Joe Sanders Infinity

Per la stagione di Catania Jazz al Teatro Metropolitan di Catania, il contrabbassista statunitense si è esibito sul palco con Logan Richardson, Seamus Blake e Greg Hutchinson

Giusy Andolina

Il suo stile unisce tradizione e innovazione, rendendo ogni esibizione un’esperienza unica. E così è stato anche al Teatro Metropolitan dove si è esibito in occasione della quarantunesima edizione di Catania Jazz.

Joe Sander ha incantato il pubblico toccando le corde di ognuno grazie alla musica del suo contrabbasso. Sul palco con lui – per il Joe Sanders Infinity, il progetto musicale del contrabbassista statunitense, considerato uno dei più influenti della sua generazione – la Parallel band composta da Logan Richardson (Sassofono contralto), Seamus Blake (Sassofono tenore), Gregory Hutchinson (Batteria e piatti).

Bassista-multistrumentista e compositore americano, originario di Milwaukee, Wisconsin, Joe Sanders attualmente vive nel sud della Francia.

La sua prima esposizione musicale è stato il blues che la nonna suonava mentre puliva la casa e il gospel che ascoltava in chiesa, in cui gli unici strumenti erano un organo e una batteria.

L’aggiunta a questi strumenti di un basso, segna una svolta per il giovane e, dopo mesi di suppliche, a Natale gli viene regalato un basso elettrico.

Un momento del concerto

Un momento del concerto

Dopo essersi diplomato alla Milwaukee High School of the Arts nel 2002, vince una borsa di studio per il Brubeck Institute dell'Università del Pacifico in California, dove studia sotto la guida di Christian McBride.

La sua formazione prosegue e si perfeziona al Thelonious Monk Institute di Los Angeles, studiando con Terence Blanchard e apprendendo da maestri come John Clayton e Bob Hurst, spaziando dal jazz e dalla samba al blues, R&B, ai groove afro-latini e alla musica classica.

Nel 2011, Sanders registra l'album Introducing Joe Sanders (Criss Cross Jazz) con la sua band di New York, composta dal pianista Luis Perdomo, dal sassofonista alto Will Vinson e dal batterista Rodney Green.

In seguito collabora con numerosi celebri artisti contemporanei e suona in Vietnam e India con Wayne Shorter e Herbie Hancock. Inoltre gira il Nord America e l'Europa con il Roy Hargrove Quintet. Nel 2015 Sanders fa parte del trio di GeraldClayton con Justin Brown e partecipa al tour del quartetto di Charles Lloyd.

Un momento del concerto

Un momento del concerto

Il suo secondo lavoro, Humanity, del 2017, è stato pubblicato privatamente ma ampiamente acclamato, alla guida di un quartetto che comprende il batterista Eric Harland, il pianista Aaron Parks, ed John Ellis al sassofono e al clarinetto basso.

Registrato al Samurai Studio di New York, l'album include otto composizioni del bassista e cover di Travels di Pat Metheny e Afro Henderson di Joe Henderson.

Il set offre un approccio avventuroso che attraversa lo spiritual e il jazz d'avanguardia, l’indie rock, con ritmi globali, R&B e musica folk.

Nel 2023, contribuisce all'album Where Are We di Joshua Redman, che lo descrive al New York Times come “uno dei grandi della sua generazione e uno dei musicisti più attivi e imitati della scena odierna".

Nell'ottobre 2024, il bassista pubblica il suo terzo album, Parallels (Whirlwind Recordings). Assemblato a metà, la prima metà mostra un quartetto di Sanders dal vivo che suona in Francia nel 2021, con il batterista Gregory Hutchinson e i sassofonisti Logan Richardson e Seamus Blake.

La seconda metà è stata incisa nello studio di Sanders, per lo più da solo, utilizzando basso, pianoforte, batteria e tastiere elettroniche in un mix scarno ed elegante di brani brevi e misteriosamente avvincenti.  

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