi d’ateneo ed esterni col Pnrr e Innovation & Green». 

«Stesso discorso anche per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo - ha precisato -, dopo la stabilizzazione di 250 unità, nel mese di settembre prenderanno servizio nuove unità a tempo indeterminato, su un totale di 130 posizioni, grazie ai concorsi in essere frutto del lavoro di questa governance».

Il rettore Francesco Priolo e la prorettrice Francesca Longo

Il rettore Francesco Priolo e la prorettrice Francesca Longo

«Ma stiamo lavorando molto anche sulle borse dei dottorati di ricerca che in tre anni abbiamo implementato da 150 a 270 posizioni e sull’internazionalizzazione del nostro ateneo, vera e propria finestra sul Mediterraneo e per i Paesi che si affacciano sul mare Nostrum – ha precisato il rettore -. In particolar modo dal prossimo anno accademico sarà attivo il corso di laurea in Medicine & Surgery in lingua inglese, nuova opportunità per tanti giovani futuri medici. Ed, inoltre, stiamo stringendo rapporti con atenei europei e dei Paesi extra-Ue per stipulare accordi e convenzioni per migliorare la formazione, anche con corsi di laurea a doppio titolo, e la mobilità dei docenti, del personale e degli studenti».

Dfa, docenti e ricercatori presenti all'incontro

Dfa, docenti e ricercatori presenti all'incontro

In chiusura il rettore Francesco Priolo ha sottolineato gli ingenti investimenti dell’ateneo nell’edilizia universitaria. «Uno sforzo importante che consentirà di aumentare le potenzialità dell’Università di Catania – ha detto -. Ci sono corsi di laurea che necessitano di nuovi spazi per la didattica e per i laboratori e soprattutto di posti letto per rendere più accogliente il nostro ateneo a tutti gli studenti fuorisede».

«Stiamo investendo, grazie anche ai fondi del Pnrr e regionali, ben 170 milioni di euro con interventi di ristrutturazione degli ex ospedali “Vittorio-Emanuele” e “Ascoli-Tomaselli” – ha spiegato – Interventi che consentiranno di creare 5 mila posti aule e 600 posti letto a cui si aggiungeranno altri 80 posti letto nella struttura di via Androne». 

«A tutto ciò occorre ricordare che sono in corso interventi di ristrutturazione in diversi dipartimenti della Cittadella universitaria, ma anche al Palazzo Boscarino di Giurisprudenza e a breve al Polo Bioscientifico. Interventi che riteniamo indispensabili e necessari per rendere migliore e più appetibile il nostro ateneo».