Al Dipartimento di Scienze della formazione è intervenuta Irene Jin, nell'ambito del ciclo di attività didattiche corso di laurea in Scienze del Turismo
«L’esperienza da influencer nel settore travel mi ha portato tanto sia come passione sia per quanto riguarda l’esperienza lavorativa». Irene Jin, co-founder dell’agenzia Jungler, ha aperto così la sua “lezione” nel corso del seminario dal titolo Social media marketing e digital pr per il turismo nell'ambito del ciclo di attività didattiche corso di laurea in Scienze del Turismo del Dipartimento di Scienze della formazione.
Organizzato dalla docente Maria Cristina Longo, nell’aula 4 del plesso “Le Verginelle”, il seminario ha visto come protagonista Irene Jin, micro influencer nel settore travel e, attualmente, alla Jungler, una start-up di digital marketing di cui è anche co-founder.
La Jin, nel suo intervento in video collegamento, ha raccontato agli studenti del corso di laurea triennale in Scienze del turismo, l’esperienza di Jungler nasce come start-up di micro influencer marketing che connette i vari brand alle influencer.
«L’obiettivo di Jungler è offrire supporto, definire e promuovere la campagna adatta ad ogni tipo di brand utilizzando ogni tipo di elemento crossmediale. Il loro lavoro si basa sul dare alle aziende gli strumenti adatti per la creazione di una campagna marketing corretta», ha spiegato.
«Negli ultimi anni la scena dell’influencer marketing è cambiata nettamente e con essa anche l’approccio che ne deriva all’interno dei vari social network», ha aggiunto.
«La digital transformation è una nuova cultura aziendale – ha precisato la co-founder -. È un cambiamento dei processi».

Un momento di intervento di Irene Jin
La sua esperienza lavorativa insegna che è necessario cambiare approccio e ampliare la propria mentalità di come si vedono le cose, per poter ottenere un risultato innovativo e trasversale che fa fronte ai cambiamenti del settore.
Le teorie del marketing si evolvono, il mercato diventa digital e nuove strategie di comunicazione vengono create, eppure l’obiettivo finale per i brand rimane il viaggio del proprio cliente.
«È difficile analizzare i diversi touchpoint e capire da dove provengono i clienti online, ma è necessario fidelizzarli – ha raccontato -. Il fine ultimo per i brand è riuscire a coinvolgere una persona talmente tanto che sarà la persona stessa a coinvolgere il brand».
Nonostante cambino gli strumenti, emergano nuovi media e nuove generazioni, l’obiettivo finale di ogni processo e di ogni strategia di comunicazione rimane quello di creare un legame profondo con il proprio pubblico. Il consiglio che Irene ha dato agli studenti è quello di analizzare ogni touchpoint, perché è difficile capire da dove provenga il cliente».
Per rispondere all’esigenza delle nuove trasformazioni, è anche nato il Social mix, ovvero una serie di strategie ed elementi che guidano il cliente dalla fase della conoscenza fino alla fase di acquisto.
Ogni nuovo social media gioca, infatti, un ruolo importante in ogni strategia di comunicazione. Il primo passo da fare è capire come le nuove generazioni utilizzano determinati strumenti e immedesimarsi in essi.

Gli studenti e le studentesse insieme con la docente Maria Cristina Longo
«Il ruolo degli influencer è molto importante perché riesce a creare dei legami con le persone prima ancora di arrivare al brand», ha affermato Irene Jin.
«È importante avviare una comunicazione digitale: secondo una ricerca del Social Media Examiner, il 97% dei brand manager utilizza i social media per attirare nuovi clienti, e il 63% dei consumatori conosce il brand grazie ai vari canali digitali. Ciò avviene poichè ormai i social media hanno un ruolo fondamentale all’interno della società e lo storytelling utilizzato dalle influencer sembra molto più vero e meno formale rispetto a una campagna pubblicitaria», ha aggiunto.
«Sui social si crea un rapporto reale, è necessario essere sempre coerenti per alimentare un legame con i consumatori», ha consigliato Irene Jin.
In conclusione, è importante stare al passo con i tempi, cavalcare l’onda delle trasformazioni e far tesoro di tutte le innovazioni, come ha precisato, in chiusura del seminario, la prof.ssa Maria Cristina Longo del Dipartimento di Economia e Impresa.
«L’evoluzione ci permette di notare come un concetto che si evolve nel tempo si modernizza», ha detto la docente di Economia e gestione delle imprese.