La fantasia dei semi

Nell’ambito del meeting del progetto SimaSeed Plus sono stati presentati gli acquerelli dell’artista Lucia Scuderi all’ex Conservatorio delle Vergini al Borgo

Allegra Francesca Hardt
Uno degli acquerelli in mostra
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio
Semi "immortalati" al microscopio

In occasione del meeting conclusivo del progetto Interreg Italia-Malta SiMaSeed Plus, nei locali dell’ex Conservatorio delle Vergini al Borgo dell’Università di Catania, è stata presentata la mostra di acquerelli realizzati da Lucia Scuderi dal titolo Semi: una vita in…attesa.

L’artista e illustratrice, vincitrice del premio Andersen 2013, nelle sue opere, ha “immortalato” i semi con uno sguardo inconsueto e luminoso con cui è riuscita a trasmettere il proprio entusiasmo nel prendere parte al progetto.

«L’atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono. Entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione», racconta Lucia Scuderi, citando Italo Calvino, nel motivare la realizzazione degli acquerelli.

Il suo scopo è quello di «incuriosire un pubblico il più ampio possibile sulla funzione, sulla vita e sull’importanza dei semi, di chi lavora con essi e delle banche del germoplasma» attraverso una divulgazione che, non sia solo scientifica, ma «scientifico-poetica».

L'artista Lucia Scuderi mentre illustra la mostra “Semi: una vita in…attesa”

L'artista Lucia Scuderi mentre illustra la mostra “Semi: una vita in…attesa”

E citando Bruno Munari, ricorda inoltre che l’albero non è altro che «l’esplosione lentissima di un seme»: ecco perché vuole dare nuova dignità a questo piccolo elemento.

«Sono – continua l’artista – macchine del tempo che racchiudono tutta la propria evoluzione».

Lucia Scuderi, che ha cercato di riprodurre fedelmente la complessità morfologica dei semi che tanto l’ha colpita, si riferisce a queste opere come ritratti perché ognuno è diverso dall’altro e ha le proprie peculiarità: ogni forma, ogni caratteristica ha la sua ragione d’essere.

Durante l’inaugurazione è stato, inoltre, possibile osservare direttamente i semi grazie a dei microscopi portati appositamente per l’occasione che hanno permesso ai presenti di cimentarsi nel riconoscerli all’interno della sala espositiva.

I ritratti, dice Antonia Cristaudo, associata di Botanica sistematica al Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania, «meritano di essere visti da un pubblico ancora più vasto» ed è proprio per questo che l’intenzione è realizzare, nei prossimi mesi, una mostra più lunga che dia la giusta riconoscenza a questi protagonisti silenziosi della nostra quotidianità.

È stato, inoltre, anticipato che sarà realizzato proprio da Lucia Scuderi, in collaborazione con l’orto botanico e la banca del germoplasma una nuova veste per il calendario 2024. 

Visitatori presenti alla mostra

Visitatori presenti alla mostra “Semi: una vita in…attesa”